I Top-10 evitano gli Open per non perdere Elo?
Negli ambienti scacchistici è invalsa l’opinione secondo la quale i Top-Player giocherebbero quasi esclusivamente nel mondo dorato dei Super-Tornei per evitare di affrontare gli Under 2700 e mantenere così alto il loro Elo. Per provare a saperne di più, mentre è in corso l’Isle of Man (Torneo Open con Carlsen, Kramnik, Caruana, Anand e Nakamura) siamo andati a vedere i risultati ottenuti contro gli Under 2700 dai giocatori stabilmente nella Top-10 mondiale negli ultimi cinque anni, considerando solo tornei open individuali e tornei chiusi ed escludendo la World Cup e le competizioni a squadre (spiegazione della scelta in fondo all’articolo).
I dati raccolti ci dicono che sono praticamente indifferenti al passaggio dai “quartieri alti” dei Super Tornei ai “bassifondi” degli Open Caruana, Nakamura e Karjakin. Il Campione del Mondo Carlsen e Kramnik hanno invece ottenuto risultati superiori al loro punteggio atteso mentre Anand e Aronian, al contrario, hanno under-performato. Non si può non notare che i tre Top-Player che performano secondo le attese sono proprio quelli che hanno giocato più partite, per cui le loro statistiche sono più significative. In ogni caso, in 336 partite i sette Top-10 considerati hanno complessivamente ottenuto una performance sostanzialmente uguale al loro Elo, per cui i dati sembrano andare contro la tesi sostenuta da molti. E voi, cosa ne pensate? La Tribuna è aperta, dite la vostra!
I Top-10 contro gli Under 2700 negli ultimi 5 anni*
Nome | Elo | Avg | % punti | Perf. | Differenza | Partite | |
Carlsen | 2853 | 2643 | 0,88 | 2979 | +126 | 28 | |
Caruana | 2801 | 2621 | 0,73 | 2796 | -5 | 88 | |
Aronian | 2796 | 2660 | 0,63 | 2755 | -41 | 26 | |
Nakamura | 2788 | 2599 | 0,75 | 2792 | +4 | 86 | |
Kramnik | 2787 | 2630 | 0,78 | 2850 | +63 | 36 | |
Anand | 2782 | 2568 | 0,69 | 2709 | -73 | 26 | |
Karjakin | 2768 | 2656 | 0,66 | 2773 | +5 | 46 | |
Totali** | 2794 | 2622 | 0,73 | 2797 | +3 | 336 | |
* Liste FIDE 10/2012-09/2017, considerando solo open individuali e tornei chiusi | |||||||
** calcolati ponderando il numero di partite giocate. | |||||||
Elo = Elo medio del giocatore nelle partite giocate | |||||||
Avg= media Elo avversari | |||||||
Differenza = Performance – Elo |
Spiegazione della scelta di escludere risultati di World Cup e Tornei a squadre
Nella World Cup il formato della competizione può influenzare significativamente l’atteggiamento dei Top-Player, ad esempio portandoli ad accettare una proposta di patta se serve per passare il turno. Nei tornei a squadre sono i risultati dei compagni che possono influenzare in modo rilevante il comportamento dei Top-Player. Ad esempio, una patta potrebbe essere sufficiente per vincere un match, oppure alla squadra potrebbe servire una vittoria a tutti i costi, costringendo il Top-Player a forzare una posizione.
La Tabella dopo l’Isle Of Man 2017
I TOP-10 contro gli under 2700 | ||||||
Nome | Elo | Avg | % punti | Perf. | Differenza | Partite |
Carlsen | 2849 | 2626 | 0,88 | 2962 | +113 | 33 |
Caruana | 2801 | 2621 | 0,73 | 2796 | -5 | 95 |
Aronian | 2796 | 2660 | 0,63 | 2755 | -41 | 26 |
Nakamura | 2788 | 2597 | 0,76 | 2799 | +11 | 94 |
Kramnik | 2790 | 2599 | 0,78 | 2819 | +29 | 44 |
Anand | 2785 | 2570 | 0,71 | 2728 | -57 | 35 |
Karjakin | 2768 | 2656 | 0,66 | 2773 | +5 | 46 |
Totali | 2795 | 2615 | 0,74 | 2799 | +4 | 373 |
26 settembre 2017 - 10:36
E’ chiaro che chi generalizza, parlando di super GM e accreditandoli di un comportamento comune che li induce a disertare gli open, sbaglia almeno 3 volte.
1) Non è vero che disertano gli open
2) Non è vero che perderebbero Elo
3) Non è vero che si comportano allo stesso modo, come appartenenti ad una casta.
Secondo me è piu interessante il dato dei singoli.
Ad esempio quelli che hanno performance negative sono quelli che giocano meno partite negli open ( Aronian e Anand ): delle due non è dato distinguere quale sia la causa e quale sia l’effetto, comunque il dato potrebbe essere influenzato dal fatto che abbiano giocato meno partite in assoluto, non solo negli open.
26 settembre 2017 - 19:32
La foto della tribuna, buon vecchio Scacchierando! (era da un po’ che mancava, o sbaglio?).
