Chi è il più grande scacchista di sempre?
Quarti di Finale: Kasparov e Fischer superano agevolmente Spassky e Capablanca dopo 328 voti
Dalle ore 00:01 del 7 giugno alle ore 23:59 del 8 giugno Vota i sondaggi dei seguenti Quarti di Finale del Tabellone che stabilirà il più grande scacchista di sempre secondo i lettori di Scacchierando, scelto tra i sedici Campioni del mondo “indiscussi” della storia.
polls
survey solutions
Ottavi | Quarti | Semifinali | Semifinali | Quarti | Ottavi |
Carlsen | Botvinnik | ||||
Euwe | Carlsen 91% | Capablanca* 50% | Capablanca | ||
Lasker | Lasker 65% | Carlsen 53% | Fischer 60% | Anand | |
Petrosian | Fischer | ||||
Alekhine | Spassky | ||||
Tal | Alekhine 59% | Karpov 56% | Spassky 50,1% | Steinitz | |
Karpov | Karpov 79% | Kasparov 72% | Kasparov | ||
Kramnik | Smyslov | ||||
Finale | |||||
Vincitore | |||||
*vince 34-16 lo spareggio con voto palese dopo il pareggio nel sondaggio |
Ottavi di Finale, parte alta del Tabellone
Ottavi di Finale, parte bassa del Tabellone
7 giugno 2020 - 00:49
la Kasparov Spassky la vedo come un inno al massacro, mentre la Capablanca Fischer è forse una delle più affascinanti che gli accoppiamenti potessero dare, vincerà Bobby James ma io ho votato Josè Raul
7 giugno 2020 - 06:33
L’ex campione del mondo, Boris Spassky , considerava Capablanca il miglior giocatore di tutti i tempi. L’ex campione del mondo Mikhail Botvinnik ha affermato una volta che il libro di Capablanca, Chess Fundamentals , è il miglior libro di scacchi mai scritto.
Capablanca ha fortemente influenzato molti campioni del mondo, tra cui Bobby Fischer , Anatoly Karpov e Vladimir Kramnik . Il suo gioco di fine gioco è stato la fonte di innumerevoli libri di scacchi, articoli , video e altri materiali didattici. La leggenda degli scacchi è ampiamente accettata come uno dei primi 5 giocatori a giocare, e continua a essere un’ispirazione senza fine per i giocatori di tutto il mondo. Forse il vecchio rivale di Capablanca, ex campione del mondo Emanuel LASKER lo ha riassunto meglio: “Ho conosciuto molti giocatori di scacchi, ma SOLO UN GENIO DEGLI SCACCHI, CAPABLANCA!!!
Voto Capablanca.
7 giugno 2020 - 12:02
Capablanca è un genio assoluto degli scacchi, ma se Fischer avesse avuto un computer sarebbe stato di gran lunga il più forte giocatore di tutti i tempi,e con i G.M di ora ci avrebbe scherzato..
Quindi: FISCHER.
KASPAROV netto su SPASSKI
7 giugno 2020 - 13:19
Per me i più grandi talenti naturali della storia degli scacchi sono (o sono stati) Morphy, Capablanca, Fischer e Carlsen. Gente che davanti alla scacchiera è in grado non solo di costruire sulla base di studi, schemi, analisi, applicazione, ma anche di creare istintivamente, quasi dal nulla, come Michelangelo davanti un blocco di marmo vedeva già la sua creazione, limitandosi poi a “togliere il superfluo”. Gente che ha gli scacchi più nel sangue che nel cervello.
Due di questi, però, dovevano questo talento naturale anche alla loro pazzia, e questo, soprattutto per quanto riguarda Fischer, ha causato dei comportamenti non tanto gradevoli. Un altro, Carlsen, ha il vizio di guardare dall’alto in basso gli altri comuni mortali, e questo non è degno di un vero “grande”, sarà uno scacchista forte, fortissimo, ma non sarà mai grande.
Per cui in questo match scelgo Capablanca…
7 giugno 2020 - 17:41
Ringrazio qui quanti hanno finora argomentato. Leggere giudizi e discussioni è più bello del guardare solo i numeri, e lo dico da laureato in Matematica.
