Stella vince l’Oslo Festival 2018!
Pur perdendo 3,3 punti Elo FIDE Andrea Stella vince l’Oslo Chess Festival 2018 per spareggio tecnico (Buchholz mediano) sui GM Pavlovic, Pakleza, Korneev e Cherniaev e sul MI Kaasen (primo tra i padroni di casa). E’ stata dunque premiata la strategia di non usare il bye da mezzo punto (come invece hanno fatto il 2° e il 3° classificato), che permetteva ad esempio di evitare un doppio turno ma che penalizzava il Bucholz.
Nel gruppo a mezzo punto dalla vetta il numero uno del tabellone Dziuba e Pierluigi Basso (+3,1 Elo FIDE), entrato nel terzo turno (con un punto). Il prossimo GM italiano si è “consolato” dominando il torneo Blitz.
Classifica Finale, primi quindici (10 turni, 97 iscritti)
Articolo di presentazione
Dal 30 settembre al 7 ottobre Pier Luigi Basso e Andrea Stella partecipano al Oslo Chess Festival 2018. Essendo stato impegnato nel 1° Aberto de Ferreira do Alentejo, Basso entra nel terzo turno (con un punto). Numero uno del tabellone il GM polacco Dziuba seguito dallo spagnolo Korneev e dall’armeno Movsziszian. Dieci i turni di gioco con cadenza 90’+30’+30″. Al vincitore andranno 25.000 Corone Norvegesi (circa 2.600 euro). Prevista la diretta di 12 scacchiere.
Calendario
Sunday 30.09 | Round 1 | 17:30 |
Monday 01.10 | Round 2 | 16:30 |
Tuesday 02.10 | Round 3 Round 4 |
10:00 16:30 |
Wednesday 03.10 | Round 5 | 16:30 |
Thursday 04.10 | Round 6 Round 7 |
10:00 16:30 |
Friday 05.10 | Round 8 | 16:30 |
Saturday 06.10 | Round 9 Blitz tournament |
10:00 16:30 |
Sunday 07.10 | Round 10 | 10:00 |
Foto nell’articolo da diario della pagina Facebook ufficiale
2 ottobre 2018 - 23:30
Stella è a 3,5 su 4, mentre Basso a 3 è giusto (2 mezzi punti senza giocare + 2 su 2)
7 ottobre 2018 - 16:59
Complimenti ad Andrea Stella per la vittoria!
8 ottobre 2018 - 16:32
Applausi..vittoria di bucholz, ma il divario sugli avversari incontrati rispetto agli altri GMs era netto ….
9 ottobre 2018 - 11:52
Poichè il costo della vita sembra essere in Norvegia del 56% superiore rispetto all’Italia anche i premi lo dovrebbero essere. Qui 2500 euro il primo, 1500 il secondo e via dicendo. Possiamo fare meglio.
9 ottobre 2018 - 12:23
soprattutto se il “contributo spese organizzative” è di 160 euro
9 ottobre 2018 - 22:43
La lista dei premi è davvero l’ultima cosa che guardo nel bando di un torneo ?.
Comunque la correlazione tra costo della vita (?) e premi di un torneo è abbastanza inconsistente.
E’ più giusto rapportarsi alla la quota di iscrizione, ma ovviamente non può essere una regola, ci sono molti altri fattori da considerare e noi possiamo conoscerne solo alcuni.
Inoltre, ognuno fa i propri calcoli, se i premi o altre condizioni non sono attraenti, i partecipanti diminuiscono, e l’organizzatore farà qualcosa di meglio la volta successiva.
10 ottobre 2018 - 10:21
Se “La lista dei premi è davvero l’ultima cosa che guardo nel bando di un torneo” evidentemente non ambisci ai primi posti. Io comunque intendevo dire che da una nazione tra le più ricche, e care come costo della vita, come la Norvegia ci si potrebbero aspettare premi più alti. Invece non è così. Tra l’altro sono premiati solo i primi cinque giocatori (il quinto con 5000 NOK, quando la quota d’iscrizione è di 1600 NOK). Evidentemente anche da loro ci sono problemi di sponsor e hanno il campione del mondo!
10 ottobre 2018 - 17:44
La tua replica è già più puntuale, però nel tuo post hai espressamente correlato ( poichè – causa ) al costo della vita i premi del torneo ?.
Sono d’accordo che non sono premi allettanti, però leggo che ci sono premi persino per i migliori under 1500 ( maschio e femmina ) e per la miglior partita di ogni turno.
il totale dei premi è 100.000 NOK, e siccome i titolati non pagavano, significa che hanno incassato meno di 90 iscrizioni cioè al massimo 144.000 NOK.
Se davvero non hanno grandi sponsor come sembra, considerando le altre spese organizzative non credo abbiano chiuso in attivo.
Quindi se vogliono continuare, troveranno uno sponsor e aumenteranno i premi il prossimo anno!
p.s. ovviamente non ambisco ai primi posti di un torneo, men che meno così forte. ?
tu ci stavi facendo un pensierino ?
10 ottobre 2018 - 17:58
A proposito di norvegesi.
Pare che al’Altibox Norway Chess vogliano rivoluzionare il sistema di assegnazione punti.
2 punti al vincitore nella partita classica,
0 punti allo sconfitto,
0,5 ciascuno in caso di patta nel gioco classico, ma questi devono subito dopo sfidarsi con un Armageddon per conquistare un ulteriore punto.
