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tribuna

Perché solo Padova nell’EuroCup?

retroscena da un addetto ai lavori! Perché non aprire la possibilità di partecipare ad altre squadre del CIS?

Nella European Club Cup 2014 l’Italia aveva il diritto di schierare, anche grazie alle ottime prestazioni di Padova (e Bologna nel 2013) quattro squadre (1) ma, come tutti sanno, a Bilbao si è presentata solo l’Obiettivo Risarcimento Padova.

Da un addetto ai lavori interessato, che vuole restare anonimo ma che vuole rendere pubbliche alcune considerazioni, veniamo a sapere che:
1) Per regolamento quest’anno potevano andare tre squadre dal Master e una dal femminile.
2) Nel caso una squadra rinunci al diritto può andare un’altra a patto che sia arrivata nella prima metà della classifica, questo era il regolamento fino a due anni fa. (credo che questa regola sia ancora in vigore).
3) I costi per mandare una squadra quest’anno sfioravano i 12.000 euro! Con oscillazioni in basso o in alto secondo i giocatori che la compongono…! (ovviamente Padova è un discorso a parte).
4) Le difficoltà sono amplificate dal fatto che ci vogliono sei giocatori titolari per giocare nell’ European Club Cup, mentre in Italia si gioca in quattro.
Il regolamento europeo impedisce poi di far giocare chi non è già tesserato con il club stesso e non ha giocato nel campionato di appartenenza un certo numero di partite, a meno che non si voglia pagare 2.500 euro per giocatore all’ECU! Questo per gli stranieri, se poi si volesse fare una squadra “mista” (di giocatori italiani di più club), cosa che abbiamo pensato di fare, allora non è proprio possibile farlo. Come non è possibile far giocare un tesserato del tuo club che però non ha mai giocato nella prima squadra.
Riassumendo: difficoltà economiche, dovute soprattutto al periodo di crisi economica generale + difficoltà regolamentari, ECU e FSI  = Zero squadre (dopo Padova) che partecipano.”

Registriamo e pubblichiamo queste informazioni, e ci auguriamo possano essere un utile stimolo per chi scrive i regolamenti, che dovrebbero agevolare il più possibile le squadre che hanno acquisito il diritto sportivo di partecipare alla manifestazione. In questo caso, ad esempio, le nazioni che nel proprio campionato schierano quattro giocatori per scacchiera sono palesemente svantaggiate rispetto alle nazioni, come la Germania, che schierano otto scacchiere perché per essere competitive sono costrette a versare 2.500 euro in più per due giocatori stranieri (regolamento ECU) che invece i tedeschi non hanno bisogno di versare. Di difficile comprensione, poi, l’impossibilità di far giocare un tesserato del proprio club che però non abbia mai giocato nella prima squadra, anche perché possiamo notare che il Werder Brema ha schierato un paio di “2000” che non hanno mai giocato nella massima serie tedesca.

Noi aggiungiamo che i costi sono tali per una squadra di professionisti, che ha bisogno di un capitano, dell’albergo a 3 minuti dalla sede di gioco, di ingaggi per i giocatori, di ingaggiare altri due forti giocatori per completare la squadra fino a 6 elementi etc, ma per una squadra di “dilettanti” i costi si riducono considerevolmente. Facendo un rapido calcolo del budget necessario (“tirato” al massimo, con arrivo e si gioca e si finisce e si riparte, senza riserve in squadra, senza considerare alcuna varia ed eventuale. Spese calcolate per il caso di Bilbao 2014, con cifre tratte dal bando ufficiale):
300 euro x iscrizione della squadra entro il 13 giugno da parte della Federazione (2)
110 euro x l’iscrizione di ogni singolo giocatore x 6 = 660  entro il 13 luglio
58 euro (doppia in albergo a 3 stelle, colazione e cena) x 6 giorni x 6 giocatori = 2088
(30 euro se cena più ostello, in genere sconsigliato se non si è dei diciottenni)
Biglietto aereo andata e ritorno (Roma-Bilbao) 200 x 6=1200
Totale: 4248 (708 euro a persona)
(Per un budget meno striminzito, che magari preveda anche un pranzo, potrebbero servire tra i 5.500 e i 6.000 euro, 900-1000 per persona. Tra l’altro, dopo la pubblicazione dell’articolo, mi è stato segnalato che nel bando ufficiale originariamente ricevuto dalle squadre era previsto un giorno di riposo per cui, nel budget, si è dovuto prevedere un giorno in più di soggiorno.)

