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Cheating alle Olimpiadi?

secondo Chessvibes un giocatore giapponese sarebbe stato sorpreso con un cellulare in sala di gioco

Primo caso di cheating alle Olimpiadi? Secondo Chessvibes, nel terzo turno il giapponese Tang Tang (2108) sarebbe stato trovato con un cellulare durante un controllo random, ma sembra non sia stato accertato se avesse un’applicazione scacchistica. Certo è invece il risultato della sua partita contro il GM Odeev: sconfitta, nonostante il giapponese avesse il matto in uno, dopo aver superato il controllo del tempo. Il cambio del punteggio è risultato decisivo ai fini del match, vinto dal Turkmenistan per 2,5-1,5. Al momento non risulta nessuna nota ufficiale degli organizzatori. Nel frattempo oggi Tang Tang non è stato schierato ma, se dovesse confermarsi quanto scritto dal GM Tisdall‏, il giocatore sarebbe stato solo ammonito per il, al momento, presunto possesso del cellulare, e non per cheating (che prevede la squalifica). In nottata il giornalista norvegese Tarjei J. Svensen aveva anticipato la notizia, scrivendo su twitter che un giocatore sarebbe stato sorpreso con due dispositivi elettronici.

—-seguono aggiornamenti——

TarjeiJS @ChessVibes Heard he was only cautioned so doubt there was cheating. I expect more of this when people try for souvenir photos…

Confirmed: Japanese player Tang Tang lost by default in r3 after random check found phone. Strangely, not checked if chess app was running.

Hearing a player was caught cheating in , two devices found on him after scanning. Had checkmated his opponent, result changed.

2 Commenti a “Cheating alle Olimpiadi?”

  1. wolf
    5 settembre 2016 - 14:47

    Cellulare (anzi 2 dispositivi elettronici) all’interno della sede di gioco? I controlli tipo aeroporto all’ingresso funzionano molto bene! 🙂
    A Istanbul ricordo una figura di m…. di uno spettatore che gli squillò altissimo il cellulare a 2 passi dalle prime scacchiere dell’Open. Anche lì c’era un nastro trasportatore tipo quelli aeroportuali ma il controllo sulla persona lasciava un pò a desiderare. Avrei potuto portare all’interno una decina di cellulari senza colpo ferire.
    Per il giapponese sono comunque innocentista. Forse ci sono dei Pokemon rarissimi da catturare alla Crystal Hall!

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