Campionati Italiani Giovanili 2020
CAMPIONI Costalonga Ganci Brini Musso Bolognese Russo FEMM Marrone Pavesi Natoli Zito Garau Grimaldi
La FSI organizza il 12 e 13 dicembre, sulla piattaforma di gioco Premium Chess, il Campionato Italiano U18 online 2020, che prevede dodici tornei: Under 8-10-12-14-16-18 Assoluto e Femminile. Ha diritto a partecipare ad ogni torneo un solo tesserato per Regione, e gli iscritti sono in totale 203. Sette i turni previsti con cadenza di 25’ più 10” di incremento per mossa. Il calendario di gioco prevede due turni il sabato (inizio ore 16), due turni la domenica mattina (inizio ore 9.30) e tre turni la domenica pomeriggio (inizio ore 15). Migliori iscritti il Maestro Francesco Bettalli e il Candidato Maestro FIDE Claudio Paduano. Angela Flavia Grimaldi è la partecipante con l’Elo più alto.
Iscritti Elo FIDE over 2000
N. | Torneo | Regione | Cognome | Nome | Categoria | Elo |
1 | U16 | TOSCANA | BETTALLI | FRANCESCO | M | 2232 |
2 | U14 | CAMPANIA | PADUANO | CLAUDIO | CF | 2204 |
3 | U14 | LOMBARDIA | RINDONE | ANDREA | CM | 2150 |
4 | U18 | LOMBARDIA | NORDIO | GIORGIO | CM | 2130 |
5 | U18 | TOSCANA | RUSSO | LEONARDO | CM | 2129 |
6 | U18 | PIEMONTE | TRIPODI | ENZO | CM | 2070 |
7 | U16 | LOMBARDIA | BOLOGNESE | LEONARDO M. | CM | 2069 |
8 | U18F | LOMBARDIA | GRIMALDI | ANGELA FLAVIA | CM | 2067 |
9 | U16 | EMILIA R | BALLOTTI | LUCA | CM | 2066 |
10 | U14 | SICILIA | MUSSO | ALESSIO | CM | 2062 |
11 | U18 | EMILIA R | PECCI | WILLIAM | CM | 2046 |
Risultati Ufficiali
Categoria | 1° | 2° | 3° |
Under 8 | Riccardo Costalonga | Matteo Tomaselli | Kevin Ronca |
Under 10 | Alberto Ganci | Federico Budai | Orlando Pin |
Under 12 | Dario Brini | Stanislao Vommaro | Jacopo Bachi |
Under 14 | Alessio Musso | Lorenzo Candian | Yaraslau Marckevichus |
Under 16 | Leonardo Bolognese | Francesco Bettalli | Krenar Arifi |
Under 18 | Leonardo Russo | Daniele Crisa | Luca Sonis |
Under 8 F | Miriam Marrone | Jennifer Glover | Elena D’Ascenzo |
Under 10 F | Bianca Pavesi | Maddalena Corvi | Silvia Ciraulo |
Under 12 F | Alessia Natoli | Amaliya Manco | Sara Annamaria Serban |
Under 14 F | Enrica Zito | Giulia Sala | Asia De Bianchi |
Under 16 F | Francesca Garau | Silvia Bordin | Veronia Turco |
Under 18 F | Angela Flavia Grimaldi | Valeria Martinelli | Nicole Samantha Paparella |
12 dicembre 2020 - 10:18
Il torneo non avrà alcun controllo anti-cheating ad eccezione dell’Ace Guard del sito.
Non ci sarà alcuno Zoom, Meet o altro strumento di controllo video e nemmeno un controllo audio ambientale.
Gli arbitri saranno dunque chiamati a un lavoro enorme di vigilanza e verifica che, in queste condizioni, mi sembra onestamente complesso da ottemperare. Più che altro suppongo che si punterà sull’onestà di bambini, genitori e istruttori.
Le qualifiche poi sono state fatte su una piattaforma diversa, cioè Junior Arena. Perchè non organizzare tutto subito su Premium Chess che almeno è una piattaforma pronta all’utilizzo?
A questo punto, inoltre, mi chiedo per quale motivo questo torneo non sia stato organizzato “Open”, coinvolgendo tutti i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze d’Italia tesserati con la FSI.
Avrebbe attirato una montagna di sponsor e incentivato la partecipazione di migliaia di piccoli scacchisti che in condizioni normali non avrebbero potuto avere la possibilità di giocare per i motivi più vari (economici, qualificazione, impegni…).
Senza controllo video e audio sarebbe stata una cosa semplicissima organizzare questo torneo su Premium Chess e avrebbe dato oltretutto grande risalto pure alla piattaforma oltre che alla FSI stessa.
Online non ci sono problemi di spazi, non ci sono sale da prenotare o altro, al più il problema è relativo alla creazione degli account di gioco per i partecipanti ma con la giusta organizzazione, secondo me, si sarebbe potuto fare un grande lavoro.
Secondo me si è persa una grande occasione, fermo restando comunque che il campionato vedrà la partecipazione di ottimi giocatori in tutte le categorie ma un conto sarà diventare campione italiano di fronte a 200 persone, un conto è farlo di fronte a 2000. 😀
Detto questo, buon Campionato Italiano Giovanile U18 Online a tutti e tutte!
12 dicembre 2020 - 15:51
“Il torneo non avrà alcun controllo anti-cheating ad eccezione dell’Ace Guard del sito.
Non ci sarà alcuno Zoom, Meet o altro strumento di controllo video e nemmeno un controllo audio ambientale”
E’ una situazione assurda, tanto più che il torneo prevede interessanti premi di controvalore importante (oltre 5000 euro).
Lo feci notare a tempo debito alla federazione che mi rispose in modo scocciato e sgarbato.
Ora, chi garantisce i ragazzi (soprattutto i più piccoli) che l’avversario sia proprio quello che pensano e non magari il fratello maggiore o il papà anch’essi giocatori un pochino più forti? oppure anche solo chi garantisce che non ci sia il fratello di cui sopra a “dare un’occhiata” e passare qualche suggerimento basilare al fratellino impegnato online? (anche solo un blundercheck…).
Tutte cose che l’anticheating ovviamente NON può beccare…
12 dicembre 2020 - 16:46
Guarda Lordste sfondi una porta aperta, anzi, apertissima.
Io a giugno già avevo evidenziato delle importanti problematiche nella piattaforma Junior Arena che avevo comunicato in forma scritta al Presidente del mio Comitato Regionale e ai dirigenti coinvolti.
Mi fu inviato un foglio, a firma del segretario generale della FSI, nel quale si imponeva ai Comitati di organizzare tornei su quella piattaforma.
Dunque, seppur riluttante, ho desistito.
Ora le qualificazioni sono state giocate su Junior Arena e le finali su Premium Chess, un motivo ci deve pur essere! 😀
Se le mie parole fossero state ascoltate a questo punto anche a livello locale avremmo avuto maggiore partecipazione nelle qualificazioni, visto che Premium Chess ha anche l’app per mobile mentre Junior Arena funziona solo su PC e, purtroppo, non tutti possono permettersi un PC, specie quando il nucleo familiare è numeroso.
Per il discorso webcam da quello che ho capito è subentrato un discorso di privacy/antipedofilia, in effetti non è semplice gestire contemporaneamente centinaia di webcam di bambini e il controllo degli accessi è piuttosto complesso.
Tuttavia, ripeto, io avrei reso tutti i tornei open, senza premi (solo divertimento) oppure ad estrazione, in modo tale da incentivare il gioco corretto e la partecipazione.
Per me avrebbero partecipato migliaia di bambini e ragazzi da tutta Italia e non sto scherzando.
Per il cheating o per gli “aiutini” speriamo di no, ma è chiaro che non lo potremo sapere mai.
Altro discorso per il fattore sponsor. Qui si deve entrare nell’ottica di creare tornei enormi, sfruttando appunto il fatto che non ci siano barriere fisiche e costi, ad eccezione di quelli per la piattaforma.
Siamo l’unica disciplina sportiva che può, oggi, organizzare tornei con migliaia di partecipanti. Trovo incredibile che si debbano mettere dei paletti, su internet non ci sono problemi di spazio!
12 dicembre 2020 - 16:08
Partiamo malissimo. Visibili solo alcune partite (nemmeno tutte) di U8 oppure U18F.
Degli altri tornei manco l’ombra
12 dicembre 2020 - 16:50
Sinceramente non capisco. Essendo un torneo online quale problema sussisteva nel farle vedere tutte?
12 dicembre 2020 - 16:55
Allora… Junior Arena [parte cancellata per violazione del DISCLAIMER].
Però anche Premium Arena [parte cancellata per violazione del DISCLAIMER], non si vedono le partite, e si sapeva già del problema dalle finali assolute di pochi giorni fa. Ma nonostante questa siamo ancora qui a non vedere la maggior parte delle partite.
Bene: fra pochi giorni ci saranno le elezioni federali, e certamente il problema [parte cancellata per violazione del DISCLAIMER] sarà sollevato.