Grande Mega, come sempre.
Era la vecchia tesi – protesta di Movsesian se non ricordo male. E’ un po’ il contrasto la tra il metodo statistico dell’Elo (che, come tutte le statistiche, alla lunga funziona) e la percezione immediata. Se Carlsen batte in fila 3 o 4 GM “normali” non ci facciamo caso, ce lo aspettiamo e via. Se patta un paio di partite ecco che nascono i dubbi, ma i top players sono davvero così forti?
Risposta: sì.
Si può valutare qualche distinzione tra i giocatori più costruiti, più solidi, molto orientati a non perdere con altri top players, e quelli maggiormente “killer”, molto attenti ad ogni squilibrio. Qualche influenza può derivare dalla fase di quel giocatore, magari un top player sul viale del tramonto può lasciare a volte per strada qualche punto di troppo.
La performance sommata dei 7 presentata da Mega risponde al quesito.
26 settembre 2017 - 21:47
E’ una curiosa coincidenza che questo articolo viene pubblicato il giorno in cui poi hanno pattato un pò tutti 🙂
27 settembre 2017 - 09:00
Si CrazyRook, curiosa coincidenza! Ad eccezione del solito Carlsen*, sinora i Top-Player non stanno brillando particolarmente nel Isle of Man.
Risultati contro gli under 2700
Nome Elo Avg % Perf. Differenza Partite
Carlsen 2827 2499 0,88 2835 +8 4
Kramnik 2803 2340 0,67 2565 -238 3
Caruana 2799 2570 0,67 2695 -104 3
Anand 2794 2528 0,75 2721 -73 4
Nakamura 2781 2552 0,75 2745 -36 4
Vediamo cosa combinano oggi, tra l’altro con avversari piuttosto “interessanti”.
1 1 GM Carlsen Magnus 2827 3½ 3½ GM Granda Zuniga J E 2653 27
4 3 GM Caruana Fabiano 2799 3 3 GM Xiong Jeffery 2633 30
5 4 GM Anand Viswanathan 2794 3 3 GM Grandelius Nils 2653 28
6 29 GM Sargissian Gabriel 2652 3 3 GM Nakamura Hikaru 2781 5
32 83 IM Trent Lawrence 2427 2 2 GM Kramnik Vladimir 2803 2
* anche se di pochissimo il Campione del Mondo sta over-performando nonostante abbia incontrato un 2164 nel primo turno grazie al suo 0,88% (3,5/4) contro gli under 2700. Stessa percentuale di punti che ha nella tabella pubblicata nell’articolo. Considerando anche la World CUP, contro gli Under 2700 Carlsen sta ottenendo, in questo mese, un 7,5/8 con guadagno di 9,7 punti Elo FIDE (variazione mese +1,7 per il -8 contro l’over 2700 Bu Xiangzhi).
PS
Forse è una curiosa coincidenza anche che nel giorno della pubblicazione di questo articolo, in cui poi i Top hanno pattato un pò tutti, non siano stati postati nell’articolo del torneo commenti sui Top-GM che perdono punti Elo negli Open 😀
27 settembre 2017 - 09:24
Più esattamente, la coincidenza è che abbiano pattato un pò tutti dopo la pubblicazione dell’articolo ?
27 settembre 2017 - 11:02
Avevo già messo il “poi” Mario. Ovvio che i SuperGM adesso vogliono assolutamente rovinare quelle percentuali per farci discutere ancora 😉
27 settembre 2017 - 09:56
l elo ( che a me non piace) dovrebbe avere solo la vittoria e la sconfitta come paramentro per crescere o calare di punteggio
27 settembre 2017 - 10:01
Quindi secondo te non ci sono abbastanza patte? 😉
27 settembre 2017 - 11:40
vedo che hai capito 🙂
27 settembre 2017 - 10:55
Io credo che sia abbastanza ovvio che i top 10 preferiscano incontrarsi tra loro, possibilmente non “farsi male” il che vuol dire tante patte e soprattutto non perdere nessuna occasione di invito con relativo ingaggio ad altri super tornei. Ma voi avete studiato le casistiche della partecipazione dei big agli open e quindi le vostre non sono sensazioni ma dati. Io mi limito a esprimere una personalissima considerazione sui tornei ad inviti: li trovo in generale, ad eccezione del torneo dei candidati e delle gare che di qualificazione che lo precedono, tristissimi. Soprattutto quelli a doppio turno con 4 o 6 giocatori, ma anche a 8 non è che cambi molto. Le riprese via web oggi non ci fanno più sognare platee di spettatori che hanno la fortuna di assistere ciò che noi non possiamo vedere, ma sono drasticamente severe: in sala a seguire questi tornei ci sono pochissimi spettatori e penso che la maggior parte facciano parte dell’entourage dei giocatori stessi. Anche a Sinquefild gli spettatori erano uno sparuto gruppo di persone, almeno io così ho visto dalle riprese via web. Anche la bellissima Coppa del mondo che oggi designerà il vincitore aveva uno splendido colpo d’occhio nella fase iniziale quando i giocatori erano molti si è ridotto che alla presentazione dei due finalisti c’erano più autorità che spettatori in questo bellissimo anfiteatro che era la sala di gara. Io giustifico questi tornei quando sono il prestigioso corollario di tornei open giocati contestualmente da centinaia di giocatori di tutti i livelli. Certo le partite dei top ten sono seguite nel web da migliaia di appassionati, ma lo spettacolo di una sala pur bella con 4-5 tavoli sul palco e una platea di qualche decina di giocatori è a mio avviso deprimente, A questo punto provocatoriamente preferirei che questi tornei si svolgessero a porte chiuse e lasciare al web il compito di far vedere cosa accade. Amo i tornei open perché mi piace vedere le sale con tantissimi giocatori che sono i veri spettatori più o meno interessati degli altri incontri. Ovviamente la manifestazione scacchistica che più amo sono le Olimpiadi (!!):Di certo gli scacchi non sono il tennis, ma trovo che questa ultima splendida coppa del mondo, a mio avviso debba dare un segnale forte alla FIDE che qualcosa anche negli scacchi va cambiato. Forse la mia resterà una speranza (!!)
