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Bratto 2021

Vince il MI polacco Stachanczyk davanti ai connazionali Dukaczewski e Falkowski. Mora primo degli italiani

Dopo lo stop del 2020 a causa del Covid-19, torna l’Open Internazionale Conca della Presolana, che quest’anno arriva alla 40^ edizione, in programma a Bratto (Bergamo) dal 22 al 29 agosto, grazie all’organizzazione dalla  Chess Projects ASD.

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I Tornei

La manifestazione prevede la disputa di quattro Tornei:

Master, 9 turni, riservato ai giocatori con Elo superiore a 1900;
Principale, 9 turni, per giocatori con Elo tra 1400 e 2000;
Rising, 9 turni, per giocatori con Elo fino a 1500;
Next Generation, 7 turni dal 26 al 29 agosto, per giocatori con Elo fino a 2200.

Il costo d’iscrizione, per gli iscritti entro il 1° agosto, è nei Tornei Master e Principale: Adulti: €90,00; Seniores e Under18, ed iscritti a Chess Projects ASD: € 75,00; nei Tornei Rising e Next Generation: Adulti: €75,00; Seniores e Under 16: € 65,00. GM, WGM, IM e i giocatori italiani che non hanno giocato il Torneo e soggiornano nelle strutture convenzionate godono dell’iscrizione gratuita. Dopo il 1° agosto è previsto un aumento delle quote di € 10.

Il Montepremi complessivo è di € 3.500. Nel Torneo Master A il 1° classificato sarà premiato con € 800 + trofeo, il 2° con € 500 + coppa, il 3° con € 200 + coppa.

Il tempo di riflessione è di 90 minuti per 40 mosse + 30 minuti per finire + 30 secondi di incremento a mossa nei Tornei Master, Principale e Rising. Nel Torneo Next Generation è di 60 minuti per finire + 30 secondi di incremento a mossa.

Castione

Castione della Presolana

La sede di gioco

Quest’anno la sede del torneo è il Centro sportivo Bons En Chablais, che si trova in Via Rucola, 10 a Castione della Presolana e dispone due ampi parcheggi gratuiti.

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L’esterno del Centro sportivo Bons En Chablais

Dove soggiornare

E’ possibile soggiornare in una serie di strutture alberghiere convenzionate che sostengono lo svolgimento della manifestazione e che vengono raccomandate dagli organizzatori.

Grand Hotel Presolana**** https://www.grandhotelpresolana.it/

Albergo Max Meublé*** https://albergomax.com/

Hotel Prealpi*** https://www.hotelprealpi.it/ 

Hotel Pineta*** http://albergopineta.net/

Hotel Aurora*** https://auroraalbergo.it/

Hotel Migliorati*** https://www.hotelmigliorati.it/

Per maggiori informazioni contattare:

Visit Presolanawww.visitpresolana.it infopoint@visitpresolana.it, Tel. 0346.60039

Alpen Resort Hotel Milano_3

Una veduta dell’Hotel Milano

Attività collaterali

Durante la manifestazione, giocatori e accompagnatori potranno effettuare alcune attività collaterali, tutte preso la sede di gioco:

TORNEO BLITZ “HAND & BRAIN” il 25 agosto alle 21.30;
TORNEO “MANGIA E PASSA/QUADRIGLIA” il 26 agosto alle 21.30;
TORNEO BLITZ il 27 agosto alle 21.30.

 

Calendario

Master, Principale e Rising

Domenica 22 agosto ore 15,30 1° turno
Lunedì 23 agosto ore 15,30 2° turno
Martedì 24 agosto ore 9,30 3° turno
Martedì 24 agosto ore 15,30 4° turno
Mercoledì 25 agosto ore 15,00 5° turno
Giovedì 26 agosto ore 15,30 6° turno
Venerdì 27 agosto ore 15,30 7° turno
Sabato 28 agosto ore 15,30 8° turno
Domenica 29 agosto ore 9,30 9° turno

 

Info e Link

Chess Projects info@chesspro.it 349.6519747 www.chesspro.it
VisitPresolana infopoint@visitpresolana.it 0346.60039 www.visitpresolana.it

