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Aronian vince il Norway 2017!

L’armeno precede Kramnik e Nakamura. 4º-6º posto per Caruana So e Giri. Male Carlsen 7º-9º con Anand e MVL

Non riesce al Norway l’impresa di avere contemporaneamente nel proprio Torneo i dieci giocatori al mondo con il rating più elevato; le recenti imprese di Mamedyarov e Ding Liren (non presenti in Norvegia) hanno un po’ “rovinato” l’evento che comunque rimane uno dei più forti tornei organizzati nella storia, con una media Elo che sfiora i 2800 punti! Si gioca a Stavanger, nella zona più meridionale della Norvegia, dal 5 al 16 giugno.

immagine-giocatori

I partecipanti (con posizione Elo FIDE giugno 2017)

partecipanti

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Il Magnus stilizzato del sito ufficiale

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Il nuovo look di Carlsen, sfoggiato al Grenke

Comunque non solo Magnus Carlsen, non è certo la qualità che manca all’Altibox Norway Chess: presenti 4 Over2800, un Campione del Mondo e due ex-Campioni, l’ultimo sfidante al titolo. Difficile prevedere un torneo pieno di colpi di scena e con diversi risultati decisivi. Qualche brivido lo potrebbe creare la cadenza di gioco, senza incremento se non a partire dalla 61esima mossa.

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Wesley So

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Fabiano Caruana

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Vladimir Kramnik

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Viswanathan Anand

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Sergey Karjakin

Regolamento

Nove turni di gioco con cadenza con cadenza 100′ x 40 mosse + 50′ x 20 mosse + 15 min per terminare, con incremento di 30″ a mossa a partire dalla 61esima. Non è consentita la patta d’accordo. Previsto al posto del sorteggio un Blitz d’apertura il 5 giugno; play-off Blitz nel caso di pari punteggio in vetta a fine torneo.

Calendario

calendario

sede-di-gioco

Una delle sedi di gioco: il Clarion Hotel Energy

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La sede dei turni finali: Stavanger Concert Hall

Albo d’oro

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L’edizione 2016

precedente-edizione

Sito ufficiale

Diretta online

256 Commenti a “Aronian vince il Norway 2017!”

  1. Megalovic
    13 giugno 2017 - 13:09

    Pillola statistica. Nel 2017 Carlsen (26 partite registrate) sta giocando, seppur di poco, da under 2800: 2791.

    Non capitava dal 2008
    Tarjei J. Svensen‏ @TarjeiJS 11 giu
    We have to go back to 2008 to find a year where Carlsen has performed worse than his current 2788 performance in all of 2017. #NorwayChess

  2. orcoisback
    14 giugno 2017 - 23:05

    Scusassero ma a me sta storiella che quelli bravi nel gioco veloce sono più talentuosi ha stancato oltremisura.
    Se non sbaglio presso questi lidi, ci fu non molto tempo fa, una discussione accesissima; e senza il mio sagace contributo lol…
    Personalmente io penso che se un giocatore a è più forte di b nel gioco veloce, e mettiamo caso, vince un ipotetico match 7 a 3, l’unica cosa seria che si può dire è semolicemente che a è circa 150 punti più forte di b, nel gioco veloce.
    Cosa che non può assolutamente essere traslata a cadenze più lunghe.
    Ma più che altro non è assolutamente detto che questo rifletta una differenza di talento.
    Fermo restando che bisognerebbe intanto metterci tutti d’accordo su cosa s’intende per talento…
    Nel magnifico libro del maestro de santis sugli errori a scacchi, viene eccellentemente esposto l’insieme di fattori che determinano il risultato di una partita: velocità e precisione nel calcolo, conoscenze in apertura/mediogioco/finale, resistenza psicofisica, combattività, istinto…
    Carlsen sarà anche fortissimo a 3+2, ma questo non vuol dire assolutamente che sia più talentuoso; significa semplicemente che il prodotto dei fattori di cui sopra nel suo caso dia un risultato più alto.
    Se poi devo dire come la penso io, per esperienza personale, sarei quasi tentato di affermare il contrario!!!
    Più forti si è a cadenze veloci, più scarsi si è come talento e comprensione, semplicemente perché non sapendo niente o quasi niente o cmq poco, c’è poco da pensare e si muove in fretta, mossine senza idee ma che tengono tutto tatticamente, e si va avanti alla cieca.
    Avete mai provato a giocare contro un motore scarso?
    A cadenze brevi non c’è verso, ma dalla mezzora in su è possibile cominciare a dargli fastidio; eppure stiamo parlando di motori scarsi, con conoscenze limitate, e nonostante ciò giocarci contro è un incubo: il fatto è che sono veloci e precisi, non si stancano, non mollano mai, non vanno in ansia, insomma come carlsen.
    Beninteso, non è un demerito avere queste doti, anzi.
    Ma il “talento” è un’altra cosa: sono i piani geniali di kramnik, le combinazioni chilometriche di kasparov, la magia di bronstein che tirava fuori attacchi da matto dalla più piatta delle posizioni…
    E queste cose si vedono meglio a cadenza lunga.
    Dai forza: come disse optimus prime ai decepticons, quando gli tesero un’imboscata, VI AFFRONTERO’ TUTTI (credo fossero sei i decepticons, e li fece tutti a pezzi, compreso megatron che la scampò per poco ).

