Buon 2009 da… Cracovia!
Nella fredda Cracovia quest’anno c’era nell’aria un bel -20.
Mi son detto: “E vabbe’, che mi farò spaventare da un po’ di gelo? Berretto, sciarpa, guanti e sono a posto.”
Mica avevo capito che la previsione, ahimé, riguardava il mio elo (la g in più me l’ero sognata io)!
La città vecchia
Come di consueto, in questo reportage saranno praticamente assenti i commenti tecnici.
Del resto, l’obiettivo è di descrivere agli amici italiani l’ambiente che si trova negli altri paesi e di fornire spunti per la scelta dei tornei oltre confine. Per di più, considerato il successo devastante di Scacchierando, che sta energicamente imponendosi nella realtà web come riferimento essenziale a livello planetario, è doveroso cercare di coinvolgere anche il pubblico meno specializzato, che non avrebbe alcun interesse ove parlassimo solo di classifiche o combinazioni.
Invece, in questo modo anche i non addetti ai lavori si sono accorti che gli scacchi non significano solo rintanarsi al chiuso e fissare la scacchiera per ore: con la “scusa” dei tornei si può infatti esplorare il mondo!
Peraltro, potete anche scegliervi il luogo più sperduto della terra, ma non appena entrerete in sala torneo vi sentirete sempre uniti da un comune elemento, come se vi trovaste sul pianerottolo di casa. A proposito, complimenti a Dresda per la licenza poetica delle ultime olimpiadi: il motto della FIDE “Gens una sumus” è stato tradotto liberamente e adattato ancor più al clima che si crea quando centinaia di persone, da tutti i paesi del mondo, si riuniscono per un unico obiettivo: “Giochiamo tutti la stessa lingua.”
Dunque… Cracovia!
Capitale della Polonia per mezzo millennio (XI – XVII), l’indubbio fascino di Cracovia, che attira oggi ben sette milioni di turisti all’anno, deriva in gran parte dal fatto che la città è passata pressoché illesa dalla seconda guerra mondiale.
La sua parte centrale, o meglio la “città vecchia”, presenta infatti ancora intatta l’atmosfera di un tempo. È ben visibile anche una parte delle mura erette a difesa nel XIII secolo, quasi interamente distrutte durante la dominazione austriaca.
Le mura della città vecchia
Il punto chiave di Cracovia è la famosa “piazza del mercato”: dalla forma quadrata, con lati di circa duecento metri, può vantare di essere la più grande piazza medievale d’Europa.
Su di essa si affaccia la basilica di Santa Maria, simbolo di Cracovia, con le sue due torri di diversa altezza.
Basilica di Santa Maria
Si narra che la costruzione fu affidata a due fratelli, i quali avrebbero dovuto realizzare una torre ciascuno. Essi quindi lavoravano alla propria opera in reciproca competizione per chi raggiungesse l’altezza più elevata. In questa accesissima sfida, il fratello della torre oggi maggiore ebbe una geniale idea (che definirei quasi inconfutabile) per assicurarsi il primato senza correr rischi: così, uccise il fratello.
In effetti è riuscito nell’intento, poiché una cosa è certa: oggi la sua torre è più alta, mentre il processo per omicidio, con tutta probabilità, è ancora pendente…
Nella piazza c’è anche un’altra torre, un filino isolata: in effetti è l’unica parte che rimane del municipio abbattuto nel XIX secolo.
Torre solitaria nella piazza del mercato
La chiesetta di S. Adalberto
La piazza è talmente estesa che la sua parte centrale è occupata da un imponente edificio: il Sukiennice (“palazzo del tessuto”), storicamente il mercato della città, dal quale il nome alla piazza. Oggi il piano superiore ospita la pinacoteca del museo nazionale, ma nella galleria sottostante, che lo attraversa per tutta la sua lunghezza, si trova ancora un tipico mercatino zeppo di souvenirs, tappa obbligata per i turisti.
