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Mondiale 2023: Magnus Carlsen

Quello che non c’è

Il Mondiale è Nepomniachtchi Ding, l’assenza di Carlsen è enorme e merita si dedichi qualche riga al perché e al provare a capire cosa significa.

22 novembre 2013: la patta contro Anand nella 10ª partita rende inutili le due restanti in calendario. Sven Magnus Øen Carlsen è Campione del Mondo superando il rivale indiano 6½-3½.

31 ottobre 2022: dopo aver difeso il Titolo nuovamente contro Anand nel 2014 (6½-4½), contro Karjakin nel 2016 (6-6, poi 3-1 agli spareggi), contro Caruana nel 2018 (6-6, poi 3-0 agli spareggi) e contro Nepomniachtchi nel 2021 (7½-3½) Carlsen, dopo trattative con la FIDE, comunica ufficialmente di non avere intenzione di difendere la Corona.

La Federazione Internazionale “prende atto” e “promuove” Ding da 2° ai Candidati a Sfidante, facendolo raggiungere Nepo che i Candidati li ha vinti con prestazione dominante.

nepo ding candidati 22

Ding – Nepomniachtchi 0-1, 1° turno Candidati 2022

Perché Carlsen non difende il Titolo?

Presumo che da voi, seduti a casa, il corsivo qua sopra venga letto come tipica domanda retorica che serve unicamente ad introdurre la risposta.

Invece, ad essere onesti, è da leggersi come mia imprecazione a denti stretti… Forse perché tifoso di Carlsen da sempre (ma, spero, questa la prima volta che lo sono “in corpo articolo”), non mi riesce di essere del tutto convinto di questo “Continentale asiatico“. Sarebbe un problema mio, ma la qualcosa più che sensazione è che non sono da solo.

Internet buzz:

Quel momento nel quale Internet brulica di notizie e discussioni su una celebrità o un fatto, o talvolta un nuovo prodotto o servizio

Questo, sembra mancare. Almeno qui in occidente e almeno considerando che stiamo parlando del Mondiale. Significa qualcosa il fatto che il “buzz” si è sentito soprattutto quando il MI Levy Rozman (noto, per chi non segue, quale GothamChess, gestisce il canale YouTube a tema scacchistico con più iscritti in assoluto) ha fatto notare, su Twitter prima e su YouTube poi, che mancavano meno di 100 giorni all’inizio previsto per la Sfida e in quel momento non era neppure stata ufficializzata la nazione ospitante.

Divulgatore in ambasce

Effettivamente, nei dintorni del -100 al via è stato “particolare” sapere unicamente che “sono in corso trattative con il Messico“…

Come che sia andata, siamo infine in Kazakistan. E non credo la nazione asiatica abbia dovuto strappare dalle mani di una numerosa e agguerrita concorrenza il diritto di ospitare il Mondiale.

Cosa da chiarire subito e bene: chiunque dei due vincerà, sarà, in ogni senso immaginabile, il 17° Campione del Mondo di scacchi non fosse che per la semplice regola per la quale gli assenti hanno sempre torto.

Però… Quando è stata l’ultima volta che un Campione del Mondo si è trovato in imbarazzo a spiegare perché non è esattamente il giocatore più forte secondo “il sentir comune”? Dobbiamo scavare parecchio indietro sino a nomi (fortissimi, ovviamente) quali Smyslov o Euwe. Si devono “chiamare in aiuto” i Campioni FIDE durante la secessione PCA (e qui forse meglio nomi non farne proprio…).

Sono casi nei quali viene comodo poter citare Kasparov, “che se ne intende più di Ale”:

Faccio fatica a chiamarlo Campionato del Mondo […] Naturalmente il Match tra Nepo e Ding è in ogni caso un grande spettacolo, ma non è un Match da Campionato del Mondo.

Forse eccessivo? Rende l’idea.

garry kasparov 2023

Ha anche definito l’evento “mutilato

“Il problema” è Carlsen.

O forse meglio, “il problema” è che Carlsen è talmente “Carlsen” che nella sua Era nessuno è riuscito a “fare il Karpov” (Caruana, sì, è sembrato per un periodo poter avere il phisique du role, ma appunto solo per un periodo).

Immaginiamo “Karpov”-Nepo o “Karpov”-Ding.

