Scacchierando Oscar 2022
Ed eccoci qui!
Benvenuti a tutti alla consegna degli Oscar: a chi è qui con noi da sempre (11 edizioni!) e a chi è all’esordio (e spero si stia trovando bene in sala: suggerimenti sono sempre bene accetti, là in fondo c’è il free bar 😉 ). Per prima cosa, bravi!, avete “votato bene”. Nel senso, quando c’è “troppa” suspense in troppe categorie devo aspettare letteralmente la mezzanotte tra il 6 e il 7 per iniziare a “fondere le Statuette”, il che per me significa notte lunga… Dall’altra, se di suspense non ce ne è affatto, mi riesce difficile farvi mantenere sulle spine, come si conviene ad una premiazione di prestigio. Ancora dall’altra, però, quando vedo certe cifre posso serenamente smetterla di preoccuparmi di rendere il tutto “interessante”, perché la notizia è proprio l’enormità del successo. Ecco, quest’anno avete ben bilanciato testa a testa e gare in assoluta solitaria, per me un buon mix, spero anche per voi!
Spero, anche, possiate perdonare il Presentatore per aver esordito parlando di se stesso: non vi preoccupate, torna subito in riga. Iniziamo con le consegne, prima le Signore e i Ragazzi.
Migliore scacchista:
“Lei Tingjie e Tan Zhongyi hanno reso il Mondiale femminile una questione interna cinese“, ho scritto in presentazione. Idem per gli Oscar di Scacchierando.
Kashlinskaya non è riuscita a convincervi (12 voti), il terzo gradino è stata una bagarre, non vuole essere una pessima battuta, russo-ucraina tra Shuvalova e Muzychuk vinta dalla seconda 22-26. Tra “quelle due” partita meglio Lei che sembrava poter vincere se non certo in carrozza almeno comodamente. Poi sono arrivati i Mondiali Rapid & Blitz: l’Oro nel Rapid di Tan è stato notato da molti di voi e la classe 1991, già serenamente seconda, si è messa a rosicchiare il vantaggio della connazionale punticino dopo punticino sino a…fermarsi 2 punti sotto.
Primo Oscar per la giocatrice cinese, 8° per il rosso-oro
Migliore italiana:
“Quelle due” anche qui. Anzi, nel caso italiano “quelle solite due”: Maione e Raccanello lontane dal podio, terzo gradino saldamente a Gueci, “quelle solite due” hanno passato i giorni dal 25 dicembre al 6 gennaio a scalzarsi al comando a vicenda. Estremamente emozionante per me poter seguire la sfida: credo davvero di poter dire che sarebbe stato impossibile dare una previsione anche solo alle 23:55 dell’ultimo giorno. Corsa a perdifiato: di pochissimo a tagliare il traguardo per prima Brunello che distanzia Zimina di 2 punti! Presidente, abbiamo i mezzi per organizzare una sfida sulle, che so, 4 partite classiche Brunello – Zimina? Sarebbe credo gradita ai lettori: 11 edizioni e questa Statuetta è sempre “cosa loro”!
Per Marina quota 8 Oscar!
Migliore U18:
Qui, non avete avuto dubbi. Yoo, come altri giovani connazionali in passato, sembra pagare il fatto che il dover attraversare l’Atlantico attutisca l’eco dei risultati: solo 2 voti per lui. Sindarov arriva alla doppia cifra ma nulla più. Keymer ha sfruttato l’argento mondiale Rapid per insidiare Pragg al secondo posto, ma la vetta era “prenotata” praticamente già il 25 sera:
Congratulazioni!