12 dicembre 2020 - 17:12
Facendo una ricerca sul sito, mi risulta che occorra avere l’abbonamento Arena Member per vedere tutte le partite. Quindi pagare 25€. Ditemi pure se sono in errore o se basta semplicemente registrarsi. Grazie.
12 dicembre 2020 - 17:18
L’abbonamento premium non è necessario per la visione delle partite, sono dentro il sito con mio account (non premium), ovviamente ci sono delle limitazioni come il poter scaricare le partite…
Nicolò N.
12 dicembre 2020 - 17:26
Nicolò, ma se in federazione mettono il link per vederle anche senza fare l’account (che non ho la minima intenzione di fare), mi piacerebbe che funzionasse… invece…
12 dicembre 2020 - 17:28
lLa penso esattamente come… avevo già un account e ho scaricato oggi stesso la app dopo aver visto online solo U8 e U18.
12 dicembre 2020 - 17:27
Ritengo che l’utilizzo della sala zoom/meet era necessaria per questo evento, come probabilmente lo era per la fase regionale (nelle regioni dove è stata svolta).
Immaginando che sia stato un problema di privacy etc… sono certo che tutti i genitori avrebbero autorizzato i propri figli a giocare in una sala privata con l’arbitro che li osserva, in giro per l’europa ci sono tantissime competizioni giovanili dove hanno utilizzato questa formula, “obbligo collegamento webcam”.
La webcam oltre che un potente dissuasore per gli aiuti esterni è anche un modo gradevole di giocare online, soprattutto quando a questa età in tanti iniziano a fare amicizie a distanza con i “rivali” di scacchi in giro per l’Italia.
Per quanto riguarda la pitataforma, vedo (da dentro il sito) che ci sono alcuni risultati anomali… tra cui una partita persa dopo 10 mosse, errore del server? scelta del giocatore?o?
Il Campionato Assoluto aveva fatto emergere alcune problematiche da poter risolvere per tempo, sicuramente gli sviluppatori di Arena faranno il massimo per rendere tutto piu fruibile tra oggi e domani…
Per eventuali e future competizioni giovanili online ovviamente si può far di meglio e dare a tutti i ragazzi italiani la possibilità di partecipare ed esserci che sia su Arena, Lichess, Chess24, Chesscom o altra piattaforma…
12 dicembre 2020 - 17:31
concordo. la webcam accesa era assolutamente indispensabile, e i genitori avrebbero autorizzato senza problemi (me lo ha confermato la mamma di una delle partecipanti, del nostro circolo)
12 dicembre 2020 - 17:57
La legge tutela la diffusione delle immagini dei minori, quindi non è possibile imporre una norma (regolamento) che violi questo principio.
Basterebbe che nell’insieme dei partecipanti ad un torneo per minori ci sia una famiglia che, legittimamente, non autorizzi l’uso di Zoom che le condizioni d’utilizzo della piattaforma non sarebbero più le stesse per tutti. Prerequisito fondamentale per la regolarità di un torneo.
Quindi, non è significativo che un genitore confermi che lui non avrebbe niente in contrario sull’utilizzo di Zoom. Tutti dovrebbero farlo.
12 dicembre 2020 - 17:29
Aggiornamento: sono comparse le PAGINE con gli altri tornei. ma le partite latitano ancora, per la maggior parte.
Riusciremo a avere un visore decente domattina?
12 dicembre 2020 - 17:43
Buongiorno a tutti, vorrei dare il mio contributo a questa interessante discussione.
Esistono delle normative ben precise che regolano l’utilizzo di piattaforme online per minorenni dove sia possibile la comunicazione fra utenti.
Queste piattaforme devono garantire l’identità di tutti gli utenti e, per i minori, è richiesta l’autorizzazione di un genitore o di un tutore.
Il problema è molto serio e troppo spesso colpevolmente trascurato. Chi vuole esprimere dei giudizi definitivi (augurandomi che venga fatto con toni civili diversi da quelli usati da qualche utente di questa chat) vada a verificare le policy delle varie piattaforme che sono state citate e si faccia una cultura in merito.
Criticare a priori è sempre molto meno faticoso che studiare ed informarsi.
Per quanto mi riguarda, voglio esprimere un sincero apprezzamento per lo sforzo che una serie di volontari sta facendo per organizzare e gestire, per la prima volta, un torneo tutt’altro che semplice. Chi ha una minima idea della complessità di queste operazioni, mi capirà benissimo.
Un saluto a tutti e viva gli scacchi
12 dicembre 2020 - 18:58
Perdonami Ekar ma se la mettiamo sul discorso privacy e dati personali non sono del tutto d’accordo con te.
I dati personali sono al sicuro, con le dovute pinze, se sono io a registrarmi sulla piattaforma inserendo una mia password personale e inserendo io stesso i dati richiesti.
Qui invece i dati sono stati inviati a terzi (referenti regionali) attraverso un modulo excel e poi inviati alla piattaforma Junior Arena, alla FSI e infine inviati a Premium Chess.
Le password sono state decise dal sistema e non dagli utenti, così come i nomi degli account.
Quindi questo aspetto, a parere mio, andrebbe migliorato per future manifestazioni.
Sia per una questione di sicurezza degli account che di tutela dei dati personali.
Sul discorso “volontari” non mi risulta. Dal verbale dell’ultimo consiglio federale (per fortuna che alcuni documenti sono pubblici altrimenti alcune persone farebbero disinformazione) si evince chiaramente che almeno un consigliere che si è occupato delle iscrizioni di questo torneo è stato retribuito (art.7, verbale del CF del 28 novembre 2020).
Gli arbitri anche saranno retribuiti con una diaria.
Poi per carità, ognuno ha un concetto proprio di volontariato ma in questo caso la parola “compenso” del verbale è piuttosto esplicita ed esula dal discorso del volontariato.
Poi è logico comunque che in una macchina organizzativa c’è anche chi collabora gratuitamente.
Sulle webcam e privacy sono d’accordo, al momento ci sono problemi in questo senso ed è piuttosto complesso affrontarli e risolverli per quanto riguarda i minori.
12 dicembre 2020 - 20:44
Caro LEOVIL, spero che questa discussione, condotta con toni civili, possa esse d’aiuto a chi ha la pazienza di leggerci.
Il mio intervento era relativo all’identità digitale degli utenti di piattaforme utilizzabili da minori.
Cerco di spiegarmi meglio. Per la tutela dei nostri figli, non per la difesa di principi astratti, dovremmo pretendere che gli utenti che si possono mettere in contatto con i nostri cari siano chiaramente (Nome, Cognome + ……) identificabili. In parallelo, dovremmo pretendere che le piattaforme online neghino l’accesso ai minori che non possono produrre l’autorizzazione dei loro genitori.
Queste legittime pretese sono per fortuna supportate da normative e da specifiche leggi. Se sei interessato, ecco i riferimenti che puoi facilmente reperire in rete.
TUTELA DEI MINORENNI NEL MONDO DELLA COMUNICAZIONE
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (21.12.2017)
Art. 3.1 La tutela dei minorenni in rete
Art. 3.3 L’età del consenso digitale ed il recepimento delle normative Europee
Art. 3.6 L’evoluzione dei fenomeni di sfruttamento sessuale in rete
REGOLAMENTO (UE) 2016/679
Parlamento Europeo e del Consiglio (27 aprile 2016). Art. 8 Condizioni applicabili al consenso dei minori in relazione ai servizi della società dell’informazione
Ora c’è chi si attiene a queste disposizioni (se hai un figlio che hai dovuto autorizzare sulla piattaforma di gioco Microsoft sai di che cosa parlo), mentre altri quasi ci prendono in giro. E purtroppo il mondo degli scacchi a noi caro non è un esempio di buona condotta.
Se ti serve un esempio, una delle piattaforme online di scacchi di riferimento per il gioco e la formazione di minori, ti chiede di sottoscrivere questi T&C:
“SUBSCRIBER CERTIFIES TO THE COMPANY THAT, IF SUBSCRIBER IS AN INDIVIDUAL (I.E., NOT AN ENTITY), THAT SUBSCRIBER IS AT LEAST 18 YEARS OF AGE. Subscriber also certifies that if Subscriber is an entity, all users of Subscriber’s username and password are at least 18 years of age.”
In pratica offrono dei servizi per minori che … devono avere come prerequisito almeno 18 anni!
Purtroppo questa è la situazione quasi generalizzata delle piattaforme per il gioco online e a questo proposito andrebbero valutate con onestà intellettuale le scelte fatte dalla FSI.
Spero con questo mio intervento di aver sensibilizzato i genitori su un problema serissimo e di non aver innescato una sterile polemica dalla quale, lo anticipo, mi ritiro in buon ordine
12 dicembre 2020 - 21:02
No aspetta Ekar, io mi riferivo al modo con cui sono stati creati gli account che è tutto fuorchè sicuro. Cioè quadruplo passaggio di mani dei dati personali di bambini e genitori: Referente regionale, Junior Arena, FSI, Premium Chess.