    • Megalovic
      15 giugno 2017 - 11:19

      orcoisback condivido in larga parte il tuo post. Certo, se poi uno è Numero uno nel ranking di tutti le cadenze possibili e immaginabili, il dubbio che “forse” sia il più talentuoso di tutti viene. Quel che, invece, si può dire senza tema di smentita è che “agonisticamente” sia il più forte.

  3. massivitto
    15 giugno 2017 - 07:30

    il talento naturale è quella dote che fa sembrare facile quello che fai (ad alti livelli ..), è la naturalezza del gesto; è ciò che fa apparire gli ‘strumenti del mestiere’ quasi intrinseci nell’attore o un’estensione naturale del proprio essere o del proprio corpo; mi viene in mente il maradona (ma anche platini e rivera, e forse anche baggio ..) nel calcio; ma è una dote che se non ben accompagnata non ti permette di essere numero 1 così a lungo. In altri interventi è stato accennato ad altre doti necessarie per frequentare i vertici scacchistici; non mi esprimo in merito, ma certo che per essere nr.1 indiscusso per 7 anni (ed in contesto così competitivo e planetario come sono i tempi moderni) quelle doti le devi avere tutte (ed in una scala da 0 a 10, probabilmente nessuna sotto il 9).
    Le opinioni personali possono essere le più diverse sul ‘caso del vikingo’; mi pare aver detto la mia con chiarezza (poi magari tra 6 mesi è di nuovo over 2850 e gli altri ancora ad inseguire col fiato grosso, ma gli indizi a mio avviso vanno in altra direzione).
    Ancora premesso che il ragazzo è stato nr.1 ‘per distacco’ e che tutti i suoi avversari principali si sono alternati sulla sua scia subendo anche ripetute cadute (e oscillando quindi con continuità tra il nr.2 ma anche il nr.10, ma lui sempre lì, nr.1 per distacco), mi piacerebbe (da profano) conoscere l’opinione degli utenti su quali sono le doti (e/o le circostanze) che a vs. parere hanno fatto di questo ragazzo ‘anomalo’ un leader duraturo e così netto ed indiscusso. Forse questo punto di attakko può dare un contributo alla comprensione di cosa gli stia accadendo.