Questo di Gukesh è il 1°, e sembra strano, Oscar U18 zafferano-bianco-verde
La definirei “prestazione da Oro Olimpico”: la qualcosa più che sensazione è quella che deve ancora “finire di crescere”, noi abbiamo pronti (ancora altri) popcorn. Quanto agli altri, Pragg (Oro-Argento indiano e non stupirà che altri giocatori nominabili si siano fermati appena sotto la cinquina finale: che bel Subcontinente!) e Keymer (“ha sfruttato l’argento mondiale Rapid” ho scritto, vero ma le ottime cadenze veloci di fine anno, per qualche motivo, gli reso meno di altri/e) escono di categoria, mai vincitori, quest’anno: si renderanno forse conto tra qualche decennio della grave (e sorprendente sotto certi aspetti) mancanza nel loro curriculum. 😉
Migliore italiano:
Potreste stare pensando che in una competizione a cinque il 53% dei voti di Gukesh sia parecchio. Beh, si può fare di meglio: non me ne vogliano gli altri quattro ma l’Oscar Scacchierando 2022 per il Migliore italiano si riassume nell’unica parola Moroni.
Ritorno (con botto!) al successo dopo il 2017!
57% (!) e muro delle 100 preferenze sfondato: nessuna discussione, nessun dubbio, un successo travolgente che ricorda la “Valanga Vocaturo” del 2016: oggi posso scrivere Magnifico Moroni!
Miglior scacchista:
Potreste stare pensando che in una competizione a cinque il 57% dei voti di Moroni sia parecchio. Beh, si può fare di meglio. Ok, avete capito dove andrò a parare: Liren, battezzato probabilmente come “troppo attivo in casa, troppo poco all’estero”, non è mai decollato, la “seconda carriera” di Naka lo lascia appena sotto il podio, terzo e secondo posto in bilico sino all’ultimo: la sfida Nepo – Abdusattorov (vinta dal primo 25-23, ma avete appena letto chi il giovane uzbeko ha saputo mettersi alle spalle) sarebbe stata interessante da seguire, se non fosse che gli occhi, i miei, erano occupati a vedere dove avreste fatto fermare “lui”:
Irraggiungibile
Per il norvegese 5° Oscar di fila! (e Brunello – Carlsen 8 – 8…)
Non credo sia rimasto nulla da dire su di lui e forse ormai non serve neppure: anno cominciato vincendo “il suo solito Tata” e finito vincendo due Mondiali: Terza Tripla Corona e avete deciso di salutare il prossimamente Campione a tempo classico 2013-2023 con un rumorosissimo giro di applausi.
Miglior partita:
Tra le 10, è stata sfida a 3. Voi “non c’eravate” ma fidatevi quando vi dico che ogni volta che controllavo quelle 3 si alternavano al comando. Solo negli ultimi giorni la situazione si è, relativamente, chiarita mostrando una vincitrice più probabile delle altre ed infine è con un distacco non netto ma sensibile che si chiude la corsa. Diversi giocatori in lizza per una doppietta (non Carlsen, va notato: quest’anno assente in questa Statuetta), ma sappiamo quanto sia risultato difficile da portare a casa. Nessuno dei papabili segna il secondo goal, ma qualcuno può aggiungere un Oro all’Argento già portato a casa stanotte: è un piacere consegnare l’ultima Statuetta alla
2° italiano a vincere la Statuetta (forse non vale una Medaglia Mondiale, ma sono certo Sonis sarà felice della stima “della base”) dopo il Caruana del 2014.
Come curiosità, Iniyan è il 2° indiano parte sconfitta dopo Vidit nel 2019.
E anche quest’anno questo è tutto!
Grazie per l’attenzione e per i voti. Spero le festività siano andate per tutti al meglio e, nuovamente, buon 2023 a tutti!