Tutto questo chiaramente rispetto ad altri siti (che però non garantiscono riconoscimento per i minori come giustamente hai sottolineato) dove ci si registra autonomamente e quindi è il genitore che autonomamente invia i dati in maniera diretta alla piattaforma di gioco che garantisce pertanto la sicurezza della trasmissione attraverso i propri sistemi criptati.
Per questo scrivevo che per futuri tornei sarebbe opportuno trovare una soluzione.
Sono perfettamente d’accordo con te sul discorso della tutela in rete dei minori e ci mancherebbe pure! Ti ringrazio anche per i riferimenti normativi che conoscevo ma che non fa mai male andare a rileggere.
12 dicembre 2020 - 19:08
Ekar, molto bene: se giuridicamente il torneo non può garantire la regolarità con le webcam, allora non si fa. O si fa SENZA alcun premio di valore (da bando il controvalore dei premi previsti è oltre 5000 euro).
Secondo: il “sincero apprezzamento” un tubero. i “volontari” della piattaforma hanno comunque un riscontro pubblicitario, e la federazione organizza tutto questo anche con gli introiti derivanti dalle tessere. Quindi un funzionamento così pessimo (visore orrendo, partite visibili solo dal secondo turno)
NON è accettabile: ti confermo che HO ide della complessità della cosa, e vedo anche come funziona per altre cose: sicuramente MOLTO meglio di così.
12 dicembre 2020 - 20:56
# leovil # credo tu abbia letto il verbale del Consiglio Federale con grande superficialità e disattenzione. Al punto 7 si parla di un compenso nei confronti di un tesserato per il suo enorme lavoro svolto nell’ambito del progetto “Scacchi per Tutti” e non certo del CIG U18 online. Il tesserato in questione non fa parte del Consiglio Federale. Adeguamento peraltro che è andato a sanare quello previsto in precedenza per altri 2 tesserati. Nell’ambito di questo progetto uno ha seguito la piattaforma Google Meet, uno Zoom e uno Twitch. Nessun Consigliere Federale, ne in questa occasione ne in altre, ha mai percepito compensi per il lavoro che svolge. Sarebbe bene leggere con attenzione ed essere sicuri di quello che si scrive prima di veicolare informazioni distorte e fuorvianti.
12 dicembre 2020 - 21:20
“Per il punto 7.ter il CF ringrazia il Sig. *** per il lavoro svolto in occasione del progetto
“Scacchi per tutti” e per il suo contributo per la gestione online relative alle iscrizioni al CIGU18
online.
Il CF dispone per lui un compenso di € 1.200. Il CF approva all’unanimità. (delibera n. 120/2020)”
Grazie per la precisazione #zapping#, in effetti non è Consigliere ma Presidente del CR della sua regione, ho sbagliato e chiedo pertanto scusa e rettifico pertanto il messaggio precedente.
Ma ripeto, questo aspetto non è importante, era per chiarire che non tutti coloro che stanno organizzando sono “volontari”.
Sul discorso dell’enorme lavoro svolto, assolutamente sono d’accordo, ma infatti non voleva essere un intervento rivolto a nessuno, volevo semplicemente puntualizzare sul discorso del volontariato.
12 dicembre 2020 - 21:42
Nessun problema # leovil #, giusto per chiarire. Ribadisco che il punto 7 di quel verbale si riferisce al progetto dei corsi on line “Scacchi per tutti” e non al CIG U18 di cui si sta parlando in questo articolo. Sono 2 cose ben distinte e diverse tra loro.
13 dicembre 2020 - 09:40
Ecco la situazione dopo due turni:
U8
1 NC CAPUTO LORENZO –> 2 punti
2 NC COSTALONGA RICCARDO –> 2 punti
3 NC RONCA KEVIN –> 2 punti
4 NC CIRAULO BASILIO VLADIMIR –> 2 punti
U10
1 3N GANCI ALBERTO –> 2 punti
2 NC BUDAI FEDERICO –> 2 punti
3 NC SANTO DAVIDE –> 2 punti
U12
1 VOMMARO STANISLAO –> 2 punti
2 2N PEROSSA NICOLAS –> 2 punti
3 1N BRINI DARIO –> 2 punti
4 2N BACHI JACOPO –> 2 punti
5 NC BATTAGLINI MARCO –> 2 punti
U14
1 2N MARKEVICHUS YARASLAU –> 2 punti
2 CN MUSSO Alessio –> 2 punti
3 CN CASADIO NICCOLO’ –> 2 punti
4 1N CANDIAN LORENZO –> 2 punti
U16
1 M Bettalli Francesco –> 2 punti
2 2N Bricola Tommaso –> 2 punti
3 2N Gabbanelli Anacleto –> 2 punti
4 CN Ballotti Luca –> 2 punti
U18
1 CN Russo Leonardo –> 2 punti
2 CN Di Leva Michele –> 2 punti
3 1N Crisa’ Daniele –> 2 punti
U8F
1 GLOVER JENNIFER –> 2 punti
2 ALESSI CLIO –> 2 punti
U10F
1 2N PAVESI BIANCA –> 2 punti
2 Francesconi Bianca –> 2 punti
3 NC CORVI MADDALENA –> 2 punti
4 NC SCIUSCO LUCIA –> 2 punti
5 Mastroianni Giorgia –> 2 punti
U12F
1 NC VALENTE ALESSIA –> 2 punti
2 Natoli Alessia –> 2 punti
3 3N SERBAN SARA ANNAMARIA –> 2 punti
4 NC MORA FLAVIA –> 2 punti
U14F
1 CN SALA GIULIA –> 2 punti
2 2N DE BIANCHI ASIA –> 2 punti
3 NC ZITO ENRICA –> 2 punti
U16F
1 1N BORDIN SILVIA –> 2 punti
2 1N GARAU Francesca –> 2 punti
3 1N CASSI Elisa –> 2 punti
4 1N GRUDEN MARTINA –> 2 punti
U18F
1 CN Grimaldi Angela Flavia –> 2 punti
2 1N Martinelli Valeria –> 2 punti
13 dicembre 2020 - 10:54
Ieri non ho seguito, ma sto vedendo adesso le partite. Il visore mi sembra funzionale. Con la possibilità di seguire tutte le partire senza bisogno di vederne una per volta come per molti altri visori. Insomma, almeno per i miei gusti, migliore di molti altri.
Dopo tre turni restano a punteggio pieno
U8 Costalonga
U10 Ganci
U12 Vommaro e Perossa
U14 Musso e Markevichus
U16 Bettalli
U18 Russo
U8F Glover
U10F Pavesi, Sciusco e Corvi
U12F Mora e Serban
U14F Sala e Zito
U16F Bordin e Garau
U18F Grimaldi
13 dicembre 2020 - 11:00
Mega, ieri il primo turno non si è visto quasi per nulla e solo durante il secondo le cose sono state sistemate. Come era già successo al CIA assoluto online.
13 dicembre 2020 - 11:51
A me Premium Chess per i tornei piace, molto.
Inoltre ricordiamoci che avere a disposizione i programmatori pronti a risolvere possibili problemi è un vantaggio che altre piattaforme ben più note non possono garantire.
Anche per gli arbitri Premium Chess ha delle funzionalità che non sono per niente male.
Anche il player di gioco non mi sembra per niente male e su questo aspetto non ho avuto molte lamentele (mentre su Junior Arena sì, compresi “crash” improvvisi della piattaforma o schermate fisse per poi trovarsi con la partita persa).
Questo perchè comunque Premium Chess è più aggiornato di Junior Arena e si vede.
Il visore al primo giorno fa sempre i “capricci”, se riuscissero a risolvere il problema non sarebbe per niente male (magari aggiungendoci anche un motore di analisi).
13 dicembre 2020 - 11:06
Se ho ben capito, la mancanza di sorveglianza tramite web cam è dovuta alle norme vigenti sulla riservatezza e la tutela dei minori.
Nei bandi dei tornei in persona, generalmente organizzati da privati, oramai si legge una frase a loro tutela su questi aspetti:
“La partecipazione al torneo sottintende il consenso di ogni giocatore alla pubblicazione di alcuni dati personali (cognome, nome, categoria, Elo) nonché del risultato conseguito e dell’immagine (a mezzo fotografia o ripresa video in sede di torneo), sui siti Internet della FSI, del Comitato Regionale e sul web in generale. Per i minori tale consenso è implicitamente dato dai genitori o da chi esercita la patria potestà.”
Meglio assumersi qualche responsabilità gestionale coraggiosa, o meglio assegnare titoli (e premi) che potrebbero (potrebbero eh) essere dubbi?
13 dicembre 2020 - 14:09
Pinco Pallino, vedo di dare il mio piccolo contributo ai due temi da te sollevati
L‘utilizzo di un visore (Zoom o tecnologie equivalenti) è una delle tecnologie utilizzate per fornire una protezione (anti-cheating) contro i truffatori, ma non la principale vista la sua “eludibilità”.
