Surfing on the Net – Luglio 2020
Aggiornato il Protocollo di indirizzo per il contrasto e contenimento dei rischi da contagio del virus Covid-19 della Federazione Scacchistica Italiana, secondo le indicazioni del DPCM 14 luglio 2020.
Significativa la modifica sull’utilizzo della visiera (in precedenza obbligatorio se non in presenza di divisori antifiato) che aveva sollevato diverse polemiche tra giocatori ed organizzatori: “non si rende necessario, ma è comunque consigliato, l’uso della visiera, occhiali protettivi o del divisorio nel caso in cui i tavoli abbiano profondità di almeno 1,60 m.”.
Per quanto riguarda i guanti monouso, la cui obbligatorietà era stata accolta con scetticismo dall’ambiente scacchistico, adesso se ne fa cenno solo perché “i formulari dovranno essere collocati accanto alle postazioni di gioco molto prima della partita da personale munito di guanti monouso“.
Il protocollo (File PDF)
Si disputa dal 12 giugno con cadenza settimanale il Campionato Italiano Universitario 2020, torneo organizzato per iniziativa di Andrea Marletta dell’Università Bicocca di Milano e riservato a studenti, alumni, personale docente e personale tecnico-amministrativo. Piattaforma di gioco chess.com.
I favoriti della Sapienza di Roma hanno vinto con un turno di anticipo. I neo Campioni hanno potuto schierare il Maestro Internazionale Miragha Aghayev (Capitano, nick miragha_yev), il Maestro Fide Valerio Carnicelli, la WGM Ulviyya Fataliyeva (nazionale azera, ulkaf961), il CM Emanuele Baiocchi (Lele98) e diverse 1N tra cui Sofia Bizzarro.
L’Università dell’Aquila, capitanata dal CM Luca Rotolante (ingmec99), schiera il MF Lorenzo Pescatore (Lorelsha97) mentre Udine ha in rosa il Maestro Giovanni Sorbera (GioGoal). Tre i Maestri a disposizione di Catania: Riccardo Marzaduri (rikyshi), Gaetano Grassi (TygerM4sterTad) e Gaetano Signorelli (Re_dei_Matti).
Regolamento Otto le Università partecipanti che si affrontano in un torneo svizzero di sei turni. I match si disputano su sei scacchiere con partite Rapid (10’+5″) di andata e ritorno. Devono essere schierati almeno quattro studenti. La classifica finale terrà conto dei punti-squadra. In caso di parità si useranno nell’ordine i seguenti criteri di spareggio: scontro diretto, Bucholz e differenza punti.
Classifica Finale dopo sei turni
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Rango | Partecipante | Match W-L-T | Punti | TB | Buchholz | Pts Diff |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | Sapienza Università di Roma | 6 – 0 – 0 | 6.0 | 0 | 10.0 | 38 |
2 | ChessUniversity of L’Aquila UNIVAQ | 5 – 1 – 0 | 5.0 | 0 | 11.5 | 9 |
3 | Università Milano-Bicocca | 4 – 2 – 0 | 4.0 | 0 | 11.5 | 10 |
4 | Cus Udine | 3 – 3 – 0 | 3.0 | 0 | 10.0 | 9 |
5 | Unisa scacchi | 2 – 3 – 1 | 2.5 | 0 | 11.5 | -3 |
6 | Cus Catania Etna Scacchi | 2 – 4 – 0 | 2.0 | 0 | 14.5 | -2 |
7 | University G.D’annunzio Chieti-Pescara | 1 – 4 – 1 | 1.5 | 0 | 11.5 | -31 |
8 | Università di Bologna | 0 – 6 – 0 | 0.0 | 0 | 14.5 | -30 |
Sito ufficiale, Turni, Risultati e Classifica
Nella Super Finale della 18ª edizione del TCEC, torneo per computer, tra l’onnipresente Stockfish (alla 14ª Finale su 17 edizioni) e LCZero, motore basato sulle tecniche di apprendimento automatico, il motore norvegese si riprende il titolo e diventa Campione per l’ottava volta!
Il match (100 partite con cadenza 90’+10″) ha dato il suo esito dopo 94 partite: 50,5-43,5. Da regolamento, la sfida è proseguito anche a risultato acquisito e il risultato finale è stato di 53,5-46,5 con 39 risultati decisivi (23-16) di cui 36 a favore del bianco, che ha ottenuto il 66,5% dei punti!