Il maestoso Sukiennice che divide la grande piazza del mercato
Chiesetta nella città vecchia
Città vecchia (particolare)
La città vecchia è dominata dal castello reale, residenza dei re della Polonia fino al XVII secolo, che si erge sulla collina del Wawel.
Sotto il castello scorre il fiume Vistola, che funge da confine con la parte nuova della città.
La cattedrale del Wawel
Visto là il Vistola?
La corte del palazzo reale
Come previsto, la neve decide di festeggiare, dando una bella imbiancata alla città; al contempo fa alzare la temperatura, che quando nevica sembra quasi “mite”.
Gustatevi il delizioso panorama.
Cracovia dall’alto (foto Valerio Buono)
Il mix tra neve e addobbi natalizi arricchisce ancor più la già romantica Cracovia.
Una delle vie principali del centro
È Natale!
Giochi di neve
Ta1 o Th1?
Qui c’è una grande cultura per la musica: non dimentichiamo che da queste parti è nato Chopin.
Il teatro dell’opera
Gli amanti della classica potranno scegliere tra i vari concerti sparsi nelle chiese (freddissime, però!), mentre gli altri si riscalderanno nei numerosi locali, scegliendoli in base alle rispettive esigenze: si trova ogni genere di musica, ma in particolare Cracovia è considerata la capitale polacca del jazz.
Tra tutte queste note, però, alcuni ne troveranno una dolentissima. Sarete costretti a fare i conti con un vostro acerrimo nemico (o amico, per altri…), che negli ultimi anni da noi in Italia era stato annientato senza pietà: la sigaretta!
Fumo o non fumo, la città pullula di un’infinità di club notturni, ricavati in locali sotterranei, in cui si rifugiano i numerosissimi studenti, che frequentano una delle più antiche università del mondo (operativa sin dal 1364), la seconda in Europa dopo quella di Praga.
Sarà anche per quest’elevato numero di giovani che le donne di Cracovia sono così apprezzate dagli italiani: secondo voi, sapendo del mio viaggio a Cracovia, in quanti mi hanno fatto la classica battuta citando il mitico film di Verdone?
In ogni caso, io personalmente non capisco chi abbia messo in giro questa voce sulle fanciulle locali: a me non sembrano tutta ’sta cosa…
Tipica coppia di vecchini locali
I polacchi danno poi grande risalto a quella che in effetti si conferma essere una delle mete più apprezzate della città: il gigantesco centro commerciale “Galeria Krakowska”.
Posizionata in un punto strategico, appena fuori delle mura, accanto alla stazione ferroviaria e dei pullman, la galleria si sviluppa su tre piani (con un quarto che garantisce 1.400 posti auto) ed ospita ben 270 esercizi tra bar, negozi, supermercati, tavole calde e ristoranti. C’è persino un punto per la connessione wireless gratuita.
Il centro è aperto fino alle 22:00 e quindi volendo ci rimanete tutto il giorno (www.galeria-krakowska.pl). Un vero paradiso dello shopping!
Il sogno di tutte le donne!
Per chi si volesse avventurare nelle prossime edizioni, la situazione alloggi è la seguente.
La sede del torneo è un po’ fuori città (circa quattro chilometri dal centro). L’organizzazione propone un hotel nelle vicinanze della sede di gioco, e certamente questa soluzione vi permette di farvi un torneo con un budget veramente ridotto: massimo 252,00 euro per una singola, pasti compresi, che vanno consumati presso la sede di gioco, dove peraltro potete anche scegliere di soggiornare.
Se però andate in coppia o con amici, e nel gruppo ci sono anche non giocatori, dovete assolutamente optare per una sistemazione al centro.
Uscire dall’albergo dopo la colazione e trovarsi nelle stradine deliziose della vecchia Cracovia è tutt’altra cosa: siete subito immersi negli affascinanti sapori della città.
La sera potrete dimensionare la passeggiata post cena in base al vostro personale grado di resistenza al freddo, e rientrare in albergo comodamente a piedi ai primi segni di cedimento (elo a parte, la temperatura può arrivare in casi estremi anche a -20).