27 settembre 2017 - 10:59
volevo mettere (??)
27 settembre 2017 - 13:40
Il mio pensiero l’ho già espresso diverse volte anche se Mega mi ha sempre prontamente smentito con le sue statistiche. Se i top players fossero costretti a giocare un certo numero di tornei come quest’ultimo, ne vedremmo delle belle. Questo non significano che non siano i più forti, lo sono sicuramente ma non per questo devono essere una casta. I privilegi di fare solo tornei ricchi e ad invito vanno bene ma fino ad un certo punto, altrimenti i cambi di generazione risultano troppo lenti.
Anche dal punto di vista dello spettacolo sia giocato che visivo io preferisco di gran lunga tornei come Isle of man dove vedi ancora tanta fame di vittoria. La mia è una opinione, spero di non aver infastidito nessuno con questo commento.
27 settembre 2017 - 14:02
Nessun fastidio, Ziggy. Ma come dici tu stesso la tua è una opinione, “epperò è sbagliata”, dato che i fatti contano più delle opinioni.
27 settembre 2017 - 14:20
L’avete messa in piedi voi questa discussione, facevate un articolo dove spiegavate come stanno le cose e nessuno dissentiva. Io dissento finchè posso. I tornei in oggetto sono troppo pochi a mio parere
27 settembre 2017 - 14:27
ZiggyMoon perché non si potrebbe dissentire? 336 partite in effetti sono poche, ma qualcosa i numeri la dicono e comunque di più, per come la vedo io, delle opinioni.
Che poi i tornei Open potrebbero essere più spettacolari dei Super Tornei, questa è un’altra questione e rientra nei gusti personali. Tra l’altro, visto il numero dei commenti all’articolo dedicato al Isle of Man (anche al netto del “caso Hou Yifan”), effettivamente sembra che gli Open con tanti Top-Player incontrino un certo interesse del pubblico.
27 settembre 2017 - 14:39
A me le credenze popolari non stupiscono più di tanto.
Però mi piace ricordare ancora una volta che le opinioni dovrebbero almeno basarsi su qualcosa, possibilmente qualcosa che non evapora !
Decidete voi cosa, non dico che debbano essere per forza dimostrabili con numeri o sentenze, ma qualcosa deve esserci cacchio ?
27 settembre 2017 - 15:12
Sarebbe da verificare (su più partite) cosa fanno gli over 40 della Top-10 quando affrontano gli under 2700 per vedere se effettivamente il loro Elo resta alto più di quanto dovrebbe grazie alle molte patte nei Super Tornei. Anche se gli over 40 nella Top-10 non è che siano tantissimi.
27 settembre 2017 - 21:00
“cosa fanno gli over 40 della top 10 contro gli under 2700 “…..
rileggendolo adesso, saresti pronto per la psicoanalisi ?
27 settembre 2017 - 15:36
Io sono pronto a rimangiarmi tutto pubblicamente basta che le cose cambino. Io non posso dimostrare il contrario ma neanche voi non potete avere la certezza che disputando più tornei la musica non cambi. E non dico 100 me ne basta qualcuno in più.Tra l’altro Megalovic nell’ultimo commento ha messo in evidenza un aspetto che io ho sempre criticato quello delle troppe patte tra SuperGM
27 settembre 2017 - 15:47
Comunque 336 partite, che equivalgono a quasi 40 tornei Open con tutti under 2700 disputati da un Top-Player, non è che siano pochissime. Certamente non danno una risposta definitiva, ma un indizio si.
Riguardo le tante patte, alcune dipenderanno anche dalla volontà dei Top-player, che qualche volta decidono di non volersi “fare male” tra di loro (cosa che tra l’altro accade anche tra GM “normali” negli Open in cui, per esempio, ci sono 3-4 GM e tanti under 2400), ma la maggior parte credo dipenda dal fatto che alzandosi il livello, diventa più probabile che la partita termini con una patta.