Albo d’oro
Stagione | Date | Vincitore | Secondo |
---|---|---|---|
Stagione 1 | Dicembre 2010-Febbraio 2011 | Houdini 1.5a | Rybka 4.0 |
Stagione 2 | Febbraio 2011-Aprile 2011 | Houdini 1.5a | Rybka 4.1 |
Stagione 3 | Aprile 2011-Maggio 2011 | non completata | |
Stagione 4 | Gennaio 2013-Maggio 2013 | Houdini 3 | Stockfish 250413 |
Stagione 5 | Agosto 2013-Dicembre 2013 | Komodo 1142 | Stockfish 191113 |
Stagione 6 | Febbraio 2014-Maggio 2014 | Stockfish 170514 | Komodo 7x |
Stagione 7 | Settembre 2014-Dicembre 2014 | Komodo 1333 | Stockfish 141214 |
Stagione 8 | Agosto 2015-Novembre 2015 | Komodo 9.3x | Stockfish 021115 |
Stagione 9 | Maggio 2016-Dicembre 2016 | Stockfish 8 | Houdini 5 |
Stagione 10 | Ottobre 2017-Dicembre 2017 | Houdini 6.03 | Komodo 1970.00 |
Stagione 11 | Febbraio 2018-Aprile 2018 | Stockfish 260318 | Houdini 6.03 |
Stagione 12 | Maggio 2018-Luglio 2018 | Stockfish 180614 | Komodo 12.1.1 |
Stagione 13 | Agosto 2018-Novembre 2018 | Stockfish 18102108 | Komodo 2155.00 |
Stagione 14 | Novembre 2018-Febbraio 2019 | Stockfish 190203 | LCZero v20.2-32930 |
Stagione 15 | Marzo 2019-Maggio 2019 | LCZero v0.21.1 | Stockfish 19050918 |
Stagione 16 | Luglio 2019-Ottobre 2019 | Stockfish 19092522 | AllieStein v0.5 |
Stagione 17 | Gennaio-Aprile-2020 | LCZero v0.24 | Stockfish 20200407 |
Stagione 18 | Maggio-Luglio 2020 | Stockfish 20200617 | LCZero v0.25.1 |
Medagliere
Motore | Vittorie | Finali |
Stockfish | 8 | 14 |
Houdini | 4 | 6 |
Komodo | 3 | 7 |
LCZero | 2 | 4 |
Rybka | 0 | 2 |
AllieStein | 0 | 1 |
Sito ufficiale e partite in diretta
La Federazione Scacchistica Italiana ha pubblicato il protocollo per la ripresa dell’attività agonistica, a porte chiuse, in relazione all’emergenza COVID-19. Oltre al rispetto delle norme generali di contenimento del contagio (guanti, mascherina, divieto di ingresso per persone con temperatura sopra i 37,5 gradi ecc), segnaliamo questi punti:
- i minorenni dovranno essere accompagnati presso la sede dell’ASD o presso la sede di gara esclusivamente da un solo Genitore o da chi ne abbia legalmente la responsabilità genitoriale.
- la fase di accredito o di iscrizione deve essere gestita in remoto
- occorre garantire la distanza di almeno 1 metro tra i giocatori, pertanto la scacchiera sarà collocata su tavoli di profondità non inferiore a 1,20 m; il giocatore con diritto alla mossa si avvicina alla scacchiera al momento della esecuzione della propria mossa, dopo averla effettuata ritorna alla propria seduta e da quel momento potrà effettuarla il giocatore opposto; le fasi di gioco saranno pertanto caratterizzate dall’alternanza alla scacchiera dei due giocatori per il tempo strettamente necessario all’esecuzione della mossa;
- per le partite con tempi di gioco superiori ai 15 minuti complessivi i giocatori dovranno indossare oltre alla mascherina una visiera di protezione, fornita dall’organizzatore del torneo o dal Presidente, o suo delegato, se in sede di allenamento;
- non si rende necessario l’uso della visiera nel caso in cui i tavoli con le scacchiere siano attrezzati con divisori trasparenti antifiato; i pannelli trasparenti presenteranno in basso una adeguata apertura (massimo 20 cm) per consentire il passaggio della mano per la mossa dei pezzi;
- la distanza tra le scacchiere dovrà essere di 2 metri per le gare al chiuso;
- all’aperto distanza tra le scacchiere non inferiore ad 1 metro;
Restando in tema di Tornei, nell’ultimo Consiglio Federale la FSI ha deciso il dimezzamento della tassa di omologazione dei tornei (azzerata per i giovanili) fino al 31 dicembre 2020 (delibera n. 38/2020).
