Chi è il più grande scacchista di sempre?
Due giorni di votazioni e 416 voti nel sondaggio non sono bastati per decidere chi, tra Botvinnik e Capablanca, resterà in corsa per il titolo di più grande scacchista di sempre. Sin dall’inizio si sapeva che la sfida tra il “Patriarca della scuola scacchistica sovietica” e “la Macchina degli scacchi” era la più equilibrata degli ottavi, come testimoniano anche i precedenti storici sulla scacchiera: una vittoria a testa e cinque patte. Ma un risultato di 208 a 208 era davvero imprevedibile!

Per questo motivo, si è dovuti ricorrere ad uno spareggio che la Redazione ha deciso di far svolgere attraverso un voto nei commenti a questo articolo da inviare dalle ore 03:30 di venerdì 5 giugno alle ore 23:00 di sabato 6 giugno.
E in caso di ulteriore e clamoroso pareggio? Visto che, subito dopo il termine di questo voto, partirà il sondaggio dei Quarti di Finale contro Bobby Fischer e non essendoci, quindi, il tempo per un ulteriore spareggio, si è optato per questo criterio: in caso di parità, passerà il turno chi avrà ricevuto per primo il decimo voto (farà testo l’ordine di pubblicazione nell’articolo) per cui, affrettatevi a votare visto che il fattore tempo potrebbe risultare decisivo.
Risultato Finale
Botvinnik-Capablanca* 16-34
* in caso di parità passa il turno Capablanca per aver ottenuto per primo il decimo voto





5 giugno 2020 - 03:32
Botvinnik mi è sempre stato difficile da amare. E che mi è sempre sembrato uno dei calcolatori sui quali tanto ha lavorato e che era troppo “allineato e coperto” con il regime e che questo “gli è capitato” influisse “un po’” sugli scacchi sovietici e sui mondiali (il che era in pratica, e detto un po’ troppo semplicisticamente, quasi la stessa cosa, chiedere Keres) e che, insomma, non mi immagino ad una festa con lui.
Capablanca (sempre un po’ troppo semplicisticamente) era fondamentalmente la persona che mi piacerebbe essere 😀
Ma qui non siamo a votare “gli scacchisti con cui Ale vorrebbe passare una festa e/o essere”: comparare i risultati non credo abbia senso, un po’ perché sono assoluti per entrambi, un po’ perché si sono incrociati ma appartenevano già a due mondi diversi per quanto riguarda certe cose. Capablanca dava la sensazione, e credo ci giocasse, di vincere il torneo mentre, casualmente, era lì, in vacanza a San Pietroburgo. Era lui, certo, ma era anche “quel tipo di mondo”, Botvinnik era un professionista al lavoro, e su questo, lui, non “ci giocava”.
Capablanca “Non ho mai letto un libro di scacchi in vita mia”, e qui sono sicuro ci giocasse, è stato l’ultimo degli amatori, sconfitto non per caso dal professionista Alechine, che quando non beveva “studio gli scacchi 8 ore al giorno. Per principio”.
Botvinnik ha dato vita alla scuola sovietica e, se pensiamo all’enormità che ha rappresentato e se pensiamo oggi a quanto impegno, dedizione, studio, aggiornamento, team al lavoro eccetera siano necessari per “la professione di Campione del Mondo” e visto che il sondaggio è sul “Più grande” e che secondo me si è grandi si per quel che si è ma anche per come si plasma il futuro allora parlando di scacchi, il mio voto va a
1) Botvinnik
5 giugno 2020 - 03:36
Voto Mikhail Botvinnik
5 giugno 2020 - 03:50
Voto senza dubbio il grandissimo Mikhail Botvinnik: troppo superiore!
5 giugno 2020 - 04:06
Botvinnik
5 giugno 2020 - 06:16
Senza nulla togliere a Botvinnik voto CAPABLANCA :
In tutta la sua carriera Capablanca giocò oltre 600 partite ufficiali, in tornei e incontri, contro avversari di livello magistrale, PERDENDONE SOLO 35.!!!!Non considerando gli anni della sua estrema giovinezza, da quando divenne un affermato maestro solo quattro giocatori (Alechin, Lasker, Spielmann e Marshall) sono stati capaci di vincergli più di una partita. Se escludiamo il russo Il’in–Ženevskij, l’ucraino Verlins’kyj e il pakistano Sultan Khan (che sconfissero il cubano nell’unica partita disputata con lui), l’unico giocatore con cui Capablanca ha uno score negativo è Paul Keres (una sconfitta e cinque pareggi); il suo bilancio è in parità con Botvinnik, Spielmann, Rubinstein, Samuel Reshevsky, Ruben Fine, Andor Lilienthal e Erich Eliskases. Con tutti gli altri maggiori giocatori del suo tempo, Capablanca ha un BILANCIO NETTAMENTE POSITIVO!!!
Capablanca era fortissimo anche nel gioco rapid e blitz. In un torneo rapid giocato al Marshall Chess Club di New York il 6 dicembre 1933, vinse con il punteggio pieno di 9/9. Al secondo posto si classificarono Fine e Reshewsky con 7/9[5]. Nel 1914 giocò un match blitz di 10 partite a Berlino contro Lasker, vincendo 6½–3½; al termine del match Lasker gli disse: “It is remarkable, you never seem to make a mistake”.
