Un thè con Vassilly Ivanchuk. Reggio Emilia 2010-2011
27 Dicembre 2010, vigilia del 53° Torneo di Capodanno. Questo il giorno che avevo scelto per recarmi al torneo di Reggio Emilia per la prima volta nella mia vita.
Dejavù. Ma non proprio. Ai nostri amati lettori avevo già proposto il medesimo inizio per l’intervista “ A pranzo con Nigel Short”, frutto di un emozionante incontro col campione inglese ex pretendente al titolo mondiale che avevo accompagnato al ristorante dopo il suo arrivo a Reggio Emilia.

Darkstorm- Short
Quella indimenticabile giornata caratterizzata dall’incontro con uno dei campioni della storia degli scacchi non terminò lì, anzi… Usciti dal ristorante rientrammo all’Hotel Astoria dove ad attendermi trovai un paziente quanto disponibile Vasslly Ivanchuk, uno dei pilastri dell’ultimo ventennio scacchistico da quando si mise in mostra sul palcoscenico di New york vincendo il torneo nella megalopoli.
Mentre varco l’ingresso dell’hotel già vedo Ivanchuk seduto sul divano. Ci spostiamo accompagnati da Martha Fierro nella sala bar così passo dal “pranzo con Nigel Short” al “thè con Vassilly Ivanchuk” 🙂 .
Una volta che ci siamo accomodati sulle poltrone inizia la fase di studio. Lui mi guarda ed io lo guardo, nessuno dei due prende parola, capisco che non sarà facile come con Short e dal suo sguardo a trassi sfuggevole è comprensibile che bisognerà saper catturare la sua attenzione più che con altri.
Un Thè con Vassilly Ivanchuk
D: Mi sembra giusto iniziare chiedendoti dell’Italia: che città hai visitato nella tua vita e quali hai apprezzato maggiormente?
I: Durante la mia carriera ho preso parte ai tornei di Montacatini, dove ho vinto, al chiuso di Reggio Emilia dove ora sono tornato, al semilampo di Rocca di Papa e a Saint Vincent dove ho preso parte al Campionato Europeo a Squadre. Ma tra le città che maggiormente mi è piaciuto e mi piace visitare c’è Roma.
D: Come pensi di impegnare il tuo tempo libero durante questa trasferta in Italia?
I: Leggendo libri e se ne avrò modo mi piacerebbe ritornare al teatro (NDR: qui il suo sguardo si illumina e la sua parlata diventa vivace), nella mia precedente esperienza a Reggio, molti anni fa, andai a vedere la Traviata insieme ad Elvhest, Beliavsky e soprattutto con Lajos Portish che era un fanatico del genere (NDR: qui al ricordo il suo sorriso si illumina. Infatti lo scacchista ungherese, ex n° 3 del mondo nel 1980 che vinse le Olimpiadi, 8 campionati nazionali e 2 Tornei di Reggio Emilia è anche un baritono fan dell’opera. Qui in Turchia, durante la cerimonia di chiusura dell’europeo, si esibì cantando Santa Lucia

Ivanchuk si mostra a tratti introverso a tratti estroverso, ma l’importante è farlo parlare di temi che lo interessano o che suscitano in lui piacevoli ricordi.
D: Quando sei in Italia per i tornei vari la tua alimentazione e ti adegui alla cucina locale?
I: si, approfitto dell’occasione per mangiare gli spaghetti e piatti molto saporiti, inoltre il caffè macchiato è una bevanda che mi piace gustare.