Perché si apra la possibilità di una partecipazione di una squadra di dilettanti all’European Cup (nel caso gli aventi diritto rinuncino, come spesso accade per l’Italia negli ultimi anni), la Federazione Scacchistica Europea (ECU) dovrebbe però modificare il regolamento della competizione, che richiede ai club partecipanti provenienti da federazioni in cui è organizzato un torneo nazionale di terminare la serie più alta nella prima metà della classifica (3). Questa parte del regolamento appare poco coerente con la possibilità che invece viene data alle Federazioni che non hanno un campionato nazionale di presentare una squadra, con l’unica condizione che almeno sei giocatori abbiano l’Elo FIDE (4). Le Nazioni con un campionato nazionale hanno il diritto di presentare una squadra in più (o due se nel campionato nazionale partecipano 20 GM o un 2600), per cui è perfettamente logico che sia richiesto a queste due squadre di classificarsi nei piani alti del Campionato Nazionale. La “wild card” (WC), che invece è a disposizione delle Federazioni senza un campionato nazionale (che diventano due per le prime 5 nazioni del ranking europeo per club, vedi Azerbaijan che non ha un campionato nazionale), dovrebbe però essere tale anche per le nazioni che hanno un campionato nazionale, altrimenti l’avere un campionato nazionale a squadre diventa per una Federazione, paradossalmente, uno svantaggio!

La richiesta di una modifica regolamentare potrebbe esser fatta dalla Federazione interessata, quindi per noi italiani dalla FSI, che non avrebbe alcun costo aggiuntivo dalla modifica. La  WC (o le due WC) potrebbe essere assegnate istituendo un registro di squadre che facciano ufficialmente richiesta alla FSI di partecipare alla ECCC, pur non avendone acquisito il diritto sportivo (prime quattro del CIS Master a 16, con possibilità di essere sostituite dalla quinta all’ottava classificata), con un versamento precauzionale (ad esempio entro il 13 maggio) dei 300 euro che la Federazione deve versare per ogni squadra iscritta, più una cifra (ad esempio 50 euro) che la Federazione tratterrebbe comunque per la gestione dei costi amministrativi dell’operazione. La FSI avrebbe poi il tempo (tra il 13 giugno e il 13 luglio) di completare il lotto delle squadre da inviare in base all’ordine di merito (stilato semplicemente usando le classifiche del CIS Master e se necessario delle serie inferiori del CIS), per cui la squadra avente diritto che dovesse rinunciare avrebbe pronta una sostituta, che non avrebbe però diritto al contributo FSI (3.000 euro alla vincitrice o alla successive due in classifica CIS Master, a condizione dell’utilizzo di quattro italiani in EuroCup), che viene erogato per meriti sportivi.

In questo modo, l’Italia probabilmente non presenterà una (o due) squadra in grado di vincere la EuroCUP, ma darebbe l’opportunità a propri tesserati di vivere un’esperienza unica (al costo di circa 700 euro tutto compreso per persona, non molto di più del costo complessivo di un torneo estivo). Del resto, se Federazioni come Albania, Scozia, Inghilterra, Galles, Lussemburgo e Montecarlo possono presentarsi con squadre con una media Elo che va dai 1711 del Butrinti ai 2134 del Cercle d’Echecs de Monte-Carlo, perché non può farlo anche l’Italia?

Note

(1) One additional club (only in open competition) for the European federations which are ranked in the first five places of the Federation ranking list. These federations are Azerbaijan, Russia, Czech Republic, Belarus and Italy.
(2) In accordance with ECU regulations each federation should pay an entry fee of 300 Euros per participating club of the open competition.  According to the ECU regulations (article B.9.5.1), the entry fee to ECU shall be paid by the federations before or at the start of the competition.
(3) “The clubs which play in a federation in which a national team championship is organised, must have ended in the top-half of the ranking of the highest division of this championship organised within one year before the start of the current European Club Cup.”
(4) The clubs, which play in a federation in which no national team championship is organised, may only enter a team in which at least 6 players have a FIDE-rating. All players have to be listed in the most current FIDE-rating list of this federation.

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