Note a margine: turni 7-9 delle Olimpiadi
Ci avviciniamo alle fasi finali di queste Olimpiadi, un solo dato sembra certo: la Cina non rivincerà il titolo olimpico.
7º Turno
L’India probabilmente già ci faceva un pensierino: dopo la medaglia di bronzo del 2014, un’altra medaglia, magari più pregiata qui a Baku. Ma gli Stati Uniti l’hanno riportata sulla terra con una secca sconfitta per 3,5 a 0,5, con il solo Sethuraman ad aver qualcosa da recriminare dopo la allucinante sconfitta contro Shankland. Ora sono gli USA a condurre da soli il torneo.
U.S. Team
Lettonia in grande spolvero contro l’Olanda: patta tra i SuperGM Shirov e Giri con variante di perpetuo probabilmente frutto di preparazione casalinga; vanno a segno sia Kovalenko che Meskovs, IM 22enne in grado di battere nettamente col Nero un giocatore forte come Benjamin Bok.
Igor Kovalenko
Russia travolgente contro la Repubblica Ceca: Navara in giornata-no concede un facile punto a Karjakin, Nepomniachtchi è irrefrenabile ed arriva a 7 su 7, vince pure Tomashevsky per il 3,5 a 0,5 finale.
La Cina si arrende anche all’Inghilterra: decisivi Adams su Wang Yue e Short in una caotica partita contro Li Chao. Nigel Short viene scelto per il controllo anticheating durante la partita e lui si rifiuta e manda la FIDE a quel paese. Potrebbe essere soggetto a provvedimenti per tale rifiuto.
Evgeny Bareev ora gioca per il Canada ma sa sempre il fatto suo e lo dimostra con la sua vittoria su Eljanov, quest’ultimo ha eseguito un sacrificio di pezzo piuttosto precoce che gli ha dato iniziativa solo per poche mosse.
Un’altra istituzione degli scacchi, Eugenio Torre, 64 anni, purtroppo ci dà un dispiacere battendo Axel Rombaldoni, ma gli Italiani riescono ugualmente ad imporsi per 2,5 a 1,5, grazie alle vittorie di Dvirnyy e Sabino Brunello.
Eugenio Torre
E non ha intenzione di fermarsi, questo il suo ruolino dopo i primi nove turni…
E Magnus? Va in televisione e si sente Arrow, vediamo che frecce ha ancora al suo arco…
Nel Femminile la Russia fatica non poco a pareggiare con la Polonia: Gunina vince nettamente, ma la vittoria di Karina (il cognome è troppo difficile) contro Goryachkina sembra quella di un pugile che costringe progressivamente alle corde il proprio avversario!
Cina batte Ucraina grazie a Tan Zhongyi che supera la Zhukova.
Tan Zhongyi
Veramente intenso lo sguardo di questa giovane scacchista
(foto Eteri Kublashvili)
8º Turno
Lo scontro per eccellenza di questa Olimpiade, quello tra Russia e Stati Uniti, si conclude con un pareggio: Nepomniachtchi interrompe la sua incredibile striscia vincente perdendo contro un impeccabile Wesley So, pareggia i conti Grischuk che supera Robson.
L’Ucraina recupera in classifica battendo con secco 3 a 1 la Georgia, però memorabile è proprio l’unica vittoria georgiana ad opera di Baadur Jobava, spettacolare contro Ponomariov (17 Ah6!!)
Jobava si conferma vera “bestia nera” per Pono: il georgiano in partita classica può ora vantare tre vittorie e nessuna sconfitta, l’unico pareggio risale ad 11 anni fa.
L’India non cede e riesce a superare anche l’Inghilterra, decisivo Sethuraman su Short con un’altra partita di notevole bellezza:
L’Italia lotta e porta a casa un pareggio prezioso contro il pericoloso e giovanissimo Iran. Ancora una sconfitta per la Cina, stavolta contro l’Ungheria, ed è ancora Li Chao a cedere, rischia l’impossibile pur di dare la vittoria alla sua squadra e paga dazio contro un giocatore preciso come Almasi.
Anche nel Femminile era previsto il match Russia-USA e stavolta vincono le “americane”, decisive Irina Krush e Katerina Nemcova per gli USA (è il caso di specificare) mentre l’unica russa vincente è Valentina Gunina. Cina travolge Azerbaigian 1 per 3,5 a 0,5.
Klaudia Kulon, miglior giocatrice finora del torneo femminile
9º Turno
Dura poco il match USA-Norvegia, deciso da due vittorie col Nero da parte di Nakamura e Shankland; l’attesa Caruana-Carlsen incuriosisce solo per la scelta d’apertura di Magnus, Scandinava con Dd6, la variante prediletta da Tiviakov: il Nero non ci mette molto a pareggiare il gioco e cambiate le Donne i due propongono rapidamente una ripetizione di mosse, niente emozioni dunque.
In vetta l’Ucraina batte di misura l’India: ancora una volta decisivo Sethuraman, ma stavolta in negativo, deve progressivamente cedere a un concretissimo Korobov. L’Iran dei miracoli riesce a pareggiare anche con l’Inghilterra: una vittoria per parte, Lorparizangeneh contro McShane (!), piuttosto devastante, e Gawain Jones contro Firouzja, più sudata.
Vince la Russia su Azerbaigian 1: a segno Kramnik contro Radjabov, con una partita travolgente, e Grischuk contro Naiditsch, senza grandi patemi neppure questa.
Vladimir Kramnik
La partita del giorno (assieme alla Caruana-Carlsen) era la Rapport-Jobava: Richard non esce certo male dall’apertura, un Gambetto di Re (!), Baadur nonostante giochi gran parte della partita praticamente con un Cavallo in meno riesce a tenere le sfuriate dell’Ungherese, quando anche il Cavallo relegato in h8 riesce a partecipare alle operazioni del Georgiano i giochi sono fatti.
L’Italia pareggia con il Cile e fa un altro passetto avanti: vince Vocaturo nel suo stile dinamico (performance dopo il nono turno: 2752!), perde Axel.
Nel Femminile Cina batte USA grazie a Ju Wenjun; i Top-Team di Polonia, Russia, Ucraina e India risultano tutti vincenti. L’Italia perde di misura contro le più quotate Iraniane.
E ora ci attendono gli ultimi due turni, naturalmente decisivi per i podii, ma anche per la conferma dell’ottima prestazione dell’Italia!