Il protocollo (File PDF)
Verbale consiglio direttivo del 20 giugno (File PDF)
1 luglio 2020 - 10:33
Info di servizio. La FSI ha (finalmente) pubblicato il protocollo per la ripresa dei tornei. Purtroppo ha lasciato (anzi aggiunto) parecchie boiate cosmiche, anche in contraddizione tra loro.
1 luglio 2020 - 13:39
lordste, non so a quale “boiate cosmiche” tu ti riferisca. In generale, mi sembra un protocollo molto restrittivo. Del resto, farlo più lasso voleva dire poter incorrere in responsabilità in caso di contagio.
Ne approfitto per segnalare che la FSI, nell’ultimo Consiglio Federale, ha deciso il dimezzamento della tassa di omologazione dei tornei (azzerata per i giovanili), fino al 31 dicembre 2020 (delibera n. 38/2020).
Sempre che si riesca ad organizzare tornei con questo protocollo. Vedremo come si comporteranno gli organizzatori (e i giocatori).
1 luglio 2020 - 14:10
Megalovic, stavo già preparando una corposa mail da inviare alla FSI, però mando volentieri i punti più allucinanti, in ordine di “comparsa” nel protocollo (non di importanza) e tralasciando gli aspetti burocratici.
1) guanti monouso: sono stati universalmente riconosciuti come potenzialmente più pericolosi delle mani nude ben lavate, difatti si usano solo per azioni di pochi minuti (es. prendere frutta e verdura al supermercato); la FSI persiste nel renderli obbligatori. Tanto più che obbliga (giustamente ) alla sanificazione mani.
2) ” il giocatore con diritto alla mossa si avvicina alla scacchiera al momento della esecuzione della propria mossa, dopo averla effettuata ritorna alla propria seduta e da quel momento potrà effettuarla il giocatore opposto; le fasi di gioco saranno pertanto caratterizzate dall’alternanza alla scacchiera dei due giocatori per il tempo strettamente necessario all’esecuzione della mossa”. Credo che chi ha scritto questa parte NON abbia MAI giocato un torneo di scacchi; ce la vedete la gestione di uno zeitnot dovendosi alzare e risedere a ogni mossa???
3) “i giocatori dovranno indossare oltre alla mascherina una visiera di protezione”: la visiera se l’è inventata la FSI, non serve a NULLA e in NESSUNO sport è prevista.
3bis) “non si rende necessario l’uso della visiera nel caso in cui i tavoli con le scacchiere
siano attrezzati con divisori trasparenti antifiato”. L’ho già scritto : ma prevedere un tavolino “doppio” con scacchiera in mezzo (o meglio due scacchiere) in modo che i giocatori non siano di fronte ma spostati era troppo difficile? invece di arzigogolate soluzioni con visiere o barriere in plexiglass…
4) sanificazione di tutti i pezzi a fine di ogni turno: ma se li tocco solo con guanti e/o mani igienizzate a che serve??????
IN generale: Mi piacerebbe sapere chi è la mano che ha scritto il protocollo (tra l’altro 20 pagine, se lo confrontiamo con le due paginette essenziali e precise di ECU e FFE c’è da piangere), mi sembra scritto (MALE) da un ipocondriaco del tutto a digiuno di tornei di scacchi.
1 luglio 2020 - 14:31
Lo zeitnot giocato con quel metodo vorrei vederlo, però, dev’essere uno spasso, tutti impazziti e sudati che corrono a perdifiato, che inciampano e rotolano per terra, gomitate nei fianchi, sedie che si rovesciano, pezzi che saltano per aria, “diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d’ira, voci alte e fioche, e suon di man con elle”… Voglio esserci!
1 luglio 2020 - 15:01
GaborBalogh, se ho capito bene, quando non tocca a te muovere, devi solo restare seduto e non appoggiarti sul tavolo come si fa quando devi pensare e poi giocare le tue mosse.
1 luglio 2020 - 14:36
lordste, la Federazione Dama ha adottato le stesse identiche misure. Questo mi fa pensare che siano disposizioni “recepite”. A meno che Dama e Scacchi si siano fatte scrivere il Protocollo dalla stessa persona.