Almeno ci sarebbe “il chiaro secondo”. Ma “il chiaro secondo” non c’è mai stato, il divario tra Carlsen e tutti gli altri credo si possa rendere con il fatto che qui ad Astana giocano, con pieno merito e dopo onorata carriera, il e il al mondo, non “due forti presi a caso”, ma davvero possiamo dire che questa Sfida si porta dietro un peso scacchistico, un carisma, un interesse maggiore di quanto potrebbero le, per dire, Ding-So o Nepo-Caruana? O direttamente Caruana-So quanto a questo. Ne ho accennato nell’articolo sui Sondaggi: N.2 e N.3 al Mondo, Titolo che potrebbe tornare in Russia (“notizietta”) o (altra “notizietta”) andare alla Cina per la prima volta nella Storia (un qualcosa che la Cina vuole fortemente: li abbiamo visti negli anni mettersi al lavoro, esagerando un po’, quasi da zero e “produrre” 2500, 2600, 2700; meno dell’India, vero, ma capaci, per adesso almeno, di arrivare più in alto e non parliamo neppure delle Signore cinesi), ci sarebbe davvero molto da cuocere, eppure… Eppure Carlsen.

carlsen 2013 festeggiamenti Mondiale

“In piscina a Chennai”: sembra ieri, sono 10 anni

Perché Carlsen non difende il Titolo?

Una definizione sintetica di “scacchisti“, che possiamo prendere con sorriso autoironico, è “persone che faticano troppo per avere un orgasmo“.

Di Carlsen possiamo dire tutto, ma non che non sia stato chiaro. Non so in norvegese, in italiano si dice “il gioco non vale la candela”. Carlsen ha detto chiaro e tondo che gli manca la motivazione per affrontare un altro Mondiale. Non credo di lui si possa pensare che “non ha più fame”: chiedere ai partecipanti degli ultimi Mondiali Rapid&Blitz, chiedere ai partecipanti di qualsiasi evento che lo vede in campo. Ma posso capirlo (come, s’intende, un Nessuno come me può capire un Sauron come lui): mesi di “solo quello nella vita” per… che cosa esattamente? Vincere qualcosa (ok, un Mondiale non lo si può definire esattamente “qualcosa“) per la 6 volta? E poi “gettare la Coppa nel mucchio”? Lui che diceva che l’essere N.1 al mondo era più importante del Titolo?

Ho già giocato contro la generazione precedente e contro tre giocatori di punta della mia generazione. In questi Match l’essere persona che pensa al risultato ha per me funzionato, ma non mi sembra sostenibile a lungo termine. La passione deve essere il motore principale. È improbabile che giocherò un altro Match a meno che forse il prossimo sfidante non rappresenti la prossima generazione.

Aprile 2022, prima degli ultimi Candidati. E, età alla mano dei Candidati suddetti, chiarissimo il riferimento a Firouzja.

Carlsen_Nepomniachtchi_Stretta_Mano_Finale_Mondiale_2021

E invece Nepo. Credo sinceramente la vittoria di Nepo sia stato l’ultimo chiodo sulla bara delle chances di vedere il norvegese in campo. Per il semplice fatto che il “già visto e già fatto” è diventato per lui “ancora di più già visto e già fatto”. Quindi: mesi di totale dedizione verso un singolo obiettivo… che se poi stavolta finisce che vinci con un “rispettabile” 7½- 4½ significa che contro quello dell’altra volta hai fatto peggio della volta prima? No, grazie. Lontani i tempi nei quali Anand poteva “chiedere un bis” accolto con determinazione.

È che… Diciamo la verità: Carlsen da un lato ha davvero sempre avuto l’aura dello squalo. Ma dall’altro lato ha sempre anche (soprattutto, credo comprensibilmente, durante la giovinezza) tenuto a far notare come e quanto non sia “quello bravo a scacchi che però non sa allacciarsi le scarpe”, “il nerd”, “un Czentovič”: se non lo fotografi con il pallone da calcio tra i piedi ha in mano quello da basket; modello, pokerista, doveva anche fare l’attore… Nessuno, in sostanza, ha mai vinto i Candidati e se lo è trovato fuori sede di gioco con in mano il contratto e una penna, ansioso di cominciare perché senza scacchi non sa che fare e comunque non si diverte con altro. Ha sempre “nicchiato”, lasciando capire che, sì ci tiene, ma “c’è altro nella vita”. Neppure, già allora, la sfida contro Caruana era da lui data per certa al 100%: chi sperava “si togliesse dalle scatole una volta buona”, chi sperava o pensava fosse “solo pretattica”… Il sottoscritto, per esempio, pensava fosse “solo pretattica”…. E invece quanto ha infine deciso, se lo portava evidentemente dietro da tempo.