Vi lascio con l’aggiornato Albo d’Oro:
Migliore Italiana | Migliore Italiano | Miglior U18 | Migliore Assoluta | Migliore Assoluto | Miglior Partita | Premio Speciale | |
2012 | Brunello | Mogranzini | Ushenina | Carlsen | Karjakin – Caruana, Bilbao | ||
2013 | Brunello | Dvirnyy | Hou Yifan | Carlsen | Aronian – Anand, Tata | ||
2014 | Brunello | Rambaldi | Wei Yi | Hou Yifan | Caruana | Caruana – Aronian, Sinquefield | |
2015 | Brunello | Rambaldi | Wei Yi | Hou Yifan | Carlsen | Wei Yi – Bruzon, Hainan Danzhou | |
2016 | Zimina | Vocaturo | Xiong | A.Muzychuk | Karjakin | Caruana – Nakamura, London Chess Classic | Ivanchuk, alla Carriera |
2017 | Zimina | Moroni | Wei Yi | Hou Yifan | Aronian | Jinshi Bai -Ding Liren, Chinese Chess League | |
2018 | Brunello | Vocaturo |
Parham Maghsoodloo |
Ju Wenjun |
Carlsen | Aronian – Kramnik, Candidati | Godena, alla Carriera |
2019 | Brunello | Basso |
Firouzja |
Gorjačkina |
Carlsen | Kramnik, alla Carriera | |
*2020 | Brunello | Valsecchi | Carlsen | Dubov – Karjakin, Superfinale Campionato Russo | Anya Taylor-Joy, per l’indiscutibile contributo alla diffusione del gioco | ||
2021 | Zimina | Basso | Abdusattorov | Gorjačkina | Carlsen | Carlsen – Nepomniachtchi, 6ª del Mondiale | |
2022 | Brunello | Moroni | Gukesh D | Lei Tingjie | Carlsen | Sonis – Iniyan, Mondiale Juniores |
*2020: edizione particolare “causa 2020”: premiati anche Hikaru Nakamura e Alessia Santeramo come Migliori Streamer, il Magnus Carlsen Invitational come Migliore Evento Online, la finale Carlsen – Nakamura del Chess Tour come Miglior Momento Online, Dvirnyy – Shirov e Carlsen – Nakamura a pari merito come Miglior Partita Online.
Bene Signore e Signori, come ormai siete abituati, ad aspettarvi sotto l’albero c’è l’inizio della (lunga) notte degli Oscar di Scacchierando! A partire infatti da ora sino alla mezzanotte tra il 6 e il 7 gennaio avete la possibilità di ripensare a questo 2022 che si sta andando a chiudere e decidere chi fra tutti più si è mostrato degno delle ambite Statuette.
In un anno di Candidati+Olimpiadi+una situazione (quasi) di nuovo normale in tutto il “Circus“, non sono mancati gli eventi che hanno dato modo “ai VIP” di farsi notare e ricordare: in almeno in un paio di categorie c’è stata “coda in ingresso” e, per quanto non sia piacevole aver dovuto scegliere chi sarebbe rimasto fuori, va detto che si è percepita la rinnovata quantità di volti e partite in circolazione.
“Quantità”, naturalmente, ma qui per definizione ci interessa la qualità. Quindi avanti con le domande, come sempre l’insindacabile risposta spetta a voi: io mi limito a 1 riga e mezza di riassuntissimo per chi è Candidato, senza pretese di esaustività, giusto per vostra comodità.
Le Statuette
Prima le Signore e i Ragazzi e poi a continuare:
Ha fatto il possibile la FIDE per evitare incontri russo-ucraini durante le Candidate, ci è riuscita anche grazie al fatto che la finale è rosso-oro cinese: Lei Tingjie e Tan Zhongyi hanno reso il Mondiale femminile una questione interna cinese: è parecchio di suo, è “parecchissimo” dando uno sguardo alla concorrenza. Shuvalova non è forse nome che richiami grandi acuti nel 2022, ma tra le poche ad aver frequentato parecchio le sezioni Open: non suona come un trionfo, a titolo di esempio, il suo 4,5/9 a 2 punti dalla vetta ottenuto tra giugno e luglio, ma poi uno considera che stiamo parlando del Russian Championship Higher League Tournament e che “il tale” a 2 punti sopra risponde al nome di Vladislav Artemiev e che non ci sono molte donne tra la russa e il vincitore… Kashlinskaya è battente bandiera polacca da maggio di quest’anno: non memorabile la sua Olimpiade con la nuova patria sportiva, si è “scusata” con l’Oro individuale in 1ª scacchiera alla ECCC. Per Anna Muzychuk un argento olimpico e costante presenza al Top tra le Signore.