“Durante le partite o allenamenti frontali della durata superiore ai 15 minuti (cioè tutte le partite eccetto le partite lampo di dama italiana) oltre alla mascherina i giocatori dovranno indossare le visiere di protezione; non sarà obbligatorio usare le visiere nel caso in cui i tavoli di gioco siano dotati di appositi pannelli divisori trasparenti, con uno “slot” (apertura nella parte inferiore) adeguato ((H=15M18!cm) utile al movimento dei pezzi;”
“Per garantire, comunque, la distanza di almeno 1 metro tra i giocatori, la damiera dovrà essere collocata su tavoli di lato di profondità non inferiore ad 1,20 metri ammettendo l’appoggio sul tavolo nelle fasi di riflessione esclusivamente al giocatore a cui spetta muovere;”
http://www.federdama.it/cms/attachments/1906_01_Protocollo%20Covid-19%20FID%2005062020%20v2.pdf
1 luglio 2020 - 14:43
Oppure la FSI invece di recepire il protocollo ECU (o copiare quello FFE) ha preferito copiare quello (brutto) della Federdama. Non è che se due federazioni scrivono lo stesso pastrocchio allora diventa valido.
In ogni caso, a giudicare dalle reazioni immediate viste in giro, in protocollo è assolutamente inapplicabile e eccessivamente restrittivo, anche alla luce delle limitazioni di altri sport , anche “di contatto”.
1 luglio 2020 - 14:45
lordtse, il protocollo ECU conta zero, quello francese ancora di meno. Siamo in Italia e devi rispettare decreti, raccomandazioni, indicazioni e linee guida emanati del Governo Italiano, come si può dedurre dai “visto” all’inizio del Protocollo.
Non so quali fossero invece i margini di autonomia delle singole federazioni sportive italiane, però leggo che “La valutazione del rischio è stata effettuata seguendo i criteri enunciati nelle Linee Guida”, Linee guida che sono state scritte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo Sport. Dovremmo leggere le linee guida per sapere quali fossero i margini che aveva la FSI nel scrivere il protocollo.
1 luglio 2020 - 15:34
Mega. se però leggi i protocolli di altre federazioni sportive italiane (quindi sottoposte alle stesse limitazioni della fSI) ti rendi conto che il tasso di ipocondriacità del protocollo FSI (e Dama) è molto più alto.
Vedi ad esempio il protocollo Federbridge https://bridgeditalia.it/wp-content/uploads/2020/05/protocolloFIGBantiCOVID-19-last.pdf , dove si parla di mascherina e/O visiera, di distanza di 1mt tra giocatori (non 1.5 mt), di tavolini di 1.30 (ma per 4 giocatori!) e così via.
1 luglio 2020 - 15:49
lordste, al netto della visiera, che nel Bridge mi sembra obbligatoria solo per gli istruttori, noto che molti punti sono simili (ad esempio la sanificazione delle carte due volte al giorno).
In ogni caso, più che di tasso di ipocondriacità parlerei di cautela giuridica. Del resto, come avrai notato, molte decisioni discrezionali sono lasciate al Legale Rappresentante dell’Ente che organizza, e che alla fine è responsabile sia penalmente che civilmente. (nelle disposizioni Finali: “Il legale rappresentante dell’Ente affiliato, quale responsabile per l’adozione e l’osservanza delle disposizioni previste dal Protocollo, ha comunque la facoltà di adottare ulteriori misure volte al contenimento del rischio di contagio da virus SARS-CoV-2con l’eventuale ausilio del “medico competente” a tal fine nominato”)
1 luglio 2020 - 15:12
lordste, in generale, io parto dal presupposto che la FSI ha tutto l’interesse a far giocare, visto che incassa soldi sia per gli iscritti, sia per la registrazione dei tornei.
Se hanno fatto un protocollo così restrittivo, un motivo sensato ci dovrà pur essere, oltre alla supposta ipocondria del redattore del Protocollo.
Aggiungo che però hai fatto bene a sollevare dubbi e a scrivere alla FSI, così magari saprai-sapremo, dalle risposte, i possibili motivi “sensati” (che mi auguro ci siano) che sono dietro il Protocollo.
1 luglio 2020 - 15:24
Un possibile esempio di motivazione sensata. Sulla discriminante dei 15′ per la visiera si/visiera no. Immagino si supponga che questo sia il tempo oltre il quale la vicinanza prolungata con un infetto da Covid-19 comporti un serio rischio di contagio per il soggetto sano.
Da qui, la visiera per partite che durino più di 15′ complessivi.