27 settembre 2017 - 15:56
Segnalo, a titolo di curiosità, che qualche tempo fa un Top-Player si lamentò pubblicamente di un Super-GM che giocò un torneo Open secondario perché, a suo dire, così aveva guadagnato facilmente dei punti Elo. Quindi, vedendo la cosa dall’alto, c’e’ anche chi la pensa in maniera diametralmente opposta! Anche se in quel caso credo si riferisse al fatto che se un 2700 che gioca, per ipotesi, cento partite contro dei 2000 ha un punteggio atteso di 99 punti ma, esistendo il “tetto” a 400 punti Elo per il calcolo delle variazioni Elo, realizzando 99 punti invece di non guadagnare punti Elo ne guadagna 70!
PS
per questo motivo nei dati della tabella sono state considerate le performance e non le variazioni Elo, che avrebbero dato un risultato leggerissimamente più favorevole ai Top-GM proprio grazie al tetto dei 400 punti.
27 settembre 2017 - 16:40
I fattori da considerare sono una miriade, è naturale che se si vuole estrarre dai dati disponibili e in tempi ragionevoli una indicazione verosimile, bisogna fermarsi prima o poi.
Ad esempio, quando si giudica la scelta di un super GM su quale torneo giocare, è ovvio considerare quello che ricaverebbe con un risultato positivo ( ma lui sceglierà considerando anche la possibilita di quello negativo ! )
Ebbene, mi pare che troppo peso sia dato al punteggio elo, mentre io credo che sia importante anche ( e a volte soprattutto ) il premio in denaro ( e/o in qualificazioni ) associato a questi risultati.
E questo vale sia per gli open che per i super-tornei chiusi.
Davvero credete che i super GM preferiscano i tornei tra loro perchè negli open perdono punti elo ?
Appurato che questo in media non accade, se anche fosse stato, io penso che preferiscano la sicurezza di un congruo assegno “garantito” anche in caso di prestazione deludente, cosa che negli open non avrebbero.
27 settembre 2017 - 16:44
L’aspetto economico certamente è uno, se non il primo aspetto che considerano, come farebbe del resto qualsiasi professionista in qualsiasi campo. Per questo immagino che per avere dei Top-Player negli Open non siano sufficienti ricchi premi, ma servano degli ingaggi personali oltre agli “inviti”. Forse anche per questo nel Millionaire Chess, nonostante i premi fossero più alti di quelli dell’Isle of man, c’erano solo i Top-Player USA.
27 settembre 2017 - 18:19
Ziggy, perdona ma ho la sensazione che ci sia un equivoco di base.
Tu, credo, stai dicendo in pratica (la butto sul semplice perché viene più comodo a me, non perché credo tu abbia bisogno di disegnini) “non potete dimostrare che non esistano forme di vita aliene. Non ce ne sono sulla luna ma ce ne potrebbero essere su Marte o chissà dove”.
In molti qui non stanno affermando il contrario (“Gli alieni non esistono punto”). Bensì che i dati disponibili non mostrano che esistano.
Incompleti? Sicuramente*.
Ma si deve discutere sui dati. E al momento i dati, mi pare, non mostrano forme di vita extraterrestri 🙂
È impossibile discutere sui “non si può dimostrare che”, per lo stesso semplice motivo per il quale non è possibile dimostrare che, per dire, alcune sedie sulla terra siano in realtà mostri mangia-persone. Quel che si può fare è venire tutti qui, confrontare le nostre esperienze e stabile che nessuno di noi è mai stato morso da una sedia** 🙂
*con rispetto e ringraziamento a chi li ha raccolti per rispondere a “sensazioni”.
** il conto sarebbe in ogni caso partigiano, perché quelli di noi divorati dalla propria sedia non potrebbero ovviamente intervenire.
27 settembre 2017 - 18:29
(** oltre ad un sacco di altri che affermerebbero che le sdraio sono mostri mangia-persone, ma sto divagando)
27 settembre 2017 - 18:34
andatevi a vedere il GM? Shkuro che è 2828 BLITZ ed 8 al mondo come ha fatto ad accrescere cosi tanto l elo
27 settembre 2017 - 18:42
Più o meno sfruttando quanto dicevo nel mio penultimo commento, che qui riporto
se un 2700 che gioca, per ipotesi, cento partite contro dei 2000 ha un punteggio atteso di 99 punti ma, esistendo il “tetto” a 400 punti Elo per il calcolo delle variazioni Elo, realizzando 99 punti invece di non guadagnare punti Elo ne guadagna 70!
Negli ultimi tornei Blitz registrati Shkuro ha giocato 189 partite, affrontando ben 162 avversari con oltre 400 punti in meno, e ottenendo 185 punti!
27 settembre 2017 - 20:22
ecco perche l elo attuale non mi piace 🙂
28 settembre 2017 - 15:13
A questo punto mi pare di capire di essere l’unico a pensarla in modo differente. Forse la domanda corretta dell’articolo doveva essere Ziggy Moon cosa ne pensa? Me ne farò una ragione.