Il supporto maggiore viene dall’analisi delle partite secondo delle logiche e utilizzando degli strumenti che si sono incredibilmente evoluti da quando il Prof. Regan ha indicato la strada su come trattare scientificamente questi temi (chi fosse interessato, può trovare facilmente gli articoli del Pro. Regan su Internet).
Queste analisi sono implementate dai sistemi di anti-cheating che sono – ad oggi – molto ma molto più efficaci di qualunque altra tecnologia utilizzata dagli altri sport per l’identificazione dei truffatori.
Se utilizzi sostanze vietate per incrementare le tue prestazioni fisiche, il tuo corpo le elimina col tempo rendendo quasi impossibili la loro identificazione a posteriori.
Se tu invece falsifichi una partita (fai il fenomeno), di questo rimarrà traccia per sempre e prima o poi ti verrà presentato il conto.
Quindi non è sicuramente la presenza di una telecamera a poter certificare la correttezza di una partita mentre l’utilizzo dei sistemi di anti-cheating – lungi da essere una soluzione perfetta – da una protezione nei confronti dei truffatori molto superiore a quelle disponibili per altri sport.
Da ultimo fammi commentare la leggerezza commessa dagli organizzatori privati che tu citi. Se l’affermazione “Per i minori tale consenso è implicitamente dato dai genitori o da chi esercita la patria potestà” avesse un minimo fondamento logico, da domani ci troveremmo le tabaccherie e le enoteche piene di minorenni a fare acquisti esibendo questo mitico e non documentabile “consenso implicito”.
Buona domenica a tutti e Viva gli Scacchi
13 dicembre 2020 - 14:43
Non mi sembra la stessa cosa, un minore può entrare in una tabaccheria o in un negozio di vino / liquori all’insaputa dei genitori, difficile che ciò possa accadere per la partecipazione ad un torneo di scacchi.
Tuttavia, il “consenso implicito” presupposto non credo abbia valore. Il Regolamento Europeo in vigore dal 2018 (con integrazione della normativa specifica da parte dell’Italia) tratta il consenso con molta attenzione, ritenendo che spesso venga dato senza una piena consapevolezza (quasi automaticamente rispetto al contratto / accordo / servizio ecc.) e desiderando invece tutelare al massimo grado quello che è riconosciuto come un diritto di tutti i cittadini europei.
In ogni caso è necessario fornire una informativa chiara e completa prima che venga dato il consenso, chiarendo i limiti specifici del trattamento di quei dati.
Un consenso esplicito mi sembra indispensabile e potrebbe essere limitato alla pubblicazione dei risultati del torneo, non includendo necessariamente la diffusione di foto.
Tra l’altro, penso che un consenso sia necessario anche da parte degli adulti, quanto meno per la eventuale pubblicazione di fotografie.
13 dicembre 2020 - 16:13
Le tecnologie anticheating funzionano se uno usa il motore. Ma qui parliamo di ragazzi, spesso bambini, che nelle fasce di età piu basse hanno categorie varianti tra NC e 1N
Un bambino di 10 anni, col fratello 1N a fianco, si porta a casa il titolo e non lo becchi con nessuna tecnologia anticheating perchè giocherà mosse da 1N e non da computer
13 dicembre 2020 - 17:12
Per gli aspetti normativi e legali non sono un esperto, e mi limito a quello che ho già scritto.
Uhm… vediamo cosa so oramai da più di un lustro su Reagan e il suo impegno nel contrastare il cheating informatico negli scacchi.
Per i casi dubbi di imbroglio la commissione FIDE Fair Play (FPC) ha previsto, a cura di Kenneth W. Regan dell’università di Buffalo (NY USA), un raffinato sistema statistico di verifica dell’aderenza delle mosse giocate rispetto a quelle fornite dai software di analisi scacchistica: l’Internet-based Game Screening Tool.
E’ un’interfaccia web alla quale un tempo si ipotizzava avrebbero avuto accesso le federazioni nazionali e persone autorizzate (IO, IA, membri della FPC).
Si caricano le partite sospette (in formato .pgn) per un veloce test, che fornisce solo una prova preliminare senza valore di giudizio, che può essere citata per respingere accuse o evitare di procedere a test più esaustivi a cura della FPC.
I risultati del test sono confidenziali e pensati per assistere chi effettua una indagine nell’identificare casi che richiedono ulteriori misure oppure che il giocatore sta rispettando le regole.
C’è da segnalare che nell’ambiente scacchistico non vi è unanimità di approvazione verso questo strumento di indagine e infatti, malgrado il sistema è in piedi da circa 7 anni, la FIDE non lo ha mai ufficializzato. Immagino per resistenze interne. E infatti nessuno ha accesso all’interfaccia tranne l’ideatore.
Sto dicendo che, ai fine di contrasto all’imbroglio, Reagan c’entra nulla con i campionati giovanili on line, anche e soprattutto per un motivo che espongo di seguito.
Per imbrogliare, solamente qualche idiota – e ce ne sono stati – si presenta in sala gioco con un qualche accrocchio per usare un software per tutta la partita. E’ come mettersi sotto un riflettore e urlare: sto imbrogliando!
Il vero baro, a qualsiasi livello, usa un motore solamente in qualche momento topico della partita, e non in tutte le partite. Ottiene risultati gradatamente e costantemente.
Non lo becchi mai. Può accadere solo se esagera o commette una qualche leggerezza.
Ora ti faccio una domanda.
In un torneo on line – qualsiasi torneo on line – senza sorveglianza con web cam, si può escludere che chi sta giocando è effettivamente chi si è iscritto?
Per favore, non scrivere un papiello, rispondi solo si oppure no.
13 dicembre 2020 - 17:15
Errata corrige.
si può essere sicuri che chi sta giocando è effettivamente chi si è iscritto?
13 dicembre 2020 - 11:17
Sulla questione della sorveglianza via Web per l’anti cheating, nei Mondiali Under 18 in corso di svolgimento usano Zoom.
3 During any stage of the tournament players will be required to join a ZOOM call, sharing their screen and activate their cameras.
13 dicembre 2020 - 16:47
Caro MEGALOVIC, non conosco nel dettaglio con quali regole siano stati gestite le iscrizioni del campionato mondiale Under 18, che si svolge su Tornelo ed è organizzata dalla Federazione Armena con il bollino della Fide.
Quindi i miei commenti non sono rivolti a questo specifico torneo e non mi permetterei mai di avanzare dei sospetti o delle critiche senza poterle sostenere con dei dati incontrovertibili.
Quello che ti posso dire è che Tornelo, nelle sue policies, recita che:
You must be at least 18 years of age to use our website; by using our website or agreeing to these terms and conditions, you warrant and represent to us that you are at least 18 years of age, or have been given permission by a parent or guardian who is over the age of 18.
Ti posso garantire che queste T&C’s non sono assolutamente riconosciute dal GDPR in vigore nell’Unione Europea, alla quale peraltro l’Armenia non fa parte . Non sono invece in grado di dirti se questo sia consentito in Australia, paese d’origine di Tornelo.
Il problema è sempre lo stesso: nel momento in cui ci si confronta con normative diverse (stiamo parlando di un torneo mondiale) si deve decidere se adottare, per le restrizioni, una linea restrittiva o permissiva.
Per concludere, ti dico che all’interno dell’Unione Europea le regole impongono di avere esplicitamente l’autorizzazione del genitore o del tutore per l’iscrizione del minore e per la diffusione delle sue immagini sul WEB (vedi utilizzo di Zoom e equivalente).
Per sapere come ci si comporta con i minori nel caso in cui la linea sia restrittiva, vi invito a verificare le regole imposte dalla ISF, associazione di riferimento a livello mondiale per gli sport nelle scuole, per la quale vi allego il link; https://www.isfsports.org/
Un saluto a tutti e Viva gli Scacchi
13 dicembre 2020 - 12:44
Terminata la fase mattutina. Restano i decisivi tre turni del pomeriggio. Sempre più ristretto, ovviamente, il numero (7) di giocatori a punteggio pieno
Primi in classifica dopo quattro turni
U8F Glover 3,5
U10F Pavesi 4
U12F Manco, Mora e Serban 3,5
U14F Zito 4
U16F Garau 4
U18F Grimaldi 3,5
U8 Costalonga e Ciraulo 3,5
U10 Ganci 4
U12 Vommaro 4
U14 Musso 4
U16 Bolognese e Arifi 3,5
U18 Russo 4
in neretto i giocatori a punteggio pieno dopo 4 turni
13 dicembre 2020 - 18:29
RIspondo a Mauro Scarpa e Pinco Pallino.
NO: per come stanno giocando ora NON c’è modo di essere certi che l’avversario sia chi debba essere e non il “fratello maggiore” 1N o giù di lì.
Ed è per questo che secondo me questo torneo “non s’aveva da fare” o quanto meno non si dovevano mettere premi con controvalore così alto.
13 dicembre 2020 - 19:45
Purtroppo ci sono dei risultati sia a livelllo di singola partita che complessivo che il dubbio dell’aiutino lo lasciano, eccome.
