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Caruana corteggiato dagli americani..e non solo

Il Giornale: 1,3 milioni di dollari dall’Azerbaijan per due anni! Il New York Times conferma l’offerta di Sinquefield

500.000 dollari nel 2015 e 800.000 nel 2016! Sarebbe questa, secondo il Giornale, l’impressionante offerta azera a Caruana, offerta per ora accettata solo livello di club (SOCAR). Ad ogni articolo di giornale, inoltre, aumenta l’offerta a Caruana di Rex Sinquefield. Sempre secondo il Giornale sarebbero addirittura di 300.000 (e non 100.000 o 200.000) dollari l’anno l’offerta personale del “mecenate” di St. Louis per il passaggio alla Federazione USA.

Articolo del 16 Marzo

Un articolo del New York Times pubblicato il 10 marzo ha riproposto l’ipotesi che il magnate Rex Sinquefield sia intenzionato a formulare un’importante offerta per convincere Fabiano Caruana a giocare dal prossimo anno sotto la bandiera a stelle e strisce, in vista delle Olimpiadi di Baku.

La notizia sulle intenzioni degli americani (e non solo) circola da diverso tempo. Infatti già nel corso del 2014 ci sono stati molti rumors in proposito e Fabiano ha effettivamente ricevuto ben due offerte per cambiare casacca, una dallo stesso Sinquefield e l’altra dagli azeri del Socar. Secondo indiscrezioni sui dettagli, l’offerta americana, arrivata al termine del supertorneo di St. Louis, prevedeva un contratto di sei anni a 200.000 euro l’anno, mentre gli azeri avrebbero offerto 400.000 euro per il 2015. Entrambe le offerte sono state rifiutate da Fabiano, che ha firmato per il 2015 un nuovo contratto annuale con la Federazione Scacchistica Italiana per una cifra nettamente più bassa, quantificata dal portavoce della FSI Adolivio Capece in 80.000 euro.

Diciamolo subito: mentre un passaggio di Caruana all’Azerbaijan appare improbabile, il timore che Sinquefield possa riuscire nel suo intento è alto, soprattutto alla luce di alcuni fatti. Fabiano è nato negli Stati Uniti, quindi si tratterebbe di un ritorno a casa. Inoltre il magnate statunitense è in grado di formulare offerte “irrinunciabili” che la nostra Federazione, anche volendo, non potrebbe mai pareggiare e nemmeno avvicinare. Il fatto, poi, che l’autorevole New York Times abbia dato spazio alla notizia è un ulteriore campanello di allarme.

In realtà questa operazione ha anche aspetti negativi per Fabiano, da valutare attentamente prima di accettare. Anzitutto il fatto che l’offerta arriverebbe da un privato e non dalla Federazione USA. Una volta venuto meno il contributo di Sinquefield, Caruana non riceverebbe più un dollaro… Inoltre Fabiano sarebbe “obbligato” ad assecondare i voleri del magnate americano, una situazione ben diversa rispetto a quella attuale.

Dal 2005 ad oggi la FSI ha fatto notevoli sforzi, economici e non, per sostenere la crescita scacchistica di Fabiano. Sforzi che sono stati ripagati dall’aumento dei contributi concessi dal CONI e dai crescenti riflettori che i media generalisti stanno via via accendendo sugli scacchi italiani per celebrare le sue gesta. Però è chiaro che il vero coronamento di questi sforzi sarebbe un match per il titolo mondiale disputato da Fabiano con a fianco la bandierina dell’Italia. Un evento che probabilmente darebbe il via in tutta Italia ad una scacchi-mania  forse addirittura superiore a quella scatenatasi nel 1972 per lo storico match Fischer-Spassky.

Scacchierando ha sempre sostenuto la FSI e il Presidente Pagnoncelli riguardo a questa scelta, nonostante le continue voci su un imminente addio di Fabiano che si sono succedute negli anni. Caruana è un professionista, quindi è possibile che prima o poi possa decidere di lasciare l’Italia. Ma siamo certi la famiglia Caruana non lo farà, eventualmente, a cuor leggero: sono consapevoli di quanto la FSI ha fatto (e farà) per Fabiano, del ruolo di primo piano che gli viene garantito in Italia, dei rischi connessi all’offerta del magnate americano. E, last but not least, del tifo sfegatato che il popolo di Scacchierando gli ha sempre riservato.

Articolo del New York Times

Articolo della Gazzetta dello Sport

Articolo del Corriere della Sera

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