Rispondendo a Anonimo 109 il paragone con gli alieni mi sembra azzardato ma ti posso dire che secondo me esistono per una serie di motivi che non sto qui ad elencare ma anche semplicemente perchè i dati che dimostrano il contrario sono talmente ridicoli (e falsi….ma lasciamo perdere) che alla fine non dimostrano niente. Ma, tornando a noi, se i dati dicono di no questa discussione a cosa serve? Isle of man e solo uno dei 5 tornei ai quale i Top players vorrei fossero obbligati a partecipare ogni anno….vediamo come va (vi prometto che non gufo)
28 settembre 2017 - 15:43
Finora contro gli under 2700 nel Isle of Man sta andando così, con l’avvertenza che alla fine le partite giocate saranno più o meno il 10% di quelle considerate nell’articolo. Per esempio se sommiamo i risultati del torneo a quelli della tabella dell’articolo, la Differenza Totale Elo-Performance passa da +3 a -2.
Nome Partite Elo Performance Differenza
Carlsen 5 2827 2896 +69
Kramnik 4 2803 2457 -346
Caruana 4 2799 2779 -20
Anand 5 2794 2702 -92
Nakamura 5 2781 2812 +31
Totale 23 2801 2727 -74
29 settembre 2017 - 08:56
Tutto Ok Mega, ma è doverosa una precisazione.
Sul rating elo in sè si possono azzardare totali e differenziali tra vari giocatori, per individuare una tendenza verosimile, essendo un dato “proprio” del giocatore.
Non altrettanto sulla performance, che ha forti caratteristiche di non linearità essendo legato invece agli avversari di un giocatore ( che sono diversi per ogni giocatore ), e al numero di partite giocate, per cui la somma conterebbe troppi elementi non omogenei.
Basti guardare quanto incidono le poche brutte partite di Kramnik sul risultato complessivo. ?
29 settembre 2017 - 09:27
Mi spiego meglio.
I 5 super GM hanno un rating molto simile, e nel caso specifico si può tollerare la creazione di un ipotetico “giocatore medio” da 2800,8 che abbia fatto il totale dei punti dei 5 giocatori esaminati ( ma con avversari diversi : meglio se fossero stati gli stessi per tutti e 5 ).
Non vorrei che costituisse un precedente per creare ( estremizzo ) un ipotetico giocatore medio da 2108,5 ricavato facendo la media dei giocatori nati a Dicembre della Top-1000 italiana, e quindi includendo me ???
29 settembre 2017 - 10:26
Le poche brutte partite di Kramnik incidono sui piccoli numeri e possono “impressionare” chi li legge, ma sui numeri grandi sono praticamente ininfluenti. Basta pensare che aggiungendo i risultati dell’Isle of Man alla tabella dell’articolo la differenza del Totale Elo medio-Performance Media passa da +3 a +2.
Segnalo inoltre che, nonostante i risultati pessimi di Kramnik (performance 2516), la differenza delle prestazioni del russo contro gli Under 2700 resta in terreno positivo, passando da +63 a +20.
29 settembre 2017 - 11:33
Consideriamo anche la performance di Kramnik risente anche in parte della sconfitta al primo turno con Caruana…
29 settembre 2017 - 12:13
lordste, la sconfitta del 1° turno con Caruana non è stata conteggiata, visto che stiamo considerando i risultati contro gli under 2700. Per lo stesso motivo non viene considerata la vittoria di Carlsen con Eljanov. La performance nel torneo di Kramnik è di 2496, quella di Carlsen 2965, quella di Caruana 2831. Contro gli under 2700 Kramnik 2516, Carlsen 2896 e Caruana 2754. Anand e Nakamura invece hanno incontrato solo under 2700. Performance rispettivamente di 2757 e 2764.
28 settembre 2017 - 15:53
ZiggyMoon: “se i dati dicono di no questa discussione a cosa serve?”
Volendo si potrebbe sostenere che:
è vero che complessivamente i Top-10 non perdono punti Elo quando giocano con gli under 2700 (il che era anche piuttosto prevedibile), ma si può notare che i più “vecchi” tendono invece a perdere punti Elo, il che significa che partecipare solo a Super Tornei più che favorire genericamente i Top-Player, favorisce i giocatori in declino, che perdono punti Elo più lentamente di quanti ne perderebbero se giocassero anche gli Open. Se così fosse, ed essendo la differenza totale complessivamente nulla, di converso i Top-10 in ascesa che giocano solo Super Tornei vedrebbero frenata la loro ascesa dal giocare solo Super Tornei.
E’ chiaro però che a questo punto, se 336 partite complessive sono sufficienti per avere un primo indizio su cosa fanno genericamente i Top-10 quando giocano gli Open, le 26 partite di Anand non sono sufficienti per dare informazioni significative su questa “sotto-tesi”, anche perché oltre alla numerosità delle partite, per avere dati consistenti servirebbe anche un certo numero di giocatori di cui verificare i risultati.
PS
in ogni caso, non è che si può obbligare la gente a giocare gli Open come suggerisci! 😀
PS2
ho avuto un certo coraggio a definire “vecchio” il 48enne Anand, che a 45 anni si è giocato un match mondiale!
