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Chi è il più grande scacchista di sempre?

Voto annullato con Karpov avanti con il 70%. La Semifinale con Carlsen si ri-vota dal 11 al 12 giugno. Link nell’articolo

UPDATE del 10/06 ore 17:30

Alle ore 17:30 del 10 giugno la Redazione di Scacchierando ha deciso di chiudere e annullare il sondaggio della Semifinale Karpov-Carlsen, sul risultato di 70% a 30% per Karpov (550 a 231 dopo 781 voti), a causa di un flusso di voti anomalo.

Si ri-vota dalle ore 00:01 del 11 giugno alle ore 23:59 del 12 giugno in QUESTO ARTICOLO (il sondaggio da votare verrà pubblicato nell’articolo alle ore 00:01 del 11 giugno).

Articolo originale

Dalle ore 00:01 del 9 giugno alle ore 23:59 del 10 giugno Vota il sondaggio della Semifinale della parte alta del Tabellone che stabilirà il più grande scacchista di sempre secondo i lettori di Scacchierando, scelto tra i sedici Campioni del mondo “indiscussi” della storia.


free polls
Ottavi Quarti Semifinali Semifinali Quarti Ottavi
Carlsen Botvinnik
Euwe Carlsen 91% Capablanca* 50% Capablanca
Lasker Lasker 65% Carlsen 53%  Fischer 68% Fischer 60% Anand
Petrosian Fischer
Alekhine Spassky
Tal Alekhine 59% Karpov 56% Kasparov 88% Spassky 50,1% Steinitz
Karpov Karpov 79% Kasparov 72% Kasparov
Kramnik Smyslov
Finale
Vincitore
*vince 34-16 lo spareggio con voto palese dopo il pareggio nel sondaggio

 

Articolo di presentazione

Ottavi di Finale, parte alta del Tabellone

Ottavi di Finale, parte bassa del Tabellone

Ottavi di Finale, Spareggio Botvnnik-Capablanca

Quarti di Finale, parte alta del Tabellone

Quarti di Finale, parte bassa del Tabellone

43 Commenti a “Chi è il più grande scacchista di sempre?”

  1. Angelmann
    9 giugno 2020 - 17:43

    Se Karpov dovesse arrivare al successo, come sembra, in questo sondaggio contro Carlsen, non riterrei il risultato né sorprendente né ingiusto. Semplicemente un confronto aperto a entrambi i risultati, la vittoria di Carlsen sarebbe / sarebbe stata altrettanto legittima. Questione di sfumature, di quali dettagli dei due giocatori e della loro carriera si tende a valorizzare.

    In realtà, questa molteplicità di possibili opinioni avrebbe potuto verificarsi, a mio avviso, per tutti e 8 i giocatori che potrebbero essere considerati nella top 8 all time: Lasker, Capablanca, Alekhine, Botvinnik, Fischer, Karpov, Kasparov e Carlsen. Per ciascuno di loro, in un qualsiasi confronto tra due di questi 8, si possono proporre valutazioni del tutto rispettabili che farebbero preferire, nella percezione di ciascuno, l’uno all’altro.

    Per Carlsen, in questo confronto con Karpov, può darsi stia pesando l’incompletezza della sua carriera ancora in corso (e forse qualche antipatia). Probabilmente, tra 12 – 15 anni, si potrà dire che Carlsen è stato un gigante ancora più gigantesco di Karpov, cosa non da poco perché Karpov merita davvero la massima considerazione.

    I grandi attaccanti, come Alekhine, Tal, Kasparov, catturano spesso molte simpatie ma i fattori che possono comporre la percezione di “più grande” possono essere anche molti altri. La limpidezza posizionale delle partite di Karpov è fantastica. Anatoly è stato sicuramente il numero 1 per almeno 9 anni e per un’altra dozzina di anni è rimasto al vertice assoluto, a solo un soffio da Kasparov, un soffio che potrebbe essere legato semplicemente ai dodici anni di differenza di età. Il ricordato exploit di Linares 1994 Karpov l’ha ottenuto a quasi 43 anni, la sconfitta con Short poteva far pensare all’inizio del declino ma la “reazione” di Karpov è stata eccezionale. Di fronte ad una nuova generazione di fortissimi giocatori “l’anziano” Karpov ha poi tenuto magnificamente il campo!

    D’altra parte, Carlsen troneggia su un’epoca di fortissimi giocatori, non ci sono mai stati tanti professionisti di altissimo livello come ai giorni nostri. Ai tempi di Karpov il 50° o il 100° giocatore del mondo era ben lontano dalla vetta, oggi queste posizioni sono occupate da fortissimi GM, in grado di competere a qualsiasi livello. Alla scacchiera il norvegese esprime una forza di gioco eccezionale, probabilmente il massimo livello finora raggiunto da un essere umano.

    Si possono semplicemente preferire alcuni dettagli ad altri… Che grandi giocatori!

  2. Megalovic
    10 giugno 2020 - 14:27

    Che i match Karpov-Kasparov siano stati equilibratissimi, lo dicono i risultati delle partite dei cinque match (uno sospeso e annullato):
    21 vittorie per Kasparov
    19 vittorie per Karpov
    104 patte!