Sito Ufficiale

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68 Commenti a “Bratto 2021”

  1. Omar Stoppa
    22 agosto 2021 - 13:05

    Qualcuno ha parlato del Festival di Imperia,e visto che ho fatto parte del comitato organizzatore per 25 anni qualcosa posso dire. Quest’anno la Fide ha stanziato dei fondi per sovvenzionare Tornei storici nel mondo,ed indovina un pò qual è l’unico torneo che ha ricevuto questo riconoscimento? Imperia,che da 64 anni ininterrottamente organizza un Festival.Notizia di questo sul sito Fsi? Nessuna. La Federazione si ricordi di noi solo per chiedere la tassa di omologazione o imporre gli arbitri. Qui ognuno può dire la sua ma se Imperia,come Bratto o altri festival “storici”non verranno tutelati in futuro e cesseranno di esistere la colpa sarà grave perchè proteggere la propria storia è una delle missioni di una Federazione. Inoltre sul territorio continueranno a fioccare dei parvenue,che organizzano tornei per un anno perchè hanno trovato 4 soldi da uno sponsor per poi sparire nel nulla come un torneo finanziato da una grossa banca anni fa a Roma.
    Basterebbe poco,ai tornei di un certo prestigio storico eliminare la tassa di iscrizione,concedere un contributo e magari(ma qui siamo alla fantascienza)
    rimborsare un arbitro. Se vogliamo esagerare creare una sorta di commissione che si occupi di vagliare i criteri sarebbe un gioco da ragazzi visti i soldi che da anni vengono elargiti a pioggia sempre agli stessi personaggi(fare i nomi non è carino ma ognuno può farsi un’idea andando a rileggersi le delibere anno per anno). In questo modo gli appassionati che ancora dedicano tempo e amore per organizzare tornei tra mille difficoltà si sentiranno un pò meno soli,e mi sia consentito dire talvolta spremuti da chi dovrebbe aiutarli per statuto.

  2. maurob
    23 agosto 2021 - 18:04

    Non credo che il calo di tesserati (e di frequentatori di tornei) sia imputabile al costo tessera FSI.
    Soprattutto quest’anno con le quate scontate. Se uno vuol partecipare anche ad un solo festival il costo tessera non incide più di tanto. Oggi anche andando a premio si fa fatica a coprire i costi di viaggio e soggiorno.
    Ma si spera che si partecipi più per il piacere di giocare che per l’aspettativa dei premi, comunque sempre appannaggio di pochi.
    L’anno con il maggior numero di Tessere Agonistiche emesse fu il 2006 con 5.913 tessere (fu l’anno delle Olimpiadi di Torino). Quindi un numero poi così eclatante.
    Nel 2019, anno prima della pandemia, le T.A. emesse furono 5.323.
    Quest’anno (a oggi) sono 4.339. La pandemia, la conseguente inattività dei circoli, i pochi tornei sopravvissuti, il gioco online, ecc. hanno dato una bella “mazzata” al movimento.
    Da sempre poi manca il ricambio generazionale. Ho voluto appurare che fine fanno gli under dopo i 18 anni. Ebbene, i nati nel 2003 (ultimo anno da U18, quindi con Tessera Junior) sono a oggi 186 (26 femmine e 160 maschi).
    I nati nel 2002 (19 anni) con Tessera Agonistica sono 84 (12 femmine e 72 maschi)
    I nati nel 2001 (20 anni) con Tessera Agonistica sono 98 (12 femmine e 86 maschi).
    Numeri non certo esaltanti e non in grado di sopperire quanti (per diverse ragioni, anche di età) abbandonano ogni anno l’attività agonistica.
    La medicina per “guarire” è difficile da trovare, come scoprire un più efficace vaccino Covid.

  3. MrChessProjects
    27 agosto 2021 - 17:40

    Mi permetto di inserirmi nel dibattito visto che conosco e stimo personalmente entrambi per esprimere un’opinione in merito a quanto ho letto partendo da una premessa Maurizio è un po’ filogovernativo nel cuore però è una persona onesta intellettualmente e non riporta dai a caso quello su cui si può dissentire è l’interpretazione dei medesimi ma questo fa parte di un sano e rispettoso confronto dialettico che per fortuna essendo in Italia e non in Afghanistan ancora esiste.