Quindi la patta sarà “relativa”, finendo sempre con l’assegnare ad uno dei due giocatori 1,5 punti e, al perdente, 0,5!
https://chess24.com/en/read/news/norway-chess-2019-tries-radical-new-format
Che ve devo dì…
na rivoluzione normale mai…
10 ottobre 2018 - 21:05
Così a naso, non mi piace per niente.
Equivale a dire, 1 punto per la vittoria, 0,25 punti ciascuno per chi patta + 0,5 punti per chi vince lo spareggio lampo.
E allora la lampo vale da sola come mezza vittoria, il che è uno schifo.
Non escludo poi che, per uno che è forte nel gioco veloce, si traduca in una esortazione a pattare velocemente.
Roba capace di stravolgere in un colpo solo il repertorio dei giocatori, la impostazione del gioco, il rating e la classifica dei tornei !
Una mezza porcata secondo me.
10 ottobre 2018 - 21:51
non mi azzardavo a dirlo… ma forse, è una porcata intera.
vogliono ammazzare il classic o non so che.
nel link è possibile leggere la risposta di Korchnoi a Kasimdzhanov.
suppergiù quelo hai detto tu.
10 ottobre 2018 - 21:58
sostanzialmente, ad identica proposta, rispose
“Non c’è crisi negli scacchi e le proposte come quelle di Kasimdzhanov sono terribili. Prenderò il titolo di “ex campione del mondo” grazie a quell’uomo. E anche il “precedente”!
?
10 ottobre 2018 - 22:05
Forse:
“Toglierei il titolo di precedente Campione del Mondo a quell’uomo. Perfino il titolo di “precedente”!” 😀
10 ottobre 2018 - 22:25
Possibile che non si riesca ad accettare che gli scacchi sono diversi da qualsiasi altra disciplina ?
Tutte le regole del gioco tendono a favorire la spartizione del punto, ed è grazie a quelle stesse regole che è potuto diventare il gioco più bello e difficile.
La patta è il risultato più naturale della partita, a maggior ragione se è giocata bene da entrambi, quindi 2 patte devono valere come una vittoria e una sconfitta, non può essere diverso da così, altrimenti saltano tutti gli equilibri.
10 ottobre 2018 - 22:49
su questo non sono d’accordo.
una patta è una patta.
non una mezza vittoria.
il punto è questo.
se si parte da questo concetto, il resto viene da sé.
11 ottobre 2018 - 07:22
In realtà non ho detto che è una mezza vittoria.
2 patte valgono come una vittoria perchè in palio c’è 1 punto e i giocatori sono 2.
Per quanto mi sia sforzato ? non ho trovato soluzione migliore di quella già esistente ?
11 ottobre 2018 - 12:03
mai affermato.
ho detto (o volevo dire) che, alla fine dei ragionamenti, la conclusione è quella.
è ovvio e giusto rimarcare, come hai fatto che l’equilibrio è precario, e gli stravolgimenti ammazzano.
però ritengo che un certo “sfavore” nei confronti della “patta”, i regolamenti dovrebbero averlo.
a mio avviso, per aggiungere un’opinione diversa a quella di Angelman (pure toccante sul tema “degrado dei tempi e salvezza negli scacchi”), l’essenza degli scacchi è il matto.
è la fine dell’altro Re, del Suo Regno e del Suo Covo.
Ad esempio, una volta, Mario, mi pare dicesti che lo stallo, un tempo, era considerato alla stessa stregua di un matto.
Non vedo ragioni per non ripristinarla una regola del genere.
E’ ovvio si ragiona.
A Oslo si sragiona.
11 ottobre 2018 - 13:35
Hai buona memoria, lo stallo e altre rarità erano considerate in modo diverso, però non saprei dire se quel modo di giocare a scacchi fosse più o meno avvincente.
So che quello di adesso mi piace, e proprio per non guastare il giocattolo, non toccherei nulla.
Del resto ognuna delle modifiche che sono state sperimentate negli ultimi anni, crea anomalie più gravi e numerose di quelle che vuole risolvere.
11 ottobre 2018 - 01:00
La patta è l’essenza degli scacchi, un magnifico risultato tra due uomini che si sono sfidati.
Ci sono anche patte modeste, somme pari di errori da una parte e dal’altra, ma comunque esito di una battaglia.
Se poi si richiama la frase di Lasker “Conosco molti giocatori in grado di vincere ma pochissimi in grado di pattare!”… Fermiamoci a riflettere, parliamo della massima aspirazione di uno scacchista (e di un uomo), padroneggiare il gioco tanto da pareggiare contro l’infinito (o quasi)…
Poveri scacchi, hanno ben poco a che spartire con il mondo del tutto in pochi istanti di oggi, dello spettacolo a tutti i costi, uno spettacolo rapido, spumeggiante, inutile. E’ la vita ad essere uno spettacolo, ma in un modo senza ieri e senza domani, si rischia di non saperlo più.
11 ottobre 2018 - 01:08
… ma in un mondo senza ieri e senza domani…
11 ottobre 2018 - 13:39
Tarjei J. Svensen
@TarjeiJS
Carlsen on the #NorwayChess changes: “I think it’s super exciting and I hope everyone will join and that it won’t scare them away.”
0032841688576000 …
se anche il campione del mondo sfarfalla, andiamo proprio bene…
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