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Intervista a Martha Fierro

 Intervista a Martha Fierro!

Dopo essere stata impegnata con lo stage FSI delle Nazionali Olimpiche, Martha Fierro ha gentilmente acconsentito a rispondere a qualche nostra domanda.

Prima di presentare l’intervista vera e propria, ecco una breve “scheda” di Martha nel campo degli scacchi agonistici.

Martha Lorena Fierro-Baquero ha ottenuto il titolo di WGM nel 1997 e quello di IM nel 2004 e inoltre:

– è stata per 5 volte Campionessa Panamericana giovanile
– ha ottenuto la medaglia di argento alle Olimpiadi in Armenia 1996 e Dresda 2008, entrambe in prima scacchiera
– dal 1992 è la migliore giocatrice in Ecuador
– ha conquistato la medaglia d’oro in coppia con il GM Carlos Matamoros ai “Giochi delle mente” di Pechino 2008
– in questo momento rappresenta la prima giocatrice iberoamericana nella graduatoria Elo.


Per Martha una grande soddisfazione alle Olimpiadi di Dresda

Scacchierando: Quale fu il tuo primo contatto con gli scacchi agonistici?
Martha: Il mio primo torneo agonistico è stato a Guayaquil, in Ecuador nel 1991, dove ho partecipato a un torneo per giocatori senza categoria, fortunatamente mi è andato bene e sono arrivata seconda!

S.: Qual è la situazione degli scacchi in Ecuador?
M.: La situazione degli scacchi in Ecuador è alquanto strana, mi spiego meglio: a livello mediatico sono molto conosciuti e sia io che Matamoros siamo due sportivi famosi in tutto il paese, ad esempio quest’anno dopo la medaglia di argento a Dresda sono stata nominata miglior sportiva dell’anno a livello nazionale, purtroppo questa buona pubblicità agli scacchi non viene sfruttata al meglio dagli organi dirigenziali della Federazione degli scacchi in Ecuador e quest’ultima non avendo un presupposto economico dignitoso non riesce a far decollare gli scacchi nel nostro paese, anche se ci sono diversi giovani che potrebbero avere ottimi risultati. Ma comunque sono fiduciosa e sono sicura che in futuro gli scacchi cresceranno anche in Ecuador.

S.: Quando hai cominciato a frequentare l’ambiente scacchistico italiano?
M.: Ho cominciato a frequentare l’ambiente scacchistico Italiano dopo aver conosciuto Roberto (Mogranzini, NDR); la cosa curiosa è che avevo giocato in tutta Europa, tranne che in Italia…ma da sempre avevo il desiderio di farlo.

S.: Sappiamo che, oltre agli scacchi agonistici, hai un’avviata attività nel campo della didattica degli scacchi. Ci puoi presentare l’Accademia Internazionale degli Scacchi e le tue altre attività in questo campo?
M.: Sì, nel 2006 io, Roberto e Augusto (Caruso, NdR) abbiamo deciso di fondare l’Accademia Internazionale di scacchi a Perugia, con l’aiuto del nostro sponsor ufficiale Ecomet, la Regione umbra, il Comune di Perugia e il Coni Regionale. In un primo momento il nostro intento era quello di creare una scuola di primo livello a Perugia ma solo per i ragazzi dell’Umbria; dopo poco tempo l’Accademia è diventata una “istituzione” che svolge scacchi a 360 gradi, infatti oltre che all’insegnamento scacchistico ci occupiamo anche della diffusione del gioco. In questo momento l’Accademia svolge corsi in sede per i ragazzi dell’Umbria suddivisi in 3 livelli, ma anche stages e corsi on-line di gruppo e individuali. In soli tre anni siamo riusciti ad avere una Campionessa di Spagna U8, due ViceCampioni Italiani U8 e U10, molti ragazzi hanno conquistato categorie nazionali, una Campionessa Panamericana, abbiamo insegnato a più di 400 ragazzi nelle scuole, pubblicizzato gli scacchi in diversi centri commerciali d’Italia e svolto diversi stages di perfezionamento in tutto il territorio Italiano. Tengo a precisare che oltre me, Roberto e Augusto, ruotano intorno all’Accademia diversi Grandi Maestri e Maestri internazionali.

S.: Quali sono le metodologie che applichi?
M.: Ultimamente le mie tipologie sono cambiate, infatti dopo aver preso parte alla “FIDE Trainers Seminar” ho capito che una parte fondamentale dell’insegnamento sono i finali, prima ad esempio dedicavo più tempo ad insegnare strategia e aperture e meno tempo per l’ultima fase del gioco.

S.: I corsi sono aperti a tutti o richiedi un livello minimo di partenza?
M.: Sono aperti a tutti ma sono divisi per livello scacchistico.


Martha impegnata al Festival di Bratto

S.: Quali sono le giocatrici e i giocatori di cui hai maggiore rispetto e considerazione?
M.: A livello femminile ovviamente Judit Polgar penso che sia una scacchista eccezionale e sono sicura che ben presto tornerà alla carica! A livello di giocatori, Kasparov.

S.: Gli scacchi al femminile faticano molto ad imporsi, in Italia e nel mondo. Secondo te queste differenze di partecipazione e risultati sono destinate a diminuire o è una situazione senza rimedio?
M.: Diversi anni fa erano molto meno le ragazze che giocavano a scacchi, oggi i numeri stanno crescendo, e credo e spero che in pochi anni le ragazze saranno di numero pari agli uomini.

S.: Ultimamente hai ottenuto risultati di grande portata in campo agonistico (medaglia d’oro ai “Giochi della Mente” di Pechino, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Dresda), quali sono le mete che realisticamente ritieni di poter raggiungere?
M.: Il 2008 è stato un anno spettacolare per quanto riguarda i miei risultati, adesso la mia prossima meta è arrivare nelle prime 30 giocatrici al mondo.

S.: Oltre agli scacchi, cos’è che ti piace particolarmente fare nella vita?
M.: Mi piace molto leggere, la musica, il nuoto (che da piccola praticavo a livello agonistico), tutto lo sport in generale, ma nel poco tempo libero che ho, cerco di non parlare di scacchi e stare con la mia famiglia e con i miei amici.

S.: Ci sono speranze di vederti un giorno giocare per la rappresentativa italiana?
M.: Questa è una domanda che ancora non mi sono fatta, per il momento continuo a giocare per il mio “amato Ecuador”. Non nascondo che mi impegnerò affinché il livello femminile in Italia aumenti di livello.

S.: Mille grazie!

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