Capablanca – Fischer per me valeva almeno una semifinale, ma con così tanti campioni è chiaro che qualche fuoriclasse sarebbe uscito prima del dovuto. Mi è spiaciuto molto in questo turno non votare per il gentiluomo cubano, ma Fischer ha dovuto affrontare da solo non solo singoli avversari, ma un intero sistema scacchistico. Anche le sue travolgenti vittorie in vari match contro i migliori scacchisti del suo tempo fanno pendere la bilancia dal suo lato. Per scusarmi mi guarderò il divertente cortometraggio “La febbre degli scacchi” con un cameo di José Raul.
7 giugno 2020 - 17:45
Il divertente cortometraggio in questione:
https://www.youtube.com/watch?v=3RXplN1CJnc
Capablanca a 23:00
Meno disinvolto dinanzi alla telecamera di quanto ci si potesse immaginare 🙂
7 giugno 2020 - 18:47
Ogni volta che leggo “sistema scacchistico” mi viene l’istinto, come un riflesso pavloviano, di pubblicare la lista Elo non ufficiale FIDE del 1967, pubblicata dalla Federazione Scacchistica Statunitense.
1 Spassky, Boris V. URS 2670
1= Fischer, Robert James USA 2670
3 Petrosian, Tigran URS 2660
4 Botvinnik, Mikhail URS 2650
4= Tal, Mikhail N. URS 2650
6 Stein, Leonid URS 2640
7 Geller, Efim P. URS 2630
8 Larsen, Bent DEN 2620
8= Portisch, Lajos HUN 2620
8= Korchnoi, Viktor URS 2620
8= Polugaevsky, Lev URS 2620
12 Keres, Paul URS 2610
12= Smyslov, Vassily URS 2610
14 Taimanov, Mark E. URS 2600
PS
quando leggo Fischer, invece, l’istinto è quello di pubblicare l’Elo del Mondiale del 1972
Spassky 2660
Fischer 2785
Il Mondiale dall’esito più scontato di sempre da quando c’è l’Elo (Carlsen, anche lui forse Campione del Mondo con un po’ di ritardo per aver abbandonato il precedente ciclo mondiale, aveva “solo” 95 punti più di Anand nel primo mondiale tra i due). L’unica variabile era un possibile abbandono senza motivo (o per motivi irrilevanti) di Fischer. Tutto sommato Spassky andò bene in quel Match avendo un punteggio atteso, su 20 partite (quelle effettivamente giocate), di 6,6 punti mentre ne ottenne 7,5 (+1 forfait).
8 giugno 2020 - 23:08
Fischer – Spassky è stato un match “impari”, ma anche anomalo dal punto di vista della pressione sui giocatori, poteva chiudersi con scarto più ampio, a prescindere dalla differenza Elo.
Eppure non mi convince la lista rating di quel periodo: era in funzione da poco tempo con poche partite e con popolazione ancora esigua.
Un sistema siffatto migliora per approssimazioni successive, e il rating di alcuni avversari dei big, meno attivi, nel 1971-72 non era ancora assestato per offrire riferimenti validi.
Ricordo che il rating iniziale attribuito ai vecchi GM per il calcolo comparativo era comunque 2500, in alcuni casi abbastanza gonfiato; viceversa il rating di molti giocatori di paesi scacchisticamente piccoli esplodeva appena questi esordivano in tornei internazionali perchè nel proprio paese non avevano un bacino consistente di avversari dai quale “pompare” Elo.
Direi che le prime liste di cui fidarsi appaiono a fine anni ’70.
7 giugno 2020 - 19:33
la bravura alla scacchiera di Capablanca è inversamente proporzionale al suo talento di attore cioè eccezionale 🙂 notavo come l’ Elo del ’67 fosse approssimato alle decine mentre ora è al decimo di punto, dalla classifica pubblicata da Megalovic le sorprese (per me) sono Stein che pensavo più indietro e Korchnoi, pensavo più avanti, come anche Smyslov
7 giugno 2020 - 19:56
Stein nel ciclo mondiale 64-66 si sarebbe qualificato per il torneo dei Candidati, essendosi piazzato quinto nel torneo di qualificazione (con 6 posti a disposizione). All’epoca c’era pero’ una regola “anti-URSS”* (che era l’unica che poteva pagarne le conseguenze) per la quale ai Candidati si potevano qualificare al massimo tre giocatori per nazione, e prima di lui nell’Interzonale si erano piazzati Spassky, Smyslov e Tal! Non fu proprio fortunato.