Poi la storia della webcam non la capisco: per motivi di privacy si decide di non usarla durante il torneo e poi vengono invitati tutti i giocatori su zoom per la riunione pre-torneo e domani per la premiazione…
13 dicembre 2020 - 21:04
Inseriti nell’articolo i podi delle classifiche finali (provvisorie) che si trovano nel client Premium Chess.
13 dicembre 2020 - 22:52
Chiunque abbia un figlio minorenne sa benissimo quotidianamente quanto “Cheating” ci sia nella didattica a distanza a scuola (già in prima media – 11 anni), per interrogazioni e verifiche.
Affidarsi perciò al fair play dei giocatori è a dir poco ingenuo. A questo punto affidiamoci al fair play pure per i tornei tra adulti e svolgiamoli senza arbitri.
Ogni giocatore poteva benissimo avere a fianco un maestro o uno più grande e più bravo che lo aiutasse.
Oppure avrebbe potuto utilizzare sul telefonino una delle innumerevoli app che ti suggeriscono in pochi secondo la mossa migliore, con la semplice accortezza di non usarla per tutte le mosse ma con moderazione, et voilà, il gioco è fatto (peraltro il tempo lungo rendeva l’ipotesi del tutto praticabile).
Di più: la diretta delle partite, tanto desiderata e pubblicità, in queste condizioni, è una soluzione ancora peggiore.
Chiunque fosse stato online avrebbe potuto guardare le partite e mandare in diretta al giocatore via messaggio il suggerimento della mossa migliore da fare.
A queste condizioni un torneo serio non si può fare.
I problemi di privacy sono stati eccessivamente enfatizzati e comunque non giustificano la scelta che si è fatta, che appare piuttosto il frutto di disorganizzazione. Visto che era complicato raccogliere le autorizzazioni, pur avendo il tempo di farlo, si è preferito soprassederea.
Il problema non è da porsi per coloro che, non ricevendo il consenso dei genitori (perché mai, poi?), non avrebbero potuto partecipare. Il problema è per quelli che avrebbero potuto partecipare e che, comprensibilmente, non lo hanno fatto perché si sono resi conto che il torneo non era serio.
Faccio presente poi che alle lezioni Federscacchiascuola in corso i minorenni partecipano serenamente con le telecamere accese e nessuno fa storie e che l’altro giorno alla riunione c’erano molti minorenni con telecamere accese e nessuno ha fatto storie.
La scelta di aggiungere premi ai migliori è sbagliata. Si sarebbe potuto prevedere dei premi sorteggiati, come si è fatto in altre occasioni.
Si sarebbe potuto ampliare la platea dei giocatori, per rendere l’evento più partecipato.
Non mi pare sia un torneo dell’organizzazione del quale vantarsi. Lo si sarebbe potuto concepire come una grande festa, con un profilo poco competitivo, e allora nessuno avrebbe avuto niente da obiettare.
13 dicembre 2020 - 23:05
caro Fulvio, 92 minuti di applausi.
14 dicembre 2020 - 10:47
Caro Fulvio, quello che tu scrivi è un’ottima base di discussione. Su alcuni temi posso concordare, su altri meno, ma è sul confronto di idee che si cresce e ci si migliora.
Vorrei però porre alla tua attenzione, ed a quella dei pochi che hanno la pazienza di leggerci, un altro tema.
È dall’inizio dell’anno che gran parte delle Federazioni Europee, e non solo, organizzano tornei e campionati per i minori con modalità e su piattaforme che, insieme, non rappresentano di sicuro il Sacro Graal degli scacchi online.
Le Federazioni e gli organizzatori ne parlano, con enfasi e giustificata soddisfazione, da tempo nei convegni e riescono a ricavarsi spazio e visibilità sulle pubblicazioni di settore e non solo.
In pratica all’estero, come spesso capita, sono tutti dei fenomeni.
Seguendo invece il dibattito in corso su questo canale, che è molto rappresentativo del comune sentire della comunità scacchistica italiana, ho letto valanghe di critiche, per non parlare di materiale organico, e pochissimi incoraggiamenti ad andare avanti pur migliorandosi.
Mi metto nei panni di chi si è impegnato per questo evento e auguro loro di trovare il meritato riconoscimento altrove, magari nella comunità dei partecipanti al torneo. Se così non fosse, farei fatica, al loro posto, a trovare la voglia e l’energia per continuare.
Questo mi mette una grande tristezza non come appassionato di scacchi ma come Italiano. Infatti, se per il Covid-19 sembra possa esistere un vaccino, per il Tafazzismo Nazionale temo non ne verrà mai trovato uno.
Un saluto a tutti e Viva gli Scacchi
14 dicembre 2020 - 12:39
Io non metto in dubbio la buona fede e l’impegno degli organizzatori.
Ma faccio una sola osservazione, che mi pare decisiva.
Noi non sappiamo nè potremo mai sapere chi c’è stato realmente davanti allo schermo il 12-13 dicembre a giocare.
Che altro c’è da dire?
15 dicembre 2020 - 15:46
@Ekar onde evitare di girarci intorno ma soprattutto di dare una visione errata della questione è opportuno fare alcune precisazioni:
1. Nello statuto della FSI è prevista la diffusione e la promozione degli scacchi e lo sviluppo della attività agonistica. Chi ha organizzato un campionato sotto l’egida oppure direttamente come soggetto federale lo fa dunque conseguentemente al ruolo che ha scelto di ricoprire perciò se a livello umano sono anche logiche i ringraziamenti soprattutto nel caso di un lavoro ben fatto a livello istituzionale non ha fatto altro che esercitare la propria missione
2. Lo sport, qualsiasi sport, ha alla base uguaglianza, correttezza ed etica dunque è fondamentale quando si organizza una competizione poter garantire il rispetto di questi valori, ancora di più se si tratta di eventi sportivi federali denominati “Campionati” e dunque di solo appannaggio di un soggetto federale. Se non si è in grado di garantire questi valori la risultante non può che essere lo svilimento della manifestazione stessa e implicitamente anche dei titoli che ottengono i vincitori.
Si tratta di argomenti molto seri, tanto seri quanto il rispetto della privacy e della tutela dei minori. E’ fondamentale perciò riuscire a trovare una quadratura che garantisca entrambe le cose diversamente meglio astenersi dall’organizzare una competizione che altrimenti diventa un boomerang.
Buona continuazione.
14 dicembre 2020 - 00:27
Su 12 tornei solo una volta si è dovuto ricorrere allo spareggio tecnico per decidere il vincitore. E’ accaduto nell’Under 16 dove il favorito della vigilia, il Maestro Francesco Bettalli, si è dovuto accontentare del secondo posto per un punto di Bucholz (Totale) dietro il Numero 2 del Tabellone di partenza, il Candidato Maestro Leonardo Bolognese.
14 dicembre 2020 - 11:15
Ekar, fatti una domanda: come mai ci sono state valanghe di critiche? non è che , rispetto ad altri eventi online, qui ci sono effettive pecche? (nel caso specifico, la mancanza di un serio controllo anti cheating, oltre che il ripetersi dei problemi di trasmissione già visti per il CIA assoluto)
Ti posso assicurare che anche la “comunita’ dei partecipanti al torneo” è quanto meno in parte perplessa (mi hanno contattato ad esempio un genitore e un istruttore di due partecipanti per esprimere forti perplessità su alcune performance di altri giocatori).
In generale, il “tutto va ben madama la marchesa” è una pessima abitudine di coprire le magagne, e fossi nel consiglio federale, ben vengano le critiche! soprattutto se come in questo caso sono been fondate! mettiamoci in testa che il periodo degli “yes-man” e del “va tutto bene a prescindere” deve finire!
Se poi questo vuol dire che chi ha organizzato tutto non lo farà più in seguito, beh, ce ne faremo una ragione: chi verrà al suo posto farà certamente meno peggio
14 dicembre 2020 - 14:14
Caro LORDSTE, mi risulta che il sistema di anti-cheating di Premium Chess sia l’unico, ad oggi, ad avere ricevuto la certificazione di FIDE.
Evidentemente, vista la sicurezza con la quale ti esprimi, avrai fatto tutte le analisi comparative ed avrai quelle competenze matematiche necessarie per arrivare alle conclusioni di cui parli (l’anti-cheating utilizzato per il torneo non è “serio”).
Penso che sarebbe veramente utile che tu condividessi le fonti delle tue informazioni, la metrica dei tuoi studi e la sintesi delle tue analisi in modo di accrescere in tutti noi la conoscenza di un tema così complesso ed importante. Te ne saremmo tutti molto grati.
Ho notato anch’io che la pagina WEB della Federazione che riportava in tempo reale tutte le partire del torneo non ha funzionato per il primo turno, mentre per i sei successivi non ha mai presentato problemi. Così com’è stato per il CIA dove, dopo il primi problemi d’avviamento, tutto si è svolto correttamente.