28 settembre 2017 - 16:12
“in ogni caso, non è che si può obbligare la gente a giocare gli Open come suggerisci!”
5 tornei, facciamo 45 partite, nel 2016 Carlsen ne ha giocate 54…
Facciamo 99 partite, una media calboniana di una partita classica ogni 3,68 giorni* ?
* Natale incluso!
28 settembre 2017 - 16:06
Esatto!!!!! Perchè mai non dovrebbe essere così. Kramnik e Anand rimarranno sempre dei grandi campioni ma è ora che lascino spazio ai più giovani (se in grado) ma questo è solo un aspetto altri giocatori più giovani di loro speculano sul fatto di fare solo tornei chiusi.
28 settembre 2017 - 16:14
La frase “lasciare spazio ai più giovani” non l’ho mai capita. Per me si deve “lasciare spazio ai più bravi” e non c’e’ nulla negli scacchi che impedisca di salire nelle classifiche mondiali. E’ sufficiente vincere le partite. E infatti Carlsen già a 18 anni era invitato costantemente nei Super Tornei! E se, per esempio, Wei Yi fa l’ultimo “saltino” che gli serve, inizieranno ad invitare anche lui.
28 settembre 2017 - 16:19
Ricollegandomi a quanto ho riportato della Polgar sull’impossibilità di un sistema perfetto, mi permetto di far notare che se i SuperGM non “scendono” negli Open qualcuno dirà che non lo fanno per non rimetterci Elo, se invece lo fanno qualcun altro dirà che lo fanno per prendersi qualche punto Elo facile facile.
Caratteristicamente, né qualcuno né qualcun altro avranno guardato le statistiche 😀
28 settembre 2017 - 16:23
Anonimo 109 l’unica cosa oggettivamente vera (se si prende per buono il sistema Elo) è che se il Super GM decide di giocare l’Open Week End di Vattelapesca dove giocano solo under 2000, alla fine i punti Elo “facili” li guadagna grazie al tetto a 400 punti Elo per il calcolo delle variazioni Elo. Ma il gioco non vale la candela, visto che deve “perdere” tre giorni per guadagnare 3-4 punti Elo in più.
28 settembre 2017 - 16:58
Dipende,mega
Il caso di cui parlavi ieri riguardava,se nn ricordo male, una dichiarazione di Aronian su Vallejo , che venne in Italia , almeno per due tornei chiusi, a giocare con Elo max 2200
E la conclusione fu che essere 2695 o 2700 faceva una buona differenza
28 settembre 2017 - 17:12
Vallejo Pons ricordo che venne in Italia nel 2008 per giocare un chiuso e un Open, e aveva un Elo di circa 2650. E comunque, anche volendolo considerare un Super GM, stiamo parlando di un caso, per cui il dubbio che il gioco non valga la candela per un Super GM permane.
Tra l’altro all’epoca il tetto era a 350 punti, per cui si guadagnavano 1,1 punti Elo incontrando un 2000, e non 0,8 come adesso.
PS
trovati i tornei
https://ratings.fide.com/individual_calculations.phtml?idnumber=2205530&rating_period=2009-01-01&t=0
28 settembre 2017 - 17:21
Mi sembrava di ricordare che quando venne in Emilia,Vallejo fosse poco meno di 2700 e che,per lui, il gioco valesse la candela
Ma di fronte ai dati di Mega…:-)
28 settembre 2017 - 17:24
si ste, comunque non hai tutti i torti visto che Vallejo superò quota 2700 nell’aggiornamento successivo, anche grazie ai 12 punti guadagnati nei tornei che hai segnalato! 😀 Più gli 8 guadagnati in un torneo francese con la stessa “metodologia”. Ma contarono anche i 20,7 guadagnati nelle Olimpiadi di Dresda giocate successivamente. (all’epoca aggiornamento Elo FIDE ogni 3 mesi)
Comunque, per non far passare Vallejo per un “furbo”, aggiungo che lo spagnolo è rimasto abbastanza stabilmente attorno ai 2700, con un picco di 2724.
28 settembre 2017 - 16:20
Ne hai scelto uno a caso? Se non fosse per lui vorrei vedere tutte le statistiche dove andrebbero a finire. Ma non voglio fare polemiche il senso del mio precedente post penso si capisse
28 settembre 2017 - 16:29
Ho scelto Carlsen perché è il caso più eclatante, ma potevo scrivere anche Vachier-Lagrave, che hanno iniziato ad invitare dopo solo perché, essendo evidentemente meno bravo, ha impiegato più tempo per entrare nella Top-10.
Comunque senza Carlsen la differenza Elo-performance della tabella dell’articolo, a occhio, passa da +3 a -7. Del resto il grosso (65%) delle partite della tabella le hanno giocate Caruana, Karjakin e Nakamura, che performano sostanzialmente quanto il loro Elo.
28 settembre 2017 - 16:31
Beh non penso proprio che Carlsen venga al torneo del mio circolo con 800 euro di montepremi parliamo di tornei dove al massimo di giocatori con meno di 2400 ne incontra 1
29 settembre 2017 - 08:04
Carlsen al torneo del tuo circolo non viene. Ok. Spero che non lo biasimi per questo.