* che però aveva un senso, altrimenti si rischiava di non distinguere il Torneo dei Candidati da un Campionato Nazionale Sovietico. Per esempio in questo caso sesto si piazzò un altro sovietico e gli altri due qualificati dal ciclo precedente erano sovietici, per cui i Candidati senza quella regola avrebbe visto la presenza di 7 sovietici su 8 partecipanti! (con Campione del Mondo in attesa, sempre sovietico).
7 giugno 2020 - 21:04
Penso che stravincerà Bobby Fischer. Ma a me non è mai piaciuto. A me piacciono le persone che oltre che essere grandi scacchisti sono anche grandi persone nella vita comune. Capablanco lo era, Fischer sicuramento no!!!!
7 giugno 2020 - 21:28
Perfettamente d’accordo, vedi il mio post precedente!
8 giugno 2020 - 12:05
non vedo cosa c’entri il comportamento personale col giudizio sul gioco. boh
7 giugno 2020 - 21:26
Il povero Spassky, armato di fioretto, nulla ha potuto contro la mitragliatrice dell’oro di Baku… Vedremo se in semifinale Bobby farà meglio! Sarà una sfida fra due giganti che hanno lottato contro l’establishment dominante, l’uno contro lo strapotere sovietico, l’altro contro l’ortodossia dei suoi (ormai ex) connazionali, politica oltre che scacchistica, nonché contro la posizione arroccata – per usare un termine scacchistico – della FIDE di Campomanes.
8 giugno 2020 - 18:49
*orco
8 giugno 2020 - 12:04
Scusate, non ho capito se il voto nella semifinale Carlsen – Karpov è ancora aperto o meno e, nel caso sia ancora aperto, dove si può votare… Se invece fosse terminato, seriamente ha prevalso Karpov?! E’ uno scherzo?
8 giugno 2020 - 12:08
Franco77, il sondaggio della semifinale Carlsen-Karpov si aprirà alle ore 00.01 del 9 giugno. Le percentuali che vedi nell’articolo sono quelle con le quali i due giocatori hanno superato il turno precedente.
11 giugno 2020 - 01:17
Grazie
8 giugno 2020 - 14:19
Kasparov-Fisher e Karpov-Carlsen ci possono stare, anche se è Lasker il giocatore per più tempo al vertice e Capablanca quello con la più alta performance negli incontri giocati. Sta di fatto che in semifinale ci arrivano gli ultimi quattro campioni del mondo, a parte le parentesi di campioni ‘minori’ (Kramnik e Anand).
Una finale tra i due K è probabile.
8 giugno 2020 - 14:44
Shhhh zittooooo!! che se ti sente Orco dire che Kramink è stato un campione “minore” qui succede un casino! 😀
8 giugno 2020 - 18:38
La scelta tra Capablanca e Fischer è finora quella che maggiormente mi ha fatto riflettere. Nel corso dei commenti si stanno chiarendo i criteri che molti stanno utilizzando, dal livello con cui un giocatore è stato indiscutibilmente il numero 1 della sua epoca, e per quanto tempo, la sua impronta sulla storia degli scacchi, l’eredità che ha lasciato, complessivamente l’impatto della sua figura sul mondo delle 64 case.
Capablanca è stato probabilmente il più forte giocatore del mondo per un periodo più lungo rispetto a Fischer, anche se all’epoca si giocava molto meno e questo non rende facili le valutazioni, forse già dal suo esordio, massacrando Marshall, fino al match perso con Alekhine (ma subito dopo la bellissima vittoria di New York). Il Capablanca più giovane era anche più incisivo e creativo, dopo il mondiale con Lasker si è progressivamente adagiato, un po’ per gli anni un po’, forse, per il suo approccio “come se passasse di lì per caso a fare una partita”.