Personalmente ho apprezzato lo sforzo della Federazione nel prevedere un servizio che nessuna altra Federazione aveva mai fornito prima (chi ha dimestichezza con tornei online sa che non esistono delle pagine di sintesi delle partite di questo tipo). Ma l’insistenza con la quale tu sottolinei quelli che io reputo dei problemi veniali e di sicuro fisiologici per una “prima” di questo tipo, servirà sicuramente da stimolo a farli ulteriormente migliorare.
Non ero invece a conoscenza del fatto che tu fossi stato indicato come il referente su cui la “comunità dei partecipanti al torneo” doveva convogliare le sue lamentele. Non avendo trovato su altri canali l’evidenza della “valanga di critiche” di cui parli, sinceramente non t’invidio per il WE d’inferno che hai dovuto affrontare nel gestire in solitaria tutte queste istanze.
Sono sicuro che ti sarai già attivato per fornire tutte queste preziose informazioni agli organizzatori del torneo che riusciranno a valutarle e pesarle in funzione anche della loro rilevanza statistica.
Un cordiale saluto e Viva gli Scacchi
14 dicembre 2020 - 14:29
Mi sembra che qui nessuno si sia scagliato contro la validità o meno del sistema anti cheating della piattaforma. Il punto era un altro, e cioè che in assenza di webcam bastava un genitore un po’ preparato o un fratello maggiore per dare un aiuto. E sicuramente – come ha scritto qualcun altro – questi aiuti sarebbero sfuggiti al sistema anticheating.
Con una webcam si levavano i dubbi che ora restano.
14 dicembre 2020 - 14:35
confermo quanto scritto da chicco. Cheating non è solo usare il motore. Cheating è mettere ad esempio un CM a giocare al posto di un under12. E questo il controllo software anticheating mica lo becca.
14 dicembre 2020 - 11:23
aggiungo: per altre iniziative federali, in particolare i corsi online, le critiche non ci sono state e anzi ho letto particolari apprezzamenti. Quindi: se le cose son fatte bene, le critiche non ci sono. ma se sono fatte male, ci sono ed è giusto che ci siano!
14 dicembre 2020 - 14:03
Bene. D’accordo su tutto. Da genitore è la prima cosa che ho pensato. Sarebbe stato molto meglio utilizzare telecamere e condivisione del desktop o il proctoring. Soprattutto non ho capito perché fosse così insormontabile il problema delle liberatorie. Ma tant’è.
Dopodiché dico anche che non mi piace neppure che si minimizzi sulla presenza del sistema anticheating della Premium Arena. Né io né i molti che hanno scritto sopra sappiamo come esattamente funzioni e quanto funzioni. Bocciarlo a priori significa avere dei preconcetti. Io non ne ho per cui mi limito ad asserire che qualcosa farà. Tanto o poco non si sa. A noi genitori durante la presentazione di mercoledì hanno parlato di sistema anticheating “robusto”.
E poi attenzione. Non mi risulta che a Salsomaggiore girassero con i metal detector per controllare che nessuno avesse il cellulare in tasca. In fondo non ci vuole nulla ad andare in bagno un attimo a controllarsi un paio di mosse chiave e, per fare del cheating “intelligente”, basta e avanza no? Quindi prima di squalificare l’esito di un torneo come questo perché meno attendibile di altri giocati in presenza, parliamone. Almeno in questo torneo era attivo un sistema anticheating proprio perché il torneo era online. Ripeto il problema del cheating è moooolto più ampio e complesso.
Invece il genitore o il fratello maggiore che da casa suggerisce le mosse potrebbe essere stato un problema ed è il motivo per cui io personalmente avrei cercato in tutti i modi di risolvere la cosa delle liberatorie. Io ed un altro papà a scanso di equivoci l’abbiamo risolta con un whats’ up video che è durato tutta la partita. Purtroppo non conoscevamo altri genitori per cui ci siamo limitati a rendere “sicura” la partita dei nostri figli che erano comunque i primi due per ELO FIDE nella loro fascia e quindi sulla carta sarebbe stata la partita che avrebbe dovuto decidere il torneo.
Dopodiché, dico, andiamo al risultato sportivo se no non rendiamo giustizia a tutti quelli che hanno giocato e vinto senza barare che mi piace pensare siano la stragrande maggioranza se no finisce come col calcio che si parla solo di rigori dati o non dati anziché parlare di calcio giocato. Perché si è anche e soprattutto giocato a scacchi e diciamocelo si sono anche viste delle bellissime partite. O no?
14 dicembre 2020 - 14:56
Caro ALEPH, permettimi di aggiungere il mio contributo la tua nota che condivido pienamente.
Se Rizzoli (il capo degli arbitri di calcio) va a SKY per spiegare a quali regole si attengono i suoi uomini, penso sia assolutamente legittimo chiedere agli arbitri di FSI di spiegarci quali sono le logiche e gli algoritmi contenuti nel sistema di anti-cheating da loro utilizzato. Spero non abbiano riserve su questa richiesta.
Io sono un sostenitore degli algoritmi (e ci mancherebbe altro, visto che sono 30 anni che li utilizzo e contribuisco al loro sviluppo in altri ambiti) ma sono assolutamente contrario alla loro “segretezza”. Qualunque sia il loro campo di utilizzo, deve essere sempre esplicitato il perché, dato un input, la macchina produce uno specifico output. Se così non fosse, si andrebbe, nella migliore delle ipotesi, verso la loro mitizzazione e nella peggiore verso un asservimento assolutamente pericoloso al volere delle macchine.
Ma vorrei aggiungere altro. L’uomo non ha istinti (prerogativa degli animali) ma bensì delle pulsioni. E le pulsioni sono il risultato dell’ambiente in cui viviamo e dell’educazione che abbiamo ricevuto.
Ne segue che un ragazzo non può avere l’istinto di imbrogliare mentre può essere influenzato a farlo vivendo in un ambiente o ricevendo degli input che gli fanno credere che questo sia, se non legittimo, quanto meno tollerabile.
Il danno che si crea in lui è enorme. Non ne faccio una questione etica ma piuttosto una questione di crescita equilibrata. Questo ragazzo alla fine perderà fiducia in sé stesso e sarà sempre alla ricerca in futuro di qualcosa che possa sopperire alle sue debolezze.
Queste quattro considerazioni da “bar degli scacchi” potrebbero essere sviluppate con più autorevolezza da un professionista (psicologo) che ci renda tutti edotti – come genitori – sui danni che involontariamente possiamo procurare ai nostri figli con dei comportamenti lassisti e poco rigorosi.
Penso che nessun sistema di anti-cheating possa essere più efficace di questa presa di coscienza.
Scusate se posso sembrare un visionario ma a volte i sogni aiutano a vivere meglio.
Un saluto a tutti e Viva gli Scacchi
14 dicembre 2020 - 15:08
Ekar: riprendo la domanda fatta da chicco e Fulvio: COME POSSIAMO ESSERE CERTI DI AVER GIOCATO CONTRO UN CERTO AVVERSARIO?
14 dicembre 2020 - 14:08
Nona al campionato polacco (OTB) under 12 un mese fa, prima a quello italiano adesso. Bel risultato di Alessia Natoli, ma da ora in poi giocherà per l’Italia?
14 dicembre 2020 - 20:39
Qualcuno mi spiega come mai durante le partite non si potevano usare webcam per questioni di privacy e in questo momento le premiazioni sono tranquillamente su Zoom? Con diversi premiati (minorenni) serenamente online????
14 dicembre 2020 - 22:10
A mettere la giusta parola fine a questa questione della privacy dei minori sul web c’ha pensato la Federazione condividendo su Facebook sulla sua pagina ufficiale la diretta del canale Zoom con tutti i bambini in primo piano in occasione della premiazione.
A dimostrazione comunque delle tante incongruenze emerse in questi giorni..
Assenza di controllo ambientale, assenza di controllo via webcam, presunti volontari dietro “compenso”, alcune partite del tutto dubbie, “upset” clamorosi con NC che sconfiggono con facilità le categorie nazionali.
Questa vicenda mi ha ricordato il Cervia di Ciccio Graziani, a una certa il Campione del Mondo di Spagna ’82 disse presentando il programma ai giornalisti: “Stiamo facendo un programma talmente innovativo che se ci guardiamo indietro guardiamo il futuro.”
Uno slogan che in certe stanze di palazzo dovrebbero mettere in bella mostra, ogni tanto, giusto per ricordarselo. 😀
Ecco, con un pizzico di ironia, tutto questo mi ha ricordato il Cervia del mitico Graziani. Un Cervia amato solo dal suo allenatore e deriso dal resto d’Italia.
14 dicembre 2020 - 23:49
leovil, anche per te: 92 minuti di applausi.
15 dicembre 2020 - 09:16
I ragazzi che hanno deciso di intervenire nella premiazione Zoom erano con i genitori a fianco o sono stati i genitori stessi a metterli davanti alla WebCam per raccogliere un meritato applauso, quindi con implicita liberatoria annessa. Infine presentarsi alla premiazione, tantomeno con WebCam accesa, era ovviamente una libera scelta e non certo un obbligo imposto da qualcuno. Non sono nemmeno lontanamente paragonabili i 2 livelli.