D: Durante la tua carriera hai avuto la fortuna di girare moltissimi Paesi e di prendere parte a tantissimi tornei e memorial. Alcuni di questi sono ben organizzati, ad esempio il Memorial Tal, dove si può riscontrare la coniugazione tra l’atmosfera del passato e le moderne tecnologie video e web. Quali sono quindi per te i tornei dove hai maggior piacere a prendere parte e che per qualche motivo ti emozionano maggiormente?
I: Tre delle mie tappe preferite sono l’Havana, Wijk Aan Zee e Linares. Ma ci sono anche alcuni Memorial nel mio cuore come il “Memorial Stanislaw Gawlikowski” (NDR: il 22° Memorial, montepremi 15.000 dollari, si disputò nel 2003 a Varsavia presso il palazzo della Cultura, Ivanchuk vinse il torneo Rapid precedendo ben 45 GM tra cui Korchnoi, Sakaev, Akopian, Aronian, Glek, Aleksandrov, Moiseenko, Rozentalis, Krasenkow, Rustemov e Asrian . Classifica finale: 1. Ivanchuk Vassily, 2. Akopian Vladimir, 3. Aronian Levon, 4. Aleksandrov Aleksej, 5. Korobov Anton, 6. Moiseenko Alexander, 7. Sakaev Konstantin, 8. Rustemov Alexander, 9. Socko Bartosz, 10. Jaracz Pawel, 11. Urban Klaudiusz, 12. Azarov Sergei, 13. Ruck Robert ,14. Krasenkow Michal, 15. Glek Igor) e il Memorial Daskalov.
D: Quali sono le partite più belle che hai giocato negli ultimi anni e di cui sei fiero?
I: Ne ho giocate diverse piacevoli, tra queste direi la vittoria col cinese Bu Xiangzhi a Nanchino 2008 e quella col georgiano Jobava alle ultime Olimpiadi di Khanty-Mansiysk
[Event “Pearl Spring Chess Tournament”][Date “2008.12.21”][Result “1-0”]
[White “Vassily Ivanchuk”][Black “Bu Xiangzhi”]
[WhiteElo “2786”] [BlackElo “2714”]
1. e4 e5 2. Nc3 Nf6 3. Bc4 Bb4 4. Nf3 O-O 5. O-O d6 6. Nd5 Be6
7. d4 Bxd5 8. exd5 e4 9. Nh4 c6 10. c3 Ba5 11. Bg5 Nbd7
12. Nf5 Nb6 13. f3 h6 14. Bh4 e3 15. Qd3 Nxc4 16. Qxc4 Qd7
17. Nxe3 Nh5 18. Rae1 Bd8 19. Bxd8 Rfxd8 20. Qd3 Rab8 21. b3
Nf6 22. dxc6 bxc6 23. Re2 a5 24. Rfe1 g6 25. d5 Nxd5 26. Nxd5
cxd5 27. Qxd5 Qa7+ 28. Kh1 Qc5 29. Qd2 d5 30. Re5 a4 31. bxa4
h5 32. f4 Rbc8 33. f5 Qxc3 34. Qh6 1-0
[Event “Chess Olympiad”][Site “Khanty-Mansiysk RUS”][Date “2010.09.28”]
[White “Vassily Ivanchuk”] [Black “Baadur Jobava”] [Result “1-0”]
[WhiteElo “2754”] [BlackElo “2710”]
1. e4 c6 2. d4 d5 3. f3 Qb6 4. a3 e5 5. exd5 Nf6 6. dxe5 Bc5
7. exf6 Bf2+ 8. Ke2 O-O 9. Qd2 Re8+ 10. Kd1 Re1+ 11. Qxe1 Bxe1
12. Kxe1 Bf5 13. Be2 Nd7 14. dxc6 bxc6 15. Bd1 Re8+ 16. Ne2
Nxf6 17. Nc3 Bc8 18. a4 a5 19. Rf1 Ba6 20. Rf2 h5 21. Ra3 h4
22. g3 h3 23. g4 Rd8 24. Nf4 Nd7 25. Rb3 Qd4 26. Nfe2 Re8
27. Ne4 Qxa4 28. Bd2 Qa1 29. Bc3 Ne5 30. Ra3 Qb1 31. Nd2 Qc1
32. Rxa5 Ng6 33. Rxa6 Nf4 34. Ra8 1-0
D: Oggi hai 41 anni. Tra i top player sei uno dei pochi esponenti della vecchia guardia insieme ad Anand e Gelfand. Qual è il tuo obiettivo per la prossima decade?
I: Nei prossimi 10 anni cercherò di fare del mio meglio ed esprimere il miglior gioco possibile, cercherò di giocare in maniera forte ed incisiva. Non so dire se ci riuscirò, ma ce la metterò tutta per primeggiare.
D: Quali sono invece i tuoi obbiettivi a breve termine e i tuoi impegni?
I: Innanzitutto vorrei giocare in maniera ottimale qui a Reggio Emilia, un appuntamento importante. Poi dovrò affrontare i tornei di Gibilterra, Monaco e il Campionato Russo. Successivamente tenterò di qualificarmi al prossimo ciclo mondiale tramite il Gran Prix FIDE. Nei match dei candidati 2011 seguirò invece con interesso l’incontro Topalov-Kamsky, sicuramente bello e interessante anche sotto il profilo psicologico dopo che si sono già affrontati di recente per il titolo mondiale.
D: IL Mondiale per un giocatore della tua levatura è un tema importante. Non credi che Ivanchuk meritasse un match con Grischuk per ambire al posto liberato da Carlsen tra gli 8 dei match dei candidati?
I: Quella di Carlsen è stata una scelta strana vista la posta in palio. Si, forse anche Ivanchuk meritava una chance per entrare nel tabellone, ma così purtroppo non è stato. Non posso farci nulla.
D: Possiamo attribuire le responsabilità ci ciò alla FIDE?! Come valuti il loro operato?
I: Alcune decisioni o situazioni possono essere criticate o discusse ma credo che in generala la situazione sia accettabile e Kirsan forse è una buona soluzione al momento
D: Nel 2010 hai vinto alle Olimpiadi la medaglia d’oro come miglior prima scacchiera e la medaglia d’oro a squadre con l’Ucraina. Si tratta del 4° titolo olimpico per te (NDR: i precedenti nel 2004 sempre con l’Ucraina e nel 1988 e 1990 con la Russia). Ma qual è invece il tuo rapporto coi titoli mondiali?
I: Sono felice di aver vinto il titolo di campione del mondo blitz nonostante non sia stato in grado di ottenere la corona mondiale a cadenza classica. Ma è una cosa che desidero e ci proverò con tutte le forze nei prossimi anni.