Gukesh“partito come una pallottola” alle Olimpiadi (8/8), ha un minimo rallentato, ma è stato in campo sempre e ha chiuso con Oro personale a 9/11: Abdusattorov e Carlsen possono godersi il loro meno nobile metallo. Pragg, ok non devo essere di parte in un’occasione come questa, ma è necessario riassumere il suo 2022? Diciamo solo Bronzo olimpico personale e Campione Asiatico in carica. Keymer era stato battezzato futuro SuperGM da Kasparov nel 2018: missione compiuta quest’anno (1° tedesco di sempre), e nel mentre anche Campione nazionale in carica. Sindarov ha mostrato che tra i giovani talenti uzbeki (Abdusattorov è caso a parte) è quello più da tenere d’occhio: non è andata la finale contro la Cina nel FIDE World Team Championship, ma l’esserci arrivati è parecchio merito suo. Over 2500 con 3 norme nel 2021, Yoo è GM formalmente riconosciuto da gennaio di quest’anno: altri si sarebbero rilassati un attimo, lui ci ha messo la vittoria nel US Junior Chess Championship, un Campionato USA non eccelso ma nel quale ha mostrato “come si batte Wesley So” (“spoiler”: è più sotto in altra Statuetta) e la vittoria all’US Masters.
Ed è quindi il turno della Statuetta principale. Carlsen ha passato un 2022 “discreto”: 8° Tata e 5° Norway incassati, dominazione quasi costante online, una (finalmente) medaglia olimpica e un bronzo Mondiale 960. Ding si è visto poco “in giro per il mondo”, ma, come tutti ricorderanno, ha passato la prima parte dell’anno ad imporsi sui connazionali per poter accedere ai Candidati: 2° normalmente “male” in un evento del genere, in questo caso è “bastato e avanzato” per essere Sfidante mondiale. A proposito dei quali, Nepomniachtchi si è anche lui visto poco, per altri motivi, ma quei Candidati sono stati qualcosa di grosso: vinti con un turno di anticipo, unico imbattuto dai tempi di Anand 2014, con il punteggio più alto da quando (2013) l’evento ha quel formato & entrato nel ristretto Club “vincitori di 2 candidati di fila”. “Anche”, argento Mondiale 960. Abdusattorov ha quest’anno incassato lo Sharjah Masters, si è portato a casa un argento Olimpico personale, ha costretto Carlsen agli straordinari per superarlo nel Mondiale 960 e ha vinto il Gashimov Memorial: ha mostrato di poter “giocare con i grandi” e quindi malgrado tecnicamente considerabile under “gioca in questa Statuetta”. Di Nakamura ripeto quanto ho scritto nell’articolo sui Candidati: poteva sembrare ormai un (ex?) giocatore che preferisce fare la superstar di internet: FIDE Grand Prix incassato, Mondiale 960 (2° per lui) e capace di battere chiunque quando gli scacchi “prevedono uno schermo e un mouse”.