Negli sport di contatto, per quanto la marcatura sia stretta, difficilmente resti attaccato per 15′ consecutivi.
1 luglio 2020 - 15:31
Come volevasi dimostrare. Da breve ricerca google.
Il “Contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come:
………
“una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti”
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?id=228&lingua=italiano
1 luglio 2020 - 15:37
Escludendo la marcatura di Gentile su Maradona nell’82… 😀
1 luglio 2020 - 15:38
mi riferivo a “Negli sport di contatto, per quanto la marcatura sia stretta, difficilmente resti attaccato per 15′ consecutivi.”
1 luglio 2020 - 15:53
Si l’avevo capito, in quel caso dovevi sanificare la maglietta di Maradona ogni 15′ 😀
1 luglio 2020 - 16:05
” al netto della visiera, che nel Bridge mi sembra obbligatoria solo per gli istruttori, noto che molti punti sono simili”
OK. ma i punti dissimili (vedi distanza dal tavolo di gioco) sono sempre meno stringenti nel Bridge (che ripeto si gioca in 4 su un tavolo bene o male simile a quello degli scacchi).
1 luglio 2020 - 16:50
Purtroppo sta tutto nella ripresa o meno dell’epidemia dopo l’estate. Con numeri e tracciamenti attuali si può rischiare, anche se purtroppo, giocando al chiuso e in ambienti spesso non ampi, gli scacchi sono una disciplina che deve temere molto il SARS-CoV-2.
Sulla questione dei guanti ha ragione Lordste, sono perfettamente inutili se non usati solo per pochi minuti. Mani lavate, si gioca, non ci si tocca il viso e si disinfettano pezzi e scacchiera – tavolo a fine partita. Per la visiera idem, ferma le goccioline dirette ma non serve in una situazione in cui l’uso da parte di entrambi i giocatori delle mascherine chirurgiche (o, meglio, FFP2 senza respiratore) è previsto, purché con tempi di gioco non lunghi.
L’argomento mai chiarito del tutto riguarda le goccioline più piccole che restano in sospensione nell’aria per molti minuti. Non dovrebbero avere singolarmente una carica virale importante ma tante situazioni di contagio avvenuto destano dubbi (ovvero, se di goccioline così ne incontri tante, cosa che può accadere in un ambiente chiuso).
Uno dei nodi riguarda così l’aerazione, se ci sono vetrate ampie e un forte ricambio d’aria naturale la situazione migliora molto, le goccioline più grosse e dirette, che ricadono entro 1,5 – 2 metri, le fermi con le mascherine (e senza mai toccare bocca o occhi con le mani), quelle in sospensione vengono in gran parte eliminate con il ricambio d’aria.
Vi è poi il tema delle toilette, che un po’ di attenzione la richiede, prevedere personale per una pulizia costante non sarebbe un costo indifferente.
Sensazione di alcune regole inutili da un lato e di rischi significativi dall’altro.
Se l’epidemia riprendesse vigore, un torneo a tempo lungo in una sala non ben aerata rappresenterebbe un bel fattore di rischio. Lo scrivo a malincuore per i nostri scacchi, ma la Covid-19 scherza poco.
1 luglio 2020 - 17:18
Angelmann, lasciando perdere le considerazioni sulla (possibile e non auspicabile) ripresa del virus dopo l’estate – ovviamente porterebbe a un nuovo blocco e stop – il punto lo scrivi alla fine: la sensazione è che alcune regole siano INUTILI. IL rischio “significativo” c’è comunque (al netto di una situazione epidemiologica italiana attuale moooolto meno grave di marzo/aprile), e non cambia con l’uso insensato di guanti visiere e scacchiere distanziate: mascherina e amuchina sono quel che ci vuole.
Purtroppo le regole inutili hanno come prima conseguenza che molti tornei non si giocheranno: chissà se in FSI se ne rendono conto che questo vuol dire meno introiti anche per loro…
1 luglio 2020 - 19:36
Immagino che quell’insieme di regole sia dovuto – come già è stato scritto – ad un comprensibile problema di responsabilità.
Poi tutto è migliorabile per cui spero che qualcosa si migliori, a cominciare dai guanti.
Sugli scacchi ho finito, tutto qui.
La verità è che morivo dalla voglia di andare OT, e lo faccio.
Agli scacchi sono imposte eccezionali misure di sicurezza, mentre i calciatori hanno ripreso come se nulla fosse a scambiarsi ettolitri di sudore appiccicati gli uni agli altri, potenzialmente alitandosi addosso miliardi di virioni al minuto.