I tornei open li fa, e ci guadagna punti Elo perchè fa risultati migliori di quanto è atteso secondo la tabella elo vigente ( spero che non lo biasimi per questo ).
La tabella dei punti attesi vale per tutti i tornei, anche per quelli che non piacciono o che vanno male.
Guardacaso invece perde punti elo nei tornei “tra di loro”, quelli che pensate siano preferiti dai super GM, e soprattutto li perde nei match mondiali, quelli che servono per mantenere il titolo. Spero che non lo biasimi se sceglie di vincere il match mondiale ( perdendo elo ) e giocare anche i match successivi, anzichè perderlo e magari tornare a giocare solo gli open ( in modo da riguadagnare il rating più alto ).
☺
Insomma, l’equivoco sta nel voler inglobare a tutti i costi i giocatori in un insieme chiuso e uniforme, affibbiandogli poi un comportamento comune, mentre invece ognuno va per la sua strada cercando di curare i propri interessi, con esiti assai diversi.
Gli scacchi sono un gioco creativo e individuale, ma soprattutto rappresentano l’ambiente più distante e diverso dalla “approssimazione” di giudizio.
Anzi, credo che siano la più efficace ghigliottina della superficialità.
29 settembre 2017 - 12:48
condivido in pieno.
per quello che serve.
29 settembre 2017 - 12:54
le scelte sono evidentemente differenti tra giocatori e, presumibilmente, le inclinazioni.
a questo s’aggiunge “mammona”.
carlsen non è caruana, il quale non è né naka né so, e tantomeno carlsen.
e dal tutto non sembra potersi estrarre un bel niente,
29 settembre 2017 - 10:26
ho partecipato già dalle fasi iniziali a questa dialettica variopinta sul tema
per riassumere il mio pensiero, ritengo che il sistema di attribuzione del ranking abbia caratteri di conservatismo
a ciò concorre:
1) la possibilità di conservare il rating (non so x quanto tempo ..) pur senza giocare
2) il sistema dei tornei chiusi tra i top, che ne limita l’esposizione verso gli altri giocatori
3) la stessa applicazione di un valore basso (10) del k
la conseguenza di questa impostazione è un livello di osmosi contenuto tra i diversi settori di ranking, che fa si che i giocatori in crescita (magari quelli più giovani ..) impieghino più tempo x scalare e che quelli in difficoltà (in particolare i top ..) riescano a diluire nel tempo gli effetti di un calo anche fisiologico
ma quelli bravi comunque alla lunga emergono e quelli in calo comunque scenderanno .. ci vorrà solo più tempo ..
questa impostazione è semplicemente il risultato di scelte gestionali da parte della FIDE, che per raggiungere i propri obiettivi ritiene che queste regole siano corrette; può piacere o non piacere, ma è così
personalmente – mi sembra di averlo detto con chiarezza – non amo i tornei chiusi tra i big; mi paiono un rituale stanco noioso e autoreferenziale; al contrario degli open che consentono confronti più ‘freschi’ e stimolanti e ritengo diano un’idea più chiara della realtà delle forze in campo
.. e non credo che con un’impostazione diversa Carlsen uscirebbe dalla top100
29 settembre 2017 - 12:39
.. e per rispondere più chiaramente al quesito posto ..
.. è possibile che qualche top player ami meno le acque procellose degli open rispetto ai porti sicuri dei ‘chiusi’ .. ma qui non si tratta tanto di scelte individuali .. è il ‘sistema’ (come descritto nel precedente post ..) che porta a certe scelte e conseguenze ..
.. l’esistenza di un branco solido stabile e facilmente identificabile verso terzi (opinione pubblica, media, sponsors ..) di top players è funzionale alla visibilità ed alla propagazione della disciplina .. di questo sono di certo consapevoli gli stessi top players (oltre che ovviamente la FIDE ..) che tendono conseguentemente anche a conservare al proprio interno gli esemplari divenuti più deboli (ma dal marchio affermato nel tempo ..) prima di lasciarli fuoriuscire quando ormai inevitabile .. non si lascia andare dall’oggi al domani dei marchi affermati come Kramnik e Anand per sostituirli (negli stessi mercati ..) con 2 ancora opachi e scarsamente visibili come Fedoseev a Vidit ..
29 settembre 2017 - 13:01
“Gli scacchi sono un gioco creativo e individuale, ma soprattutto rappresentano l’ambiente più distante e diverso dalla “approssimazione” di giudizio.
Anzi, credo che siano la più efficace ghigliottina della superficialità.”
Vero gli scacchi si gli scacchisti di cui stiamo parlando sono professionisti che fanno quello che a loro più conviene (nessuno può biasimarli per questo). Il problema sono le regole che a mio avviso sono troppo conservatrici. I tornei chiusi sono eventi mediatici importanti per mantenere alta l’attenzione su questo sport, nulla da dire su questo, i giocatori più forti e più conosciuti vanno in qualche modo tutelati perchè fanno ascolto, giusto anche questo, ma c’è un limite da non superare altrimenti si ottiene l’effetto contrario.