“Torniamo in Italia”, poiché è il momento delle Statuette di casa nostra:
44ª nel Kvika Reykjavik Open non sembra moltissimo per iniziare a parlare dell’anno di Marina Brunello, poi uno realizza che ad avere accanto al nome la w di woman sopra di lei c’è un solo partecipante, Tania Sachdev… Davvero poche le colleghe davanti a lei nel Grand Prix Romania, onorevole in Mitropa, 9ª nell’Europeo individuale, 11 turni su 11 in campo nella pesantissima 1ª scacchiera a Chennai, CISF incassato e 2ª al Campionato italiano femminile. Anno relativamente quieto per Zimina, ma 6,5/7 nell’appena citato Campionato italiano femminile conta parecchio, con patta solo all’ultimo turno a Titolo già acquisito. Ha aggiunto all’annata la vittoria, anche qui imbattuta, nel Cvijet Mediterana. Gueci ha “fatto poco rumore”, costante e solida a Chennai, CISF vinto assieme a Brunello, 3° posto nel Vezerkepzo IM: niente sfaceli ma sì può contare su di lei. Raccanello ha giocato un’Olimpiade da 6/9 e +23,6 (k20, ma scusate se è poco) e un Grandiscacchi a Cattolica nel quale si è presa gli scalpi di giocatori con 300 punti in più. Calata nel finale dell’anno, merita l’essere in questa cinquina. Maione è 2ª al CISF (5,5/6 per lei, Oro personale come riserva), 3ª al Campionato italiano femminile e, quindi, Campionessa italiana U20.
Vocaturo “è stata la ciliegina” di quell’Italia-Norvegia Olimpica, ci ha messo anche un bronzo personale nella European Chess Club Cup e la vittoria al CIS: si vede poco ma quando lo fa, il N.1 italiano si nota. Moroni è, per prima cosa, Campione italiano in carica (2° titolo, a questo giro imbattuto). Poi si è anche “concesso” il XXIV festival internazionale “Città di Trieste” e solo per spareggio ha mancato il Grandiscacchi Cattolica. “Nel gruppone” nel Campionato europeo rapid, ma ad un solo punto dalla vetta. Con Lodici “torniamo a Cattolica”: anche per lui chiusura nel gruppo di testa, lo spareggio ha detto “no”. Mezzo punto dalla vetta nella Vergani Cup, migliore tra gli italiani nell’Europeo individuale e, per le fredde variazioni Elo, migliore tra i nostri Olimpici. Dvirnyy è anche lui Campione CIS, “anche” un Elllobregat Open che lo ha visto imbattuto a mezzo punto dalla vetta con vittoria (tra le altre) contro Bartel (2627) e patte contro Donchenko (2645), Niemann (2699) e Yu (2716). A Sonis è mancato 1 punto per essere in cima all’Open di Cappelle-La-Grande, “nel gruppo” al CIA… “non tantissimo”, ma quella “medaglia di legno” per BHZ al Mondiale U20, per amara che debba essere stata, semplicemente eleva il suo anno all’eccellenza.
Scrivevo sopra di “aumentata quantità”: tante sono le belle partite che abbiamo visto quest’anno (e non è una lamentela), impossibile farcele stare tutte. Questa proposta appare una buona selezione, ma per questa Statuetta sono sempre pronto a leggere “Ma la…” 😉
Lo scrivo sempre: se sono nel pacchetto è facile già le ricordate, ma scrivo anche sempre che, per comodità, eccole qui di seguito per chi volesse una rinfrescatina alla memoria o volesse riguardarle per ballottaggio:
- Sonis – Iniyan
- Rapport – Vidit
- Moroni – Fedoseev
- Erigaisi – Tabatabaei
- Robson – So
- Gukesh – Adbusattorov
- Mamedyarov – Duda
- Rapport – Andreikin
- So – Yoo
- Ding – Nepomniachtchi
In chiusura
È sempre un piacere e un onore presentare la notte degli Oscar, ed è sempre un piacere e un onore vederla iniziare il 25: perché spetta a me, per la Redazione, fare a tutti gli appassionati che leggono gli auguri per le feste, la speranza che il 2022 sia stato il migliore possibile dentro e fuori la scacchiera, quella che il 2023 “nuovo di zecca” si riveli ancora meglio e infine quella che, quando si parla di scacchi, continuerete a farlo con/da noi per l’anno che sta arrivando. Vi lascio con il solito votate, votate, votate!