D: Tu sei un professionista che ogni settimana deve affrontare numerosi tornei in giro per il mondo. Ma ognuno di noi quando inizia a giocare non pensa a questo ma ha dei desideri. Cosa è rimasto nel tuo cuore dei sogni che coltivavi da ragazzo quando la tua carriera era agli albori?
I: Da ragazzo non pensavo molto al futuro. Ero totalmente concentrato a studiare, a prepararmi e ad esprimere alla scacchiera un buon gioco. Poi certamente ogni tanto il mio cuore sognava già di diventare Campione del Mondo a cadenza classica.
D: Mi sembra giusto concludere l’intervista da dove avevamo iniziato. Il torneo di Reggio Emilia. Quali sono i ricordi più belli di questo torneo che conservi nel tuo animo?
I: Il ricordo più intenso è la cerimonia di chiusura del torneo del 91-92 (NDR: qui il suo viso è attraversato da un piacevole sorriso dovuto al riemergere dei bei ricordi). Erano presenti molti campioni e colonne della storia degli scacchi: Botvinnik, Karpov, Smyslov…fu veramente magnifico, indimenticabile. Quanto alle partite disputate da me a Reggio Emilia sceglierei quella con Kiril Georgiev, fu un ottimo match conquistato grazie ad una vera e profonda preparazione casalinga.

Ivanchuk nella sua tipica posa durante le analisi

Qui si conclude la seconda parte di quello splendido pomeriggio, dopo l’intervista a Nigel Short quella a Vassilly Ivanchuk, uno dei migliori giocatori al mondo e più volte n° 2 nelle liste Fide. Lo stesso Gelfand (prossimo sfidante di Anand per il titolo) in una recente intervista, interpellato sul valore dei giocatori 40enni nell’attività agonistica contemporanea, ha dichiarato che tra un Ivanchuk in stato di grazia e Carlsen preferisce il primo reputandolo il migliore in circolazione