29 settembre 2017 - 13:12
.. mi pare una foto corretta della situazione .. e di rischi ed opportunità insiti in certe scelte di governo ..
29 settembre 2017 - 13:08
.. ma questi sono discorsi politici (e commerciali e di marketing ..) ..
.. altro discorso sarebbe il ranking ..
.. il rating è meritocrazia .. la meritocrazia è democrazia .. la democrazia è partecipazione di tutti (tutti devono avere la possibilità di misurarsi ad armi pari) ..
.. conclusione? un vero rating meritocratico deve prevedere una partecipazione aperta .. senza compartimenti chiusi ..
.. volete fare i vostri chiusi? .. bene, fate pure, ma i loro risultati non contribuiscono al vostro rating ..
.. volete avere un rating? .. bene, partecipate (in particolare i giocatori di alto livello ..) ad un numero minimo annuo di open, perché solo così il vs rating è credibile .. e se non giocate il vs ranking scende automaticamente (non state confermando di meritarlo ..)
.. ma questo è un mondo ideale, perché poi c’è la politica, il commercio, il marketing, gli sponsors ..
29 settembre 2017 - 13:25
mah.
29 settembre 2017 - 13:35
ognuno si esprime liberamente come può ..
29 settembre 2017 - 13:36
.. e con gli strumenti disponibili ..
29 settembre 2017 - 13:34
.. un commento doveroso alla interessante statistica presentata in apertura ..
.. non mi pare secondario rispetto alla discussione il fatto che
1) i giocatori più assidui negli open sono quelli che ex-post confermano il loro rating
2) gli scostamenti maggiori sono prodotti dai giocatori meno presenti ..
29 settembre 2017 - 13:46
Per concludere il mio pensiero alla domanda “I top-players evitano gli Open per non perdere elo?
La mia risposta è NO! evitano gli open perchè non essendo obbligati a farli a loro non conviene. Solo in caso contrario accettano i rischi.
29 settembre 2017 - 13:56
.. mi pare che ci capiamo .. è solo questione di vincoli e di trade-off .. fanno ciò che loro conviene nell’ambito dei vincoli e delle opportunità fissati dal sistema ..
.. le scelte individuali hanno rango di secondo livello .. è il sistema che sostanzialmente le guida
29 settembre 2017 - 14:07
La tua risposta è, nel caso più benevolo, imperfetta.
I big ( intesi come gruppo ) partecipano agli open.
La prova più immediata è il torneo Isle of Man ancora in corso.
Non tutti ? Non è un problema. E’ una scelta individuale che spetta a loro.
Forse volevi dire che quelli che partecipano lo fanno solo se a loro conviene ?
E’ una scelta legittima che spetta a loro.
Il sistema così come strutturato rallenta la crescita dei giovani ?
Quello che rallenta la crescita dei giovani è la mancanza dei risultati.
La prova più immediata sono i giovani che invece hanno ottenuto risultati, e adesso sono nella top-20.
Sono arrivati lì ottenendo risultati sia negli open che nei tornei chiusi, e permangono lì perchè continuano ad ottenere risultati, non perchè il loro rating è congelato.
Quello che state declamando a gran voce, ma con argomenti inconsistenti, non è dimostrabile nè a favore e nè contro. Quindi è una congettura.
Ne faccio anche io di congetture, ma cerco di tenerle per me, almeno fino a che qualche riscontro non mi consente di elevarla allo stato più nobile di “opinione”.
29 settembre 2017 - 14:37
il lupo (già un po’ spelakkiato di suo ..) perde il pelo ..
29 settembre 2017 - 14:38
in certi spot non trovo nulla che mi rammenti la nobiltà ..
29 settembre 2017 - 14:40
Tre cose veloci veloci:
Negli ultimi 5 anni il 40% dei giocatori nella Top20 è cambiato.
I dati gentilmente raccolti da Mega indicano che i Top restano Top anche quando giocano contro i mortali, in attesa che nel corso del tempo tali dati aumentino di volume e corrispondente autorevolezza non vedo perché ignorarli.*
Obbligare un libero professionista a partecipare a tot eventi all’anno è qualcosa da distopia orwelliana.
*ah, già: i nostri desideri.
29 settembre 2017 - 14:41
.. o quanto meno quel grado minimo di nobiltà che porrebbe il postista nelle nobili condizioni di contestare l’assenza di nobiltà altrui .. E VAI CON LE FORBICI!!
29 settembre 2017 - 14:48
i dati aumentano di volume se si pongono le condizioni perché questo avvenga .. altrimenti rimangono lì dove sono
la prima regola dello sport è partecipare .. puoi essere valutato (e quindi far part di un ranking ..) solo se partecipi .. nessuno può obbligarti a partecipare .. ma se non partecipi non puoi essere valutato .. e allora sei fuori
29 settembre 2017 - 14:55
Addirittura!! bIg brother is watching us?
29 settembre 2017 - 15:07
Un po’ di drammatizzazione, per il pubblico 😀
Se preferisci puoi leggere “è qualcosa che si poteva giusto concepire in Unione Sovietica”.