  4. orcoisback
    15 giugno 2017 - 10:40

    Ma ‘nsomma massi, questa leadership schiacciante di carlsen sinceramente non la ricordo, neanche quando stava a 2870.
    Non ha mai avuto 50 punti di margine sul secondo, cosa che invece si può dire di Fischer, di Karpov, di Kasparov, di Alekhine, di Steinitz e di Lasker (gli ultimi tre secondo i calcoli di Jeff Sonas, visto che all’epoca non c’era ancora l’elo).
    Ad ogni modo, se poi devo dire la mia, alla fin fine non lo sto vedendo nemmeno male come qualtà di gioco.
    E’ stato battuto da kram e aronian, ma solo perché quei due hanno fatto due partite stellari!
    Chiunque altro avrebbe perso ugualmente, in quelle posizioni.
    Aveva posizione quasi vinta contro nakamura e nelle altre non è mai stato realmente male.
    E rispetto a qualche annetto fa si sta pure sofrzando di giocare con più aggressività e inventiva, anche se non è cosa sua (almeno a quei livelli, 2700+); forse il problema sta proprio lì, lui non è rapport, non è jobava, non è artemiev: sta cercando di fare l’attaccantone (o quasi) pur non essendolo e sta pagando questa scelta.
    Se ritornasse a giocare più “noioso” probabilmente riguadagnerrebbe subito qualcosa, ne sono certissimo.
    Infine mi sto godendo un buon kram, a dispetto della sconfitta contro aronian (che ci può stare perché l’armeno è davvero fortissimo ultimamente): nonostante la malattia, sembra in buone condizioni psicofisiche, il talento fa il resto…
    Peccato solo per la partita contro karjakin, che poteva vincere.

  5. Megalovic
    15 giugno 2017 - 11:05

    L’ho scritto qualche tempo fa e continuo a pensarlo. L’unico rischio che corre Carlsen e lo stesso in cui incappò (almeno secondo alcuni suoi contemporanei) Capablanca, la cui netta superiorità su tutti gli altri lo portò, alla lunga, ad una sorta di “complesso di superiorità” unito a un “inaridimento” del gioco che Alekhine descrisse così (da wikipedia):

    “le cause vanno cercate nella sua tendenza, sempre più accentuata, alla semplificazione della posizione, alla riduzione del gioco a pura tecnica, spegnendo quello spirito vivo che brillò nelle sue partite (dei primi anni)…. Rilevato il limitato repertorio di aperture utilizzato abitualmente da Capablanca, ne indica la causa nel suo «istinto di conservazione» che lo porta a semplificare il gioco senza trarre alcun vantaggio dall’apertura». «Nel medio gioco, Capablanca ha una rapidissima capacità di giudizio, cosicché se le sue scelte appaiono buone, tuttavia non sono sempre le migliori: la fiducia in se stesso lo conduce a non approfondire e a non scoprire tutte le possibilità offerte dalla posizione».

  6. Megalovic
    15 giugno 2017 - 16:50

    Per trovare un torneo altrettanto disastroso per Carlsen (al momento 2,5/7, al massimo potrà raggiungere il 50% dei punti a disposizione) si deve tornare al Norway Chess 2015 (giocare in patria non porta sempre fortuna al norvegese), concluso con 3,5/9. Per incontrare un altro torneo in cui il norvegese non ha raggiunto almeno il 50% dei punti a disposizione si deve considerare la Finale del Grand Slam di Bilbao del 2010, concluso con 2,5/6.

    Mi sembra che siamo ancora nel campo dei “casi più unici che rari”.

  7. tiptap chess
    16 giugno 2017 - 17:00

    Vorrei dire che negli scacchi la regola è: “più si gioca e più si diventa forti” al di là dello studio, che alcune volte può invece risultare dannoso per i giovani se impostato male. E questa linea credo che la maggior parte dei giocatori me la possa far passare. Rispondendo indirettamente a qualche post, riguardo le nuove leve, e l’uso che fanno quasi maniacale di motori scacchistici in parallelo a infiniti database semi/professionali, posso azzardare nel dire che di qui a poco avremo giocatori interessati solo ed esclusivamente al punteggio elo e alla parte agonistica anzichè all’estetica che il gioco degli scacchi richiederebbe. Addirittura molti nuovi giocatori cercano di emulare lo stile materialistico e insapore dei vari motori, che seppur formidabili come forza, sono privi di spirito combattivo.
    L’era dell’appiattimento attraverseremo dopo quest’ultimi giocatori attualmente all’elite.
    Penso proprio che agli scacchi non faccia bene un giocatore con una memoria da pc e con uno stile “antisettico” precisino. Non so, boh, mi sbaglierò ma a me tolti i seguenti giocatori: RAPPORT ; ARONIAN ; MOROZEVIC; SHIROV; SO (in alcune partite); CARLSEN (quando vince con una tecnica sopraffine e devastante); e KRAMNIK……..ecco dopo questi CAMPIONI non vedo luce purtroppo e credo che l’interesse globale per gli scacchi si appiattirà di parecchio. Spero di sbagliarmi. Nel frattempo mi godo le partite di Aronian