Perché è possibile questa porcheria (intendo quella del calcio)?
Il motivo vero è soldi, certo, ma come l’hanno giustificata?
Il motivo addotto è quella storiellina dei 15 minuti, che obbliga noi scacchisti ad eccezionali misure di sicurezza. Oh, mica dico che non siano giuste quelle misure. Dico che noi dobbiamo adottarle (con ogni probabilità giustamente, ma non è di quello che sto parlando), mentre altri fanno quel cavolaccio che gli pare.
Non beviamocela, signori.
Il discorso dei 15 minuti è un suggerimento di buon senso che riguarda le due chiacchere che puoi fare con un amico che incontri per strada.
A parità di altre condizioni (distanza, mascherine) più a lungo ci parli più rischi di assumere una carica virale sufficiente ad infettarti.
Ma è una regola di buon senso, applicabile in quel contesto.
Non certo nel contesto di uno sport di movimento, men che meno nel contesto di uno sport di contatto.
Nel calcio si abbracciano e passano minuti ad alitarsi addosso, ansimando furiosamente a venti centimetri dalla testa di un altro.
Che importa se ciò accade per periodi (molto) più brevi di un quarto d’ora?
Se c’è un infetto, passano molti più virioni in trenta secondi come quelli che in quindici minuti di chiacchere fermi nel parcheggio.
Questo lo sanno benissimo anche quelli del calcio ma ci sono dietro troppi interessi e allora amen.
Però questa storiella che loro sono sicuri perché hanno contatti solo fugaci non beviamocela pure noi, dai.
1 luglio 2020 - 19:44
😀 Del resto se non sbaglio il calcio dilettantistico è rimasto fermo.
1 luglio 2020 - 19:50
Paese che vai regole che trovi.
Durante a diretta del torneo del Carlsen Tour, Zoldan ha detto che probabilmente parteciperà in un torneo in Grecia dove l’unica regola significativa sulla questione COVID-19 sarà che devi indossare la mascherina, ma solo se l’avversario lo richiede.
1 luglio 2020 - 21:35
Ovviamente giusto quanto dice Edo sul calcio.
Eppure, i risultati dell’epidemia in paesi che hanno agito con molti dubbi nel fronteggiarla sono sotto gli occhi di tutti.
In molti casi il motivo soldi è stato palesemente contrapposto a quello del contenimento, con un “prezzo” di morti da pagare. E’ addirittura comprensibile che vi siano questi pensieri, che si soppesino mille aspetti, quella che non è comprensibile è l’assenza di capacità di lavorare duro per vagliare tutte le alternative.
La ricerca del punto di equilibrio tra parziali chiusure, possibili mantenimenti di attività produttive e ragionevoli precauzioni non è semplice ma non è stata realmente cercata. Un lockdown duro come quello che abbiamo attuato non solo non possiamo più permettercelo ma non era nemmeno così necessario. E’ mancata una minimale fiducia nei meccanismi di risposta, la valutazione dei rischi, le condizioni in cui una attività poteva restare aperta, al di là della tipologia della produzione. Si prendono decisioni dall’alto lontane dalla possibilità di lavorare sul dettaglio, ovviamente estendendo il campo degli attori, secondo le normative che già esistono. Giusto chiedere tutto l’11 marzo ma dando subito linee per poter riaprire dopo pochi giorni.
Si sono fatte solenni porcherie nel chiudere – non chiudere senza esaminare alternative, a volte cedendo a pressioni altre chiudendo alla cieca. Le precauzioni per i posti di lavoro sono state valutate con le organizzazioni sindacali, contrattando!! Più metri, meno metri… Nessuno ha mai chiarito perché la distanza di sicurezza è di un metro in Italia, di un metro e mezzo in Germania e di due metri in Cina…
Si è detto che neanche gli scienziati erano d’accordo sul da farsi ma in un paese dove i vari posti di rilievo si raggiungono più per conoscenze che non per competenze cosa ti aspetti? Ci sono “scienziati” che hanno detto sciocchezze incredibili e che stanno ancora lì a farsi intervistare. Non è difficile trovare la traccia dei pochissimi che, riascoltando le loro dichiarazioni sin dall’inizio, non hanno nulla da rimangiarsi.