15 dicembre 2020 - 11:11
La tesi per cui chi si trova davanti allo schermo ha avuto l’assenso del genitore e quindi la liberatoria è implicita non ha alcun fondamento giuridico ed è ovviamente contraria alla normativa privacy (tu non puoi sapere se il bambino davanti allo schermo senza il genitore è lì con consenso o senza).
Non solo la partecipazione alla premiazione è libera.
Anche la partecipazione al torneo è una libera scelta e non un obbligo. Certo, la diretta via Zoom sarebbe stata una condizione, non c’è dubbio. Ma, Ccme la partecipazione era condizionata alla registrazione e all’uso di una determinata piattaforma, così si poteva tranquillamente aggiungere una tale condizione. Chi non fosse stato d’accordo, serenamente non avrebbe partecipato.
Se agli esami online qualcuno non vuole accendere la telecamera è liberissimo di farlo, ma io non gli faccio sostenere l’esame.
In ogni caso, faccio presente che l’uso di immagini di minori deve essere autorizzato. L’indicazione era che si sarebbe fatta una premiazione ad inviti su Zoom. Questo significa che chi ha partecipato sapeva che l’immagine dei propri figli sarebbe stata usata all’interno del solo circuito degli invitati, non urbi et orbi.
Pubblicarla su Facebook è una violazione della privacy, questa sì, enorme, che solo per carità di patria nessuno di noi si sogna di denunciare al Garante.
In particolare, è vero che è stato affermato ad un certo punto che ci sarebbe stata la diretta su Facebook, per cui chi fosse stato contrario si sarebbe potuto da quel momento staccare (salvo poi la scorrettezza di annunciare una modalità di trasmissione e poi di cambiarla in corsa). Ma la parte precedente è stata mandata in diretta (ed è visibile sulla pagina facebook in differita) all’insaputa dei partecipanti.
15 dicembre 2020 - 10:17
Quanto scritto da leovil potrebbe mettere il punto fine alla discussione ma, ipotizzando ulteriori repliche, mi permetto di dire la mia.
Sono uno dei genitori che non ha condiviso la scelta del “famose a fidà” della Federazione, ipotizzando (ma non bisognava essere maghi) che ci sarebbero stati problemi. Posso assicurare che le lamentele tra la “comunità dei partecipanti al torneo” sono state decisamente più numerose di quelle emerse e credo che ci siano stati dei forfait da parte di giocatori già prima dell’inizio del torneo, dopo che erano state enunciate le modalità di gioco ; qualche altro ritiro c’è stato invece dopo le prime partite, diciamo “dubbie”: il tutto è avvenuto senza alzare troppa polvere, confidando magari che a fine manifestazione qualcuno si sarebbe reso conto che la scelta di giocare senza webcam aveva di fatto sminuito il valore dell’evento e tenendone conto per eventi futuri.
Vorrei rassicurare gli organizzatori che nessuno, ma proprio nessuno, ha mai messo in discussione il sistema anti-cheating adottato: sembra che non si voglia capire che l’ aspetto su cui si sta cercando (purtroppo inutilmente) di porre l’attenzione è il sospetto dell’”aiutino” da parte del fratello maggiore o del papà, che sfugge a qualsiasi sistema.
Si è cercato, come estrema difesa del buon operato, di sollevare la questione morale , parlando delle “pulsioni” umane o dell’istinto ad imbrogliare frutto dell’ambiente in cui si fanno crescere i propri figli; chi lo ha fatto sembra abbia voluto lanciare il monito “chi male fa male pensa”, cercando di instillare il senso di colpa nei “mal pensanti” e negando, di fatto, la realtà quotidiana, con cui tutti noi conviviamo. Tanto per fare un esempio, durante l’ultimo anno scolastico (svoltosi con la DAD) il contenuto dei compiti fatti dai ragazzi ha avuto il peso minore nel concorrere alla formazione del voto nello scrutinio finale, in quanto è stato messo in conto che nelle verifiche scritte poteva esserci stato l’aiuto da parte di terzi. E questo non lo definirei “mancanza di fiducia” o di “etica”, ma semplicemente “senso pratico”.
Vorrei spendere due parole anche sul fatto che è stato paragonato l’eventuale “aiutino” che poteva arrivare da qualcuno in casa all’ipotesi che chiunque potrebbe partecipare ad un torneo (è stato portato in esempio il CIG di Salsomaggiore),occultando uno smartphone per poterlo utilizzare di nascosto in un bagno al momento opportuno. Cercando, senza successo, di comprendere la ratio con la quale i due comportamenti sono stati messi a confronto vorrei far notare che il rischio di essere scoperti, nella seconda ipotesi, è alto, reale e le eventuali conseguenze deleterie, mentre nel torneo oggetto della discussione è (ed è stato) pari a zero.
Saluti a tutti.
15 dicembre 2020 - 13:48
Ruotalibera, visto che mi hai chiamato in causa, per altro decontestualizzando una mia frase da un intero discorso in cui risultava chiara la mia posizione assolutamente critica nei confronti del mancato utilizzo delle telecamere, ti rispondo.
Il rischio di essere scoperti se ti porti uno smartphone in tasca e non si fanno i controlli con i metal detector è pari a zero tanto quanto quello di ricevere l'”aiutino” da casa. Con l’aggravante che mentre nessuno si sogna di fare un controllo su un possibile cheating informatico su una partita giocata in presenza anche se non viene utilizzato il metal detector, almeno in una partita online il software anticheating è attivo.
Aggiungo poi che non sempre l’allocazione dei bagni nei tornei in presenza è ottimale e controllata a dovere. Chiaro è che se uno va in bagno dieci volte durante una partita dopo un po’ qualche sospetto lo desta. Ma tendenzialmente se uno si limita a fare del “cheating intelligente” andando a controllare solo 2-3 mosse chiave, in assenza di un metal detector, credo che il rischio di essere beccati è pari a zero. Quindi, consiglio spassionato per chi organizzerà Terrasini. Utilizzate i metal detector!
Dopodiché ribadisco. Errore grave non aver utilizzato le telecamere. Perché è vero che su 200 bambini / ragazzini probabilmente si contano sulle dita di una mano quelli che hanno il fratello o il genitore di categoria CM, NM, etc… ma avendo ahinoi la federazione trasmesso trasmesso le partite in diretta anziché in differita come sarebbe forse stato più logico, non possiamo escludere che qualcuno possa aver aiutato il bambino/ragazzino per così dire dall’esterno. Ovviamente l’obiezione COVID cade nel vuoto perché se è vero che pochi si porterebbero in casa una persona esterna al nucleo familiare in tempi di COVID, esiste pur sempre il telefono. Passo è chiudo.
15 dicembre 2020 - 11:38
Della questione bambini-internet-scacchi-cheating (in generale, non di questo evento) se ne è parlato ieri su Chessbase
https://en.chessbase.com/post/adults-children-cheating-online-chess
15 dicembre 2020 - 11:41
Aggiungo anche che la diretta ZOom durante il torneo non sarebbe stata fruibile da tutti ma solo dagli arbitri, mentre invece le premiazioni erano ben visibili per chiunque. Quindi la privacy vale per cose più controllate e invece chissenefrega per eventi pubblici…
15 dicembre 2020 - 12:24
Scusate l’ignoranza… poi davvero mi taccio per sempre.
Io ho appena letto le regole del Mondiali Cadets & Youth Rapid online, che sono chiarissime (e prevedono Zoom).
Ma non si potevano copiare quelle (visto che peraltro hanno partecipato minorenni italiani)?
Poi, beffa finale, leggo che per qualsiasi dubbio sulle regole ci si deve rivolgere a biagioli @ virgilio . it (evidentemente un italiano, che, scusate l’ignoranza, non so chi sia). Ma scusate, non si potevano rivolgere a lui per il torneo italiano u18 online?
15 dicembre 2020 - 12:47
@Fulvio Costantino
Suppongo si debba fare riferimento alle normative vigenti nel “paese ospitante” (o a quello che ospita i server della piattaforma prescelta), ma è argomento del quale non sono pratico.
Mi sono permesso di “sistemare” l’indirizzo mail che hai fornito: come saprai riportarlo come hai fatto significa darlo in pasto a bot che potrebbero sommergerlo di spam.
15 dicembre 2020 - 14:45
@fulvio: solo per precisare, penso che si tratti dell’arbitro internazionale Marco Biagioli
15 dicembre 2020 - 16:25
Che la soluzione del cheating possa essere ridotta ad una questione di algoritmi, è stato sconfessato da tutti quelli che si occupano seriamente di algoritmi negli scacchi.
Il problema principale resta quello di garantire che le mosse, tutte le mosse, siano pensate ed eseguite dai due unici titolari della partita.
In un torneo convenzionale sarebbe sufficiente impedire ai giocatori qualunque comunicazione con sistemi che non siano nella propria testa ( ed è già dura ); in un torneo delocalizzato, diventa fondamentale avere almeno le immagini e l’audio in diretta di chi muove, mi pare pacifico.