  8. Megalovic
    16 giugno 2017 - 18:39

    Mancanza di fiducia e gioco eccellente dei suoi avversari. E’ questa la spiegazione che da Carlsen al suo torneo negativo. Il Campione del Mondo ha aggiunto che non è poi così convinto sulle sue capacità di vincere partite…

    Altibox Norway Chess‏ @NorwayChess
    .@MagnusCarlsen on his tournament: “It has been a lack of confidence and very good play by my opponents. Not a great combination” #altibox

    chess24.com‏ @chess24com
    Carlsen (!): “Basically I know that I can play but I’m not so convinced about my ability to win games” #NorwayChess #c24live

  9. Megalovic
    16 giugno 2017 - 19:44

    Grande affollamento nei pressi di Carlsen nel Live Rating dopo il termine del torneo, con il quinto in Classifica a soli 15 punti dal Numero Uno!

    da http://www.2700chess.com/
    1 Carlsen 2822.3 −9.7
    2 ↑1 Kramnik 2811.5 +3.5
    3 ↓1 So 2809.8 −2.2
    4 ↑3 Aronian 2808.5 +15.5
    5 ↓1 Caruana 2806.5 −1.5

    Si fa sempre più serrata anche la corsa ai primi due posti della classifica per media Elo delle 12 liste FIDE del 2017, posti che qualificano al prossimo Torneo dei Candidati (a condizione che si partecipi alla World CUP Tbilisi 2017).

    Media Elo del 2017 considerando l’attuale Live Rating come se fosse l’Elo delle prossime 6 liste (luglio-dicembre 2017).
    So 2813,42
    Caruana 2811,67
    Kramnik 2811,25

  10. marcone 8
    17 giugno 2017 - 11:44

    scusate se intervengo ma la discussione ha preso toni per me interessanti. dico scusate perchè sono certo che il mio pensiero irriterà molti. comincio col dire che quello che dice sandinista sull’assuefazione alla droga scacchi suona tanto come il vituperato fatevi una vita tanto abusato sul web! ma veniamo al punto . perchè i computer sono imbattibili per un essere umano per quanto incredibilmente dotato? è molto semplice ,perchè gli scacchi sono un gioco non di calcolo, non di intelligenza non matematico ma esclusivamente di visione della posizione che assume il complesso dei pezzi della scacchiera dopo una determinata mossa . chi vede più lontano vince o è molto più probabile che vinca. questo tipo di qualità richiesta per il gioco è esattamente quella ,direi l’unica su cui si basano o si basavano i test del mensa per l’attribuzione di un quoziente intellettuale: l’intelligenza spazio temporale! in parole povere non ci vuole molto a capire se un bimbo ha possibilità di diventare un grande giocatore di scacchi. basta sottoporlo a questi tipi di test.se non erro ci sono solo due casi di geni in altri campi che hanno dato un contributo anche agli scacchi: samuel loyd e lewis carrol ora se andate a sottoporre a questi test i migliori giocatori al mondo vedrete che hanno qi mostruosi tutti superiori ai 180. è questo che fa di loro le bestie che sono, non lo studio, non l’applicazione non la fantasia . ma su oltre sette miliardi di noi simili coloro che hanno qualità del genere sono molti di più dei 4 gatti che dominano gli scacchi attuali e quì dò ragione a sandinista non tutti si sono persi con la droga! ha ha ha a parte gli scherzi ci sono invece molti casi di personaggi molto famosi in altri campi che che in gioventù avevano velleità scacchistiche , mi viene in mente stanley kubrick o una delle migliori pianiste russe del momento dal nome difficile da ricordare.molti giocatori quando si rendono conto che che la loro carriera scacchistica è giunta all’apice appendono la scacchiera al chiodo oppure da giovani fanno altre scelte . ma non credo che si possa obiettare su questo ognuno di noi ha il preciso dovere di fare quello che più gli aggrada.poi che carlsen vada anche al cesso con la scacchiera sono affari suoi , io ci andrei anche all’inferno con quella se sapessi giocare come lui!

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