Quindi sì, entrano in campo i soldi, gli interessi, magari senza nemmeno visualizzare il numero di vite in discussione. A inizio epidemia faceva sinceramente sorridere amaramente vedere le misurazioni delle temperature negli aeroporti per i voli in arrivo dalla Cina. Si sa, i cinesi sono strani e lontani, chissà perché hanno chiuso in quel modo incredibile milioni di persone.
Prima dell’esplosione dell’epidemia una circolare della sanità, valutando correttamente i rischi, indicava l’opportunità di tamponi ad ogni caso sospetto. Pochi giorni dopo una seconda circolare l’ha annullata, tamponi solo per chi veniva da zone a rischio. Chi l’ha deciso è consapevole di aver fatto morire migliaia di persone in più? Che brava quella dottoressa a decidere di fare il tampone al di fuori dei protocolli…
Incompetenza, equilibri politici, interessi economici, calcoli. Ma avete osservato lo stupore di tanti nel vedere come il Paese ha risposto bene a misure così forti? E ora, che il messaggio è quello in fondo di ripartire, perché non si interviene sulle tante idiozie che si cominciano a vedere in giro?
E pensare che un altro governo avrebbe potuto persino fare peggio di così. Non è questione di politica, è questione di sistema Paese, di decadenza, di ignoranza.
1 luglio 2020 - 22:58
Alla novantaduesima partita Stockfish raggiunge 50 punti. Ora se non sbaglio gli basta una patta in otto partite per confermarsi campione…
1 luglio 2020 - 23:07
Stockfish prende definitivamente il largo ma gli manca ancora un punto per festeggiare: 49,5-42,5.
Il bianco invece ha già stravinto: 61,5-30,5! Non so se dipenda dalle aperture scelte ma il vantaggio del tratto si è rilevato decisivo oltre ogni precedente e previsione.
1 luglio 2020 - 23:35
Dipende dalle aperture. Il curatore Jeroen Noomen (un’autorità nel ramo) ha deliberatamente scelto sequenze giocabili ma leggermente dubbie a questi livelli, che in genere lasciano il Bianco con qualcosa di più del vantaggio del tratto. Il compito del motore, un po’ come nei match di lotta greco-romana, è di ottenere il punto intero giocando col Bianco e riuscire a strappare la patta a colori invertiti.
2 luglio 2020 - 07:49
Jeroen Noomen, per dare qualche chance al nero, comunque ha scelto alcune (poche) varianti favorevoli al secondo giocatore come il gambetto Cochrane della russa (4.Cxf7), nel quale il bianco da subito un Cavallo per due pedoni. Vedremo se uno dei due motori riuscirà a salvarsi.
Nel frattempo Stockfish si è aggiudicato il match vincendo la partita 94 (50,5-43,5). Da regolamento si giocheranno anche le sei partite rimanenti.
2 luglio 2020 - 01:14
A me pareva 50-42, non 49,5-42,5…
Non che sia granché importante! ??
2 luglio 2020 - 04:00
Sono abbastanza stupito del progressivo aumento di divario a favore di Stockfish…ma Leila non è dotata di autoapprendimento? Perdonate la totale incompetenza nel ramo ed illuminatemi colla lanterna in pieno giorno come novello Diogene !
2 luglio 2020 - 15:24
Secondo me il fatto che I due motori dovessero giocare aperture fisse preordinate (stessa apertura a colori invertiti, poi nelle due partite successive si cambia) rende molto difficile l’autoapprendimento! Se io volessi apprendere, per esempio, il gambetto Winaver, non credo che mi basterebbe giocarlo una sola volta con il Bianco e una con il Nero…
2 luglio 2020 - 21:47
Leela è dotata di autoapprendimento, ma non può migliorarsi nel corso della finale per due motivi: in primo luogo le regole del TCEC, che consentono modifiche ai motori soltanto fra una fase e l’altra della competizione, e in secondo luogo la filosofia del progetto Leela Zero, che prevede che il motore impari giocando contro se stesso senza fonti di conoscenza esterne, fossero pure altri motori affrontati come avversari.
Bisogna poi considerare che la rete neurale di Leela è stata plasmata dall’esame di miliardi di partite. Il centinaio di sfide testé giocato avrebbe comunque un’influenza minima.
2 luglio 2020 - 19:14
Sempre a proposito delle disposizioni re. Covid della FSI, non mi è chiaro il riferimento alla visita medica (certificazione di idoneità all’attività agonistica e non). Di che si tratta?