Considero risibile la questione del trattamento delle immagini “perchè trattasi di minori”, che è ampiamente sgonfiata in tutti gli sport dove partecipano i minori, essendo per forza di cose autorizzata dai genitori che li hanno iscritti.
15 dicembre 2020 - 21:36
Cari amici, vedo che la discussione sull’utilizzo di Zoom (o tecnologie equivalente) suscita un grande interesse e quindi mi permetto di sottoporvi alcune considerazioni.
Quella che spesso viene descritta come una semplice operazione di acquisizione di immagini ed audio andrebbe meglio dettagliata per avere quello che si chiama controllo ambientale. Cerco di spiegarmi.
I sistemi di anti-cheating controllano la sequenza delle mosse che vengono passate al computer mente i sistemi ambientali cercano di controllare chi queste mosse effettivamente le inserisce.
Per implementare un sistema di controllo ambientale degno di questo nome bisognerebbe imporre, come minimo, le seguenti regole:
• il giocatore deve essere solo in una stanza;
• sono necessarie più telecamere (minimo tre per un controllo a 360 gradi) per il controllo della stessa stanza;
Qui incontriamo i primi problemi. Bisognerebbe infatti imporre due webcam da aggiungere a quella disponibile sul PC e le sezioni Zoom (o equivalente) vanno moltiplicate per 3.
Siamo sicuri che tutti i giocatori siano disposti ad acquistare due WEBCAM aggiuntive? Siamo sicuri che poi siano in grado di installarle correttamente? Siamo sicuri che la banda in upload, notoriamente di molto inferiore a quella che viene pubblicizzata per il dowload, sia sufficiente a supportare questa configurazione? Siamo sicuri che questa configurazione non vada a penalizzare o compromettere la connessione del client di gioco?
Ma anche se tutti questi problemi nella produzione delle informazioni fossero risolte, rimangono quelli relativi alla gestione e verifica di queste informazioni.
Chi verifica tutti questi dati? Quanti arbitri servirebbero (abbiamo detto che ogni giocatore è seguito da tre webcam)? La verifica si fa in diretta o si mantengono le registrazioni per una verifica a posteriori? Se questa è la strada, chi si fa carico di queste registrazioni: l’utente che le fornisce a richiesta o gli arbitri? Abbiamo idea dello spazio occupato da una registrazione video di Zoom?
E mentre ci occupiamo caparbiamente di trovare una soluzione, abbiamo il ragazzino sveglio (e chi gioca a scacchi lo è) aiutato da un famigliare (sono stato deriso quando ho cercato di spostare la discussione dalla tecnica all’etica) ti inventa una semplice soluzione per la trasmissione dei suggerimenti che bypassa tutto l’ambaradan sopra descritto.
Non prendetemi a questo punto come il Savonarola delle WebCam. Credo come molti di voi che si possa far notevolmente meglio nella gestione della privacy e considero le WebCam utili in un sistema integrato. Utilizzando solo quella del PC almeno si evitano le infrazioni sfacciate, ma siamo ben lontani da associarle al bollino di Soluzione Finale.
Diversamente da Mario (e W il dibattito aperto) penso che la strada maestra sia quella dello sviluppo dell’analisi delle partite (NON della partita singola!) di un giocatore con tecniche e logiche che evolvono di giorno in giorno (anche se gli studi del Prof. Regan ormai “vecchi” di dieci anni rimangono il riferimento bibliografico).
Buona serata a tutti e Viva gli Scacchi.
16 dicembre 2020 - 12:02
Le analisi delle partite hanno dei limiti ahimè insormontabili.
1) confrontano le mosse giocate dagli umani con quelle proposte da un fortissimo motore ( diciamo 3500 elo ) e se ne risulta una forza presunta molto superiore al rating del giocatore umano, c’è un forte indizio di cheating in quella partita.
L’indizio è sufficiente ad invalidare la partita ? Potrei dire SI, come potrei dire NO, ci sono argomenti validi per entrambe le risposte.
2) confrontano i tempi di risposta per ogni mossa, e se appaiono troppo regolari, c’è un indizio, stavolta più debole di cheating.
L’indizio è sufficiente per invalidare la partita ? NO, ma può rafforzare altri indizi che direbbero SI.
3) in una singola partita un qualsiasi giocatore umano può eseguire una mossa che innesca una complicatissima combinazione, e poi completarla correttamente, pur non avendo la forza di gioco che supponiamo debba avere uno che quelle combinazioni le gioca regolarmente.
Un evento simile non può invalidare la partita, mentre il ripetersi di più eventi sarebbe un forte indizio.
Da tutto ciò si ricava che le analisi delle mosse su più partite di un giocatore umano, possono individuare gli imbroglioni sistematici, e forse quelli che imbrogliano con una certa assiduità, ma possono fare ben poco sul cheating sporadico, e ancor meno su quello più furbo di tutti, quello che include volontariamente imprecisioni ed errori nella propria sequenza di mosse, limitandosi a performare magari 200 punti elo in più della sua reale forza di gioco, oppure accontentandosi di evitare gli errori che in condizioni normali non sarebbe in grado di evitare.
Tutto ciò senza fornire alcuna certezza su chi abbia realmente pensato le mosse, nel caso di gioco on-line.
16 dicembre 2020 - 09:15
Ho letto con interesse diversi post, vorrei riportare l’attenzione sull’aspetto agonistico della competizione sul torneo piuttosto che indirizzarla su questioni etiche e comportamentali.
Se chiedessimo a dei professionisti: in quali condizioni giocheresti un torneo di scacchi online con montepremi? Sicuramente tutti darebbero la stessa risposta, si gioca piu sicuri con la wecam.
Se la stessa domanda la giriamo a un gruppo di ragazzi, la risposta potrebbe essere la stessa o anche che sicuramente è piu divertente vedere gli avversari in volto.
Ekar, da come scrivi passa il messaggio che nel gioco online si può giocare benissimo senza webcam facendo solo affidamento al sistema anti–cheating, non è affatto così…. la webcam è un potente dissuasore e mantiene le identiche condizioni di gioco per tutti (giocare senza musica, senza aiuti esterni, appunti, fratelli, zii etc etc…).
Molti ragazzi minorenni sono stati presenti anche alle finali Assolute, U20 e femminili, per giocare deduco abbiamo dato tale deliberatorio.
Non credere che Carlsen, Nakamura etc… giochino i loro torneo con webcam perchè non abbiano fiducia di chi abbiano affrontato dal vivo migliaia di volte, ma perchè una partita a scacchi è anche vedere il volto e le espressioni del tuo rivale, altrimenti si riduce tutto a una serie di partite anonime su internet.
Se ai partecipanti si dava la possibilità di decidere se optare per utilizzo webcam, avrebbero (ti assicuro) dato tutti o quasi il consenso, non è stato chiesto, se l’utilizzo della webcam non si può obbligare perchè non chiedere.
Stiamo parlando di bambini e ragazzi, che al di là dell’aspetto agonistico si sarebbero divertiti un sacco anche nel vedersi, sarebbe stati piu sicuri nel giocare e non staremo qui a scrivere tutte queste righe.
Ai tornei online importanti si partecipa con condivisione immagine, altrimenti non si partecipa… è una regola “non scritta” degli scacchi agonisti online, piaccia o non piaccia è così in tutto il mondo.
Nicolò N.
16 dicembre 2020 - 09:56
Ekar, ti pongo la questione in metafora: per evitare che ti rubino in casa quando sei fuori, chiudi la porta di casa a chiave, vero? anche se non hai una porta blindata a doppia serratura, non lasci la porta spalancata…
IL torneo online è come uscire di casa: una webcam è la porta chiusa a chiave, non è sicura del tutto ma almeno scoraggia qualche malintenzionato. IL sistema tripla webcam è la porta blindata, non usare per niente le webcam perchè non hai il sistema triplo è lasciare la porta spalancata perchè non hai la porta blindata…
16 dicembre 2020 - 11:01
Cari XADREX e LORSTE, sono perfettamente d’accordo con voi ma purtroppo noto che, come temevo, la mia trattazione dettagliata dei problemi che si incontrano nell’adottare un controllo ambientale degno di questo nome mi ha fatto passare come il Savonarola censore delle WEBCAM.
Non è così come dovrebbe emergere dalla parte finale del mio post. Sono convinto, come voi, che la WebCam vada utilizzata e che le problematiche di privacy possano essere superate. Aggiungo che anche se solo servisse come placebo per tranquillizzare i giocatori, lunga vita alla WebCam.
Ma continuo a rimanere convinto che il gioco online, che ci piaccia o meno il riferimento per i ragazzi, lo si possa rendere più attendibile e coinvolgente solo con azioni combinate che, partendo dal controllo ambientale (tarato di volta in volta in funzione dell’importanza dell’evento), comprendono i sistemi di anti-cheating e l’aiuto dei genitori (naturalmente non inteso nel senso dei suggerimenti).
Un saluto a tutti e Viva gli Scacchi.