    Un equilibrio (73 a 71) che non giustificherebbe il 4-0 (Karpov in vantaggio 5-3, ma nel match “infinito” annullato) nei match, che ci dice però come Kasparov abbia vinto *tutte* le partite che “contavano”.

    Del resto, come disse lo stesso Kasparov in un’intervista prima dell’ultimo match del 1990, “la debolezza principale di Karpov nei match precedenti, e spero anche in questo, è stata quella di giocare peggio nelle partite decisive. Può darsi che ciò dipenda da qualche situazione psicologica particolare derivante dai nostri rapporti, perché contro gli altri avversari gioca, invece, al meglio nelle partite decisive“.

    Da “Il messaggero” del 6 dicembre 1990, pagina 10. Articolo di MI Stefano Tatai che, oltre a commentare la partita del giorno (la sedicesima del match, nella fase che si giocava a Lione, con Kasparov che si portò in vantaggio 8,5-7,5 con una scozzese di 102 mosse e due aggiornamenti!), riporta delle dichiarazioni rilasciate, in precedenza, da entrambi i contendenti a Der Spiegel. Karpov nell’occasione disse di Kasparov, e siamo in tema con questa serie di sondaggi: “vuole essere il più grande, non un grande fra i grandi“.

    Sempre nello stesso articolo, è riportata una dichiarazione dell’ex Campione del Mondo Spassky che spiegava così la serie di otto patte consecutive da cui arrivavano (Kasparov aveva vinto la seconda, Karpov la settima): “Sono tutti e due di forza praticamente equivalente, si conoscono tanto bene che non hanno difficoltà a prevedere il comportamento dell’avversario“.

    “Fondendo” le tre frasi potremmo concludere che: Karpov e Kasparov sono stati di forza scacchistica equivalente, ma Kasparov alla fine è stato più Grande grazie ad un vantaggio psicologico “personale” su Karpov.

  3. GaborBalogh
    10 giugno 2020 - 15:02

    Kasparov ha scherzato pochino anche contro Karpov, se è per questo. Quel Karpov che Fischer ha avuto paura di affrontare e Kasparov mai, anzi! Fischer è certamente annoverabile tra i primi cinque più grandi della storia, ma i giudizi su di lui sono spesso distorti da un alone mitico che gli gravita attorno. In termini di pura forza scacchistica, io sono convinto che Carlsen sia il giocatore umano più forte mai esistito sul globo terracqueo, privilegiato dal fatto di essere l’ultimo grande genio scacchistico apparso nella storia e quindi avvantaggiato dal vasto lascito dei giganti che l’hanno preceduto. Carlsen, però, non è un nano sulle spalle dei giganti, come altri suoi attuali concorrenti, bensì un gigante sulle spalle dei giganti. Il risultato è quello che vediamo: un dominatore incontrastato da dieci anni in qualsiasi modalità di gioco, uno che è capace di non perdere a cadenza classica per ben 121 partite in un’epoca in cui la concorrenza è più numerosa e più agguerrita che mai (e non è assurdo pensare che possa arrivare a 200 e anche oltre).
    Tuttavia, se qui si deve scegliere non il più forte ma il più grande – secondo la distinzione che è stata fatta tra i due concetti – allora forse Carlsen non è ancora pronto a vincerlo, il sondaggio. Ma non rispetto a Karpov, bensì rispetto a Kasparov. Quest’ultimo, come grandezza, a mio avviso lo supera ancora di qualche lunghezza, ma solo per ragioni cronologiche.
    Fischer, invece, lo ha già superato. Campione del mondo da sette anni (il secondo più giovane di sempre dietro Kasparov), corona difesa tre volte, più volte campione del mondo rapid e blitz, primo per Elo da dieci anni (il più giovane della storia a raggiungere la prima posizione con un Elo di 2810!), vincitore di una quantità enorme di tornei, tra cui sette supertornei di fila nel 2019, imbattuto da 121 partite, score (molto) positivo con quasi tutti (escluso Nepomniatchi, e due o tre con cui è pari), record di punti Elo con 2889.2, e tutto questo in un’era in cui anche un sedicenne come Firouzja è pronto a fargli la pelle. E ha ancora trent’anni! Considerate le sue condizioni fisiche, credo che ne avrà ancora MINIMO per un lustro (e se fosse vissuto nella prima metà del Novecento, ne avrebbe avuto fino a cinquant’anni!). Cos’altro deve fare ancora per essere considerato più grande di Fischer (e anche di Karpov, a dirla proprio tutta), io non lo so proprio. Che vi aspettate, che vinca contro Caruan alla cieca? Non potete chiedergli anche l’impossibile. Tutto ciò che si deve fare per essere un campione assoluto lui l’ha fatto. Il fatto è si porta ancora addosso il marchio dell’antipatia che si è stampato da solo in faccia quand’era più giovane e adesso, nonostante sia molto cambiato, ne sconta tutte le conseguenze.

  4. Megalovic
    10 giugno 2020 - 17:40

    Sondaggio chiuso e annullato. Si ri-vota in questo nuovo articolo, dove c’è la spiegazione della decisione presa dalla Redazione. Ci scusiamo con i lettori che hanno già votato, invitandoli a votare di nuovo dalle 00:01 del 11 giugno alle 23:59 del 12 giugno.

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