    Premesso questo sono d’accordo con Maurizio che una federazione ha nella sua stessa esistenza il principio di affiliazione tramite un tesseramento che nel 99% dei casi è oneroso per i tesserati.

    Il concetto è che la federazione ti da dei servizi e i tesserati per farne parte ed usufruirne li pagano garantendo allo stesso tempo che tale federazione possa operare…perchè da commissariati senza risorse economiche di cose ne fai poche.

    Il problema a questo si sposta su altri due aspetti ovvero:

    – se il tesseramento è giustificato nel costo considerato il servizio offerto

    – se il servizio offerto che risulta essere giustificato nel costo viene anche percepito come tale

    Sul primo aspetto facendo riferimento alla FSI si potrebbero aprire discorsi infiniti e probabilmente non esiste ne un SI ne un NO netto ma tante zone intermedie. più verso l’uno o verso l’altro a seconda del tesserato che si esprime

    Sul secondo a mio parere invece la FSI è decenni che latita perchè non avendo avuto un comunicazione efficace non è mai riuscita a far comprendere fino in fondo il valore del lavoro che svolge…si sa che le persone danno sempre per scontate le cose finchè non gli vengono tolte e solo allora ne comprendono il valore.

    Questa non è una difesa d’ufficio ma semplicemente un tentativo che tutto non è ne bianco ne nero ma c’è molto grigio in mezzo e che forse aver un rapporto comunicativo più trasparente, diretto e a due sensi con la base aiuterebbe far comprendere meglio il lavoro che c’è dietro a far funzionare una federazione.

    Allo stesso tempo anche ascoltare le critiche e prendere spunto da quelle sensate aiuterebbe a migliorare dove pìù c’è bisogno che accada (e possibilmente velocemente).

  4. Omar Stoppa
    28 agosto 2021 - 09:17

    Caro Matteo, ti ringrazio della stima(ricambiata). Ieri nel convulso battibecco con Masketet (che non conosco essendo un nickname) è comunque emerso un fatto: ci interroghiamo tutti sul futuro degli scacchi in presenza in epoca Covid, crisi economica ed esplosione del gioco on line. La mia idea(che può sembrare provocatoria ma riflette amaramente il pensiero comune) è che giocare a scacchi non può diventare roba da ricchi che se lo possono permettere,soprattutto oer chi, ed è la stragrande maggioranza ko fa per passione e divertimento. I costi di viaggio e soggiorno, le iscrizioni, tutto è aumentato e questo in un momento storico molto complicato dove il lavoro si perde più facilmente che in passato. Una Federazione non può essere insensibile a tutto questo, vivere nell’Iperuranio e continuare a fare come se niente sia accaduto. Questo vale per i tornei e vale in stretta connessione anche per i giocatori. Talvolta da situazioni eccezionali possono nascere cambiamenti di mentalità e riti che sembravano intoccabili(come appunto la tessera a 50 euro per sostenere un sistema, diventano di colpo rivedibili, modificabili o talvolta obsoleti. Chi avrebbe detto anche solo 5 anni fa che lo Stato avrebbe dato un reddito di cittadinanza a chiunque(giusto o sbagliato che sia nessuno lavrebbe mai paventato).
    Io penso che l’agonia dei tornei storici, e dei tesseramenti siano due fattori collegati e riferibili entrambi ad un modo di concepire gli scacchi che rischia di scomparire a scapito di qualcosa di più fluifo che se non intercettato farà sì sparire la Federazione(come paventato da Maskeret). Io semplicemente proporrei una libertà di partecipazione, per ricatturare i non tesserati, poi per fare i conti facciamoli. Ma ripeto, per rilanciare un movimento come il nostro occorre ben altro, altrimenti.. Beh lo sappiamo qual è il rischio tutti a casa davanti a lichess o chess.com(purtroppo!)
    Un caro saluto

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