4 luglio 2020 - 15:38
http://www.federscacchi.it/str_regolamenti.php
Documento “Normativa Tutela Sanitaria dei Tesserati”
3 luglio 2020 - 11:33
Kramnik autore di testi musicali nella cover della canzone Sunday Bloody Sunday degli U2 cantata da JUGA, dal titolo ” Endgames Bloody Endgames”. Canzone ispirata al Mondiale Kasparov vs Kramnik.
Questa l’opera di adattamento del testo originale da parte Vladimir
I Can’t belive the move he played
3.Nf6 has not be analyzeed ‘till mate
How long
will he sign this Berlin Song?
How long?
Cause tonight
We still must fix the Grunfeld
I made my engines work like horses
I was supposed to move 1.e4 and win by force
But Kramnik wants it done his way
It’s not fair but he is forcig me to play
Endgames Bloody Endgames
We have spent two month along
to face 1.d4 but second game this youngster won
I have been fighting well until
The Queens were off the board
I’ve tried my best but still
Endgames Bloody Endgames
Wipe mw tears away
I must try another line
Having white instead of drawing all the time
My folks are trying to convice
that 4.d3 is fine
but where is my forced win?
I will keep on changing Queens
Lose and try to ger revenge by any means
I am still the stronger force
Should have won it
was an accident because
Endgames Bloody Endgames
9 luglio 2020 - 09:15
La FIDE ha appena pubblicato le raccomandazioni per il gioco a tavolino alla luce di Covid-19:
https://www.fide.com/news/626
29 luglio 2020 - 15:12
Nuovo protocollo “anti covid-19” pubblicato sul sito della FSI.
Da segnalare che non è più necessario, ma solo consigliato, l’uso della visiera, occhiali protettivi o del divisorio nel caso in cui i tavoli abbiano profondità di almeno 1,60 m.
Ad una veloce lettura, la parola “guanti” non si trova più nel protocollo se non per il personale addetto alla collocazione dei formulari nelle postazioni di gioco.
Il link al file pdf del protocollo nell’articolo.
29 luglio 2020 - 16:09
La cancellazione dei guanti è l’unico punto positivo del nuovo protocollo.
Sulle visiere e sul dimensionamento dei tavoli ( e del “plexiglass antifiato”) c’è ancora un pastrocchio arzigogolato che non contribuisce per nulla a fare chiarezza.
Soprattutto, manca (come sempre quando la fa da padrone il burocratese) una sana dose di buon senso, per cui il protocollo sarebbe dovuto riassumersi con un “mascherina, gel, e distanze da un metro mettendo i tavoli doppi” senza troppe seghe mentali (chiedo perdono per l’espressione ma mi pare il minimo)
29 luglio 2020 - 16:49
Mi sembra abbastanza chiaro.
Mascherina sempre obbligatoria.
Tavolo di 1,6 metri, non serve altro.
Tra 1,2 e 1,6 metri, devi aggiungere divisorio o diventa obbligatoria la visiera.
Tra 1 e 1,2 metri è obbligatorio il divisorio.
Vietato meno di 1 metro.
29 luglio 2020 - 17:07
Beh già hai condensato in 5 righe quello che il protocollo descrive in 5 paragrafi (e in ordine assolutamente random).
L’apertura di 20 cm del divisorio è demenziale (ci passa la mano a mala pena, se ci sono pezzi vicini è un casino, e in zeitnot voglio vedere che casini succedono).
La visiera, come già ebbi a scrivere, con la mascherina è utile come mettere la gonna sopra i pantaloni.
29 luglio 2020 - 17:20
Ah OK, intendevi che non era chiaro nell’esposizione un po’ prolissa.
Comunque immagino che, alla fine, molti organizzatori useranno i due tavolini da 80 centimetri uniti.
30 luglio 2020 - 09:35
In primis, sì. D’altra parte, è evidente che NON è stato riscritto ma si è fatto un (brutto) lavoro di taglia, cancella e incolla (in cui ad esempio si fa ancora riferimento a “sessioni di allenamento”).
Per quanto riguarda i contenuti, ripeto: divisorio e visiera sono inutili e/o inapplicabili. Se proprio necessario, erano da mettere come alternative in subordine al distanziamento e non come “prima opzione”.
Cmq alla fine concordo, gli organizzatori (che devono guardare al lato pratico) daranno obbligo di sola mascherina e doppi tavolini (stile Belgio e Germania, suppongo). Oppure (come già accade) manderanno a quel paese il protocollo e organizzeranno eventi non ufficiali con solo obbligo di mascherina. (è questo che la FSI vuole? )
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