Lo scompenso per questo innegabile vantaggio è che per raggiungere la sede di gioco dovrete prendere un tram, ma la linea è molto efficiente e i mezzi puntualissimi. Inoltre viaggiando su rotaie si gira molto più veloci evitando tutto il traffico (che non vi venga in mente di portarvi la macchina!).
Oltretutto si hanno diverse alternative al tram. Qualche tenacissimo sprezzante del freddo si sposta addirittura così:
Mica siamo a Bornholm!
I più fanatici, infine, avranno altre opzioni:
Mezzi di trasporto alternativi
Questa qui sotto che apertura vi ricorda?
Tango system
La miniera di sale a Wieliczka
Una delle classiche escursioni di Cracovia contempla la visita alla miniera di sale di Wieliczka.
Ecco il gruppo che si avvia in miniera:
Il gruppo di scacchisti entra in miniera
La miniera è letteralmente scavata nel sale, e quindi risulta molto particolare e suggestiva.
Vi sono anche delle vere e proprie sculture.
Uno dei personaggi epici di Cracovia, il re degli astronomi: Nicolaus Copernicus
Dopo tutta quella fatica la dama non si concede e il corteggiatore rimane… di sale
E questa è la chiesa più “bassa” della terra:
La cappella di Santa Kinga a 101 metri sotto terra
Tutto ciò che vedete in questa cappella è interamente realizzato con il sale: sculture, pareti, persino il pavimento, così come le riproduzioni dei quadri più famosi.
L’ultima cena
Si scende un bel po’, fino a toccare proprio il fondo…
“Come sono caduto in basso!”
Quindi, prima di risalire, si può fare una pausa, spedire una cartolina (c’è persino un ufficio postale) oppure fare uno spuntino in un vero e proprio ristorante.
Tavola “caldissima” a -135
Tra le altre escursioni possibili, se riuscite ad organizzarvi con gli orari (circa 1h, 40’ di tragitto, e ritorno) potrete visitare il campo di concentramento di Auschwitz, trasformato in un museo.
Altra passeggiata obbligata è nel quartiere ebraico di Kazimierz: il suo aspetto “povero” contrasta violentemente con lo stile elegante della città vecchia.
Antica sinagoga nel quartiere ebraico
Una curiosità: proprio nelle vie del Kazimierz, il regista Spielberg ha girato il film “Schindler’s list”.
Appena oltre il fiume, a sud del quartiere ebraico, ci si imbatte in una piazza molto particolare:
La “Plac Zgody”
Qualche sedia era avanzata e hanno giustamente pensato di utilizzarla per le panchine dei tram…
“Non si butta niente!”
Il torneo
Continuando ancora a sud si arriva finalmente alla sede di gioco.
Una delle cose che più mi ha colpito del torneo è stata la media molto bassa dell’età dei partecipanti: solo consultando il tabellone del torneo principale (e quindi figuratevi negli altri), risulta che la media di anno di nascita è il 1984! Su 118 giocatori, appena quattro erano più vekki del sottoscritto (è per questo che mi consolo con un’illusione di giovinezza usando le k…).
La sede di gioco
All’interno fa molto caldo, quindi è fondamentale vestirsi “a cipolla”
Le prime dodici scacchiere erano collegate on line. Le sala principale non è certo di lusso, ma gradevole e spaziosa. Peccato solo si giocasse un po’ tutti “appiccicati”, almeno per i miei gusti.
Trooooppo vicini!
Ah, no, scusate! Ho confuso le foto, la sala era questa (ma quanto a distanza tra le scacchiere siamo lì):
La sala da gioco
Se dipendesse da me, non esiterei un attimo a posizionare almeno i primi sul palco, che invece viene riservato (sprecato?) per il tavolo arbitrale. Si vede che in Polonia ci sono precise gerarchie da rispettare…
Buona l’organizzazione del festival, e complimenti per il sito web (www.cracoviachess.pl): disponibile anche in lingua inglese, oltre a foto, risultati, partite e quant’altro, ci sono addirittura gli orari di tutte le linee dei tram! Cose semplici, in fondo: un po’ di dedizione e si fornisce un servizio più completo.