A questo credo si possano aggiungere “i tempi moderni”: non che Anand, per carità, avesse difficoltà a capire come si accende il PC ma anagrafe e progressi tecnologici alla mano è stato Carlsen il Campione che ci ha traghettato nella piena età di internet. Con i suoi eventi rapid, rapid online, banter blitz, streaming (chi non lo sapesse, Carlsen da qualche tempo è anche Streamer su Twitch)… Per avere “l’orgasmo di cui sopra” sono negli ultimi anni esplose le possibilità. E forse Carlsen ha trovato che “lì” il rapporto fatica/soddisfazioni è per lui migliore (non necessariamente rispetto agli scacchi classici, qui stiamo parlando di Mondiale: sempre storia a sé).

carlsen streamer

Se state giocando contro “maskenissen”, capace che siete in diretta

E forse…Forse sta “crescendo come persona”? Qualcuno su internet ha fatto notare durante l’ultimo Tata che il problema di Carlsen non erano le due sconfitte di fila, ma le due sconfitte di fila senza che si arrabbiasse. Sensato, riferito allo scacchista. Ma forse, sono consapevole di stare facendo psicanalisi alla buona senza averne base alcuna, raggiunti e superati i 30 la persona se sente al solito la necessità di imporsi (al Tata reazione con rimonta chiusa a ½ punto dalla vetta), sente meno quella di dimostrare. Non deve essere il Campione per dimostrare agli altri che è Carlsen, è quello che sto cercando di dire.

ding-liren-carlsen-showdown

La FIDE ci ha provato, conscia di cosa voglia dire un Mondiale senza di lui: posto che fosse possibile, non ci è riuscita. Abbiamo solo speculazioni su se e come sarebbe stato possibile convincerlo: voci di proposte di cambio di formato e quant’altro. Voci appunto. Forse un giorno ci diranno, quello che sappiamo è che beninteso lui continua a giocare ma intanto finisce un’Era.

Intanto… Ding o Nepo?

Ding o Nepo? Secondo Carlsen

Chiunque dei due, si troverà in una bella posizioncina… Senza neppure iniziare a parlare di politica (direi che sia Russia che Cina sarebbero felicissime di avere come “testimonial governativo” il Campione del Mondo di scacchi: buona fortuna a Nepo se avesse qualche dubbio sulla “politica estera” russa e buona fortuna a Ding se… se avesse qualche dubbio su qualsiasi cosa a Pechino ritengano non sia da dubitare) il neo Campione continuerà la carriera e, come sempre succede, dovrà dimostrarsi tale. Mai facile. E davvero difficile mentre “quello lì” continua a giocare. Forse, momento di ottimismo, Carlsen sarà da stimolo per il nuovo Campione e vedremo all’opera un Nepo o un Ding ancora più forte e determinato di quanto già non sia. E mi accorgo di aspettare il primo incontro tra Carlsen e il neo Campione con la speranza che l’avversario del norvegese sia il più forte e determinato possibile. Ad essere del tutto onesti, spero che Carlsen perda la prima partita e contro Ding e contro Nepo e che quando stringa la mano al Campione senta che, così, “qualcosa non torni”. La speranza quindi che anche il nuovo Campione sia di stimolo a Carlsen: se riusciamo “a trovargli un Karpov” forse riusciamo a convincerlo a riprendere a “fare il Kasparov”: non è escluso a priori che sarà in campo nei Candidati 2024. Favorito dai bookmakers 😉

Mi rileggo e mi accorgo di essere andato più a braccio di quanto avessi preventivato (cose che succedono quando a scrivere è un tifoso…). Ma non credo importi troppo: dopotutto qui si parla solo di chi non c’è.

A breve gli articoli su Nepo, su Ding e sul loro Match. Lì ci saranno l’ordine e la chiarezza dovuti a chi, invece, c’è 😉

7 Commenti a “Mondiale 2023: Magnus Carlsen”

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