D’altra parte, Fischer è arrivato al suo apice ad un livello di superiorità sui rivali che forse non ha raffronti con altri campioni ed epoche. Al di là dei 6 – 0 e della vittoria con Spassky, è impressionante il modo in cui ha stritolato un campione roccioso come Petrosjan. Non ho idea del livello possibile di Fischer nel 1975, non ho dubbi però che il Fischer 1972 avrebbe battuto il Karpov 1975, molto meno chiaro se l’incontro fosse avvenuto con Karpov al suo apice.
La stessa complessa e problematica personalità che ha inciso sull’arco scacchistico di Fischer è in buona parte alla radice del suo enorme impatto sugli scacchi, sulla straordinaria risonanza mondiale che i suoi match hanno avuto, inclusi finanziamenti di tornei e match prima impensabili. Certo, le sue stranezze hanno anche avallato l’idea del campione di scacchi come un tipo “strano”, magari un genio ma non con tutte le rotelle a posto.
Impossibile valutare il talento, sicuramente grandissimo per entrambi. E’ indubbio che Fischer appartenga alla schiera dei campioni soloscacchi, ne è forse il maggior alfiere (insieme a Steinitz e forse Alekhine), Capablanca è agli antipodi. Stimando molto Lasker, metto in conto il suo commento su Capablanca come unico genio degli scacchi da lui conosciuto.
La figura di Fischer è più vicina nel tempo, più “presente” e quindi da noi avvertita, senza dubbio però la figura di Capablanca è abbastanza leggendaria, da campione invincibile a uomo di mondo che non dedicava tutto sé stesso agli scacchi (che non è chiaro se sia un pregio o un difetto in questo contesto del più grande di sempre).
Alla fine a far pendere la mia bilancia, e a fatica, è stata la scarsa presenza di Fischer nei tornei e il fatto che non ha giocato il match con Karpov. Con molte incertezze ho votato Capablanca.
Scontato il voto a Kasparov ma mi sono tolto una curiosità verificando i confronti tra lui e Spassky: 2 vittorie ciascuno e 4 patte. Le due vittorie di Spassky sono con un Kasparov 18enne e ventenne (ma già fortissimo), le due di Kasparov arrivano nel 1989 e 1990, contro uno Spassky un po’ più in là negli anni. Quindi voto a Kasparov ma il buon vecchio Boris merita l’onore delle armi!
8 giugno 2020 - 19:04
Anch’io ho votato Capablanca. Segnalo anche che il Capa ha praticamente perso tre-quattro anni di carriera scacchistica a causa della prima guerra mondiale, scoppiata quando era già probabilmente il più forte giocatore del mondo, almeno alla pari con Lasker, al quale già nel 1911 aveva lanciato una sfida per il campionato del mondo. Lasker aveva allora dettato le sue solite condizioni inaccettabili (un po’ di fifa, vero Emanuel? l’avevi già avuta contro Schlechter…)! Così poi, causa anche la guerra, ha dovuto aspettare DIECI ANNI… Pensate se avesse già vinto nel 1911, cosa del tutto possibile!
9 giugno 2020 - 05:52
Complimenti Angelmann ! Eccellente la Sua analisi!
Chapeau !!!
8 giugno 2020 - 23:24
A prescindere dai tifosi più o meno supini al proprio idolo, dire che Kramnik e Anand siano stati campioni “minori” è poco obiettivo oltre che poco elegante.
Direi che quantità e qualità degli antagonisti di ogni campione del mondo debbano essere considerate molto di più della semplice permanenza sul trono.
9 giugno 2020 - 09:57
A mio parere la grandezza consiste anche nel diffondere e valorizzare la propria arte nel mondo. Kramnik e Anand in questo campo hanno fatto assai meno di quanto ci si sarebbe aspettato da loro (lo disse Karpov in un’intervista a chess24, non io). Non so valutare la raffinatezza tecnica in cui, secondo molti, Kramnik eccelleva, ma è un fatto che gli scacchi sono spariti dalla stampa non specialistica dopo Kasparov e solo con Carlsen stanno riprendendo popolarità.
9 giugno 2020 - 08:28
Stiamo parlando dei 16 più grandi di tutti i tempi. E in questo contesto Anand e Kramnik minori lo sono senza ombra di dubbio.
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