Il torneo è stato vinto dal gm Grzegorz Gajewski (2577), che vedete con il nero nella foto seguente.
Sì, però… ragazzi! Questi qui sono proprio stressati mentre giocano. Guardate la prima scacchiera: hanno fatto appena due mosse, ma l’ansia è tale che già pensano a cautelarsi per il lunghissimo finale che li aspetta…
Fissati per le donne!
Anche altri italiani figuravano ai nastri di partenza: nel torneo A Cristian Gagliardi: nel B Marco Tomini, Giancarlo Braschi e Valerio Buono.
Io e Valerio non siamo risultati particolarmente simpatici all’organizzazione del torneo: durante la gita alla miniera di sale, hanno deciso di ripartire con il bus senza di noi, e ci hanno mollato lì!
Rara particolarità, degli altri quattro italiani iscritti ognuno ha modellato il torneo a seconda delle proprie personali esigenze: Tomini ha giocato otto turni, Braschi cinque, Bove tutti e nove (veramente poco originale), e Gagliardi addirittura… nessuno!
All’ultimo momento, infatti, Cristian ha preferito rinunciare. Del resto, chi può biasimarlo? Uno si prepara, studia, si concentra, tutto gasato si iscrive con velleità di piazzamento, poi guarda il tabellone e scopre… di avere il mio identico elo! Dopo una botta del genere, che ti spiaccica in faccia la cruda realtà, l’autostima cala a picco e lo sconforto è indescrivibile: Gagliardi, giustamente, non se l’è sentita di affrontare il torneo in simili condizioni.
Una citazione merita inoltre l’accoppiata Giancarlo Braschi & Valerio Buono, che sono partiti insieme e che io ho simpaticamente incontrato già in aeroporto a Roma: Buono si porta Braschi a Cracovia come allenatore, ma la scelta non si rivela positiva. Guardate infatti come inizia il suo torneo: ½ 0 0 ½ 0
A questo punto i due iniziano a sospettare che forse i ritmi imposti dal coach sono insostenibili (allenamenti massacranti fino alle ore piccole…). Valerio allora prende una decisione drastica: scioglie il contratto e cambia allenatore in corsa, prendendone uno molto più intransigente!
Ed ecco i risultati nella seconda metà del torneo: 1 1 ½ 1
Il nuovo coach di Valerio, ben più… duro (foto Valerio Buono)
Il capodanno
Mega festone con concerto in piazza a Cracovia per la notte di San Silvestro, considerata la più grande festa di capodanno in tutta la Polonia.
Nei giorni precedenti c’erano le prove luci ed io ne ho approfittato per immortalare qualche effetto con calma. Grazie alla mia spiccata intuizione, da una profonda analisi della tipologia delle luci usate ho tratto un leggerissimo presentimento riguardo al genere di musica che ci avrebbe accompagnato fino al nuovo anno:
“Uhm… mi sa tanto che il 31 niente jazz”
Già la sera prima le torri arrossiscono dall’emozione
In effetti, il 31 sin dalla prima serata si avverte la maestosità della festa, anche dalle vie limitrofe.
Si avvicina mezzanotte
Quindi, come preventivato, nel conto alla rovescia della mezzanotte in piazza c’è un caos indescrivibile.
Meno tre, meno due, meno uno… (della serie “un tipo manesco”)
Nonostante il delirio, quelli dalla stazza più robusta riescono a non farsi schiacciare dalla folla e quindi… clamorosamente raggiungono illesi il 2009! Ne esce, con epica fatica, la foto dedicata ai lettori di Scacchierando, che fa il bis con quella di Stoccolma dell’anno scorso:
Buon 2009!
Chissà che non sia l’inizio di una lunga serie: dai tornei di tutte le città d’Europa, ecco a voi… il “primo secondo” dell’anno!
Mi piace anche il titolo…
Ciaoooo!
Carlo