CAPABLANCA .
5 giugno 2020 - 07:03
Voto Capablanca
5 giugno 2020 - 07:08
Voto Botvinnik
5 giugno 2020 - 07:32
Voto Capablanca. Lo motivo: Perchè scacchista prococe fatto da solo. Anche uomo di mondo. Cubano, Spagnolo, Diplomatico Cubano e grande donnaiolo!!!!!.
Come si fa a non scegliere un uomo così. penso invidiato da tutti gli scacchisti!!!!
5 giugno 2020 - 07:42
Voto José Raúl Capablanca
5 giugno 2020 - 08:02
Il mio voto va a Capablanca.
E’ stato molto più che un Campione del mondo: è stato un genio!
Nel primo volume de “I miei grandi predecessori” (Ediscere), Kasparov esprime un parere secondo me illuminante quando, commentando la clamorosa vittoria del 1909 nel match contro il Top 10 Marshall (+8 -1 =14), che lo portò all’attenzione del mondo scacchistico, afferma tra l’altro:
“Il fatto è che Capa giocava degli scacchi completamente diversi. Le partite del match dimostrano che egli, dall’alto del suo innato e incredibile talento, comprendeva gli scacchi semplicemente in un altro modo, ad un livello sconosciuto al suo avversario ……… Egli sapeva esattamente quale pezzo mettere in quale casa, quasi potesse penetrare la posizione da parte a parte. Per questo il cubano perdeva così raramente: superarlo era quasi impossibile”.
5 giugno 2020 - 08:19
Gli scacchi sono belli anche perché coinvolgono diverse facoltà mentali e comportamentali come memoria, concentrazione, dedizione e persistenza e risultati alti si possono raggiungere per vie diverse, ma se il “tempo” della misurazione dei talenti fossero gli studi e la preparazione, allora credo che Botvinnik perde per “tempo“ contro Capablanca.
Per me Capablanca.
5 giugno 2020 - 08:23
Voto Capablanca
5 giugno 2020 - 08:40
Ho già motivato, ben più grande il modo in cui il cubano ha dominato la sua epoca.
Voto Capablanca.
5 giugno 2020 - 08:56
Capablanca.
Che possano esserci dubbi sul vincitore di una sfida obiettivamente impari dimostra quanto i giudizi di valore siano influenzati dal gusto e dalle esperienze soggettive.
5 giugno 2020 - 09:49
Voto J.R. Capablanca
5 giugno 2020 - 09:52
Voto Capablanca!!
5 giugno 2020 - 09:53
Voto Capablanca
5 giugno 2020 - 10:00
Voto Capablanca
5 giugno 2020 - 11:24
Ragazzi, finché si scherza si scherza… 🙂 Capablanca forever 😉
5 giugno 2020 - 12:08
Le partite di Capablanca mi piacciono molto.
Ma la storia degli scacchi l’ho studiata…
Capablanca era un giocatore di grandissimo talento, e ha dominato la scena mondiale dal 1915 al 1925. Però è diventato campione del mondo battendo un 53enne Lasker, ben lontano dalla sua massima forza, e giocando in casa, a L’Avana.
Dopo quello non ha più fatto alcun match fino al 1927, dove perse contro Alekhine.
Botvinnik probabilmente è stato molto oscurato dagli intrighi politici, ma è stato colui che applicò la rivoluzione più grande in assoluto al gioco degli scacchi.
Senza parlare dei molti sistemi di apertura da lui inventati ( pensate solo al sistema Botvinnik della semislava, una delle aperture più corrette)…
E’ stato campione del mondo per 15 anni dal 1948 al 1957, dal 1958 al 1960, dal 1961 al 1963.
E’ stato letteralmente un esempio, nonché il maestro per almeno un centinaio di grandi maestri.
Con tutto il rispetto per Capablanca, la sua influenza sul mondo degli scacchi è stata di gran lunga inferiore, come anche il suo livello di gioco raggiunto.
Se si vuole votare un’idea mistica nascosta dietro a un nome, si può votare Capablanca
Se si vuole votare considerando realmente la carriera e l’influenza scacchistica che ha avuto un giocatore, bisogna votare Botvvinik
Voto Botvinnik
5 giugno 2020 - 12:31
Quando si parla del dover fare una scelta tra giocatori leggendari come Capablanca e Botvinnik è normale avere dubbi e perplessità , entrano in ballo ricordi di partite ed emozioni legate ad esse , dovendo però fare una scelta motivata però dall’ occhio della ragione , non si può non tenere a mente la rivoluzione che Botvinnik ha portato nel gioco degli scacchi e sia chiaro non mi riferisco unicamente alle novità da lui portate o alla didattica delle sue partite , ma sopratutto a quello che poi ha rappresentato come campione del mondo e alla sua creazione di una scuola russa che ad oggi ancora si ricorda che ha coltivato i semi di quella che è forze ricordata come la più grande rivalita del nostro gioco Kasparov-Karpov se come me amici , avete amato questa rivalità e se come me credete che la grandezza di un campione non si vede soltanto dal romanticismo del personaggio , ma anche da ciò che ha dato per questa arte , allora non potrete fare altro che votare Botvinnik
Voto Botvinnik
5 giugno 2020 - 12:33
Il piu’ grande talento mai esistito, ha imparato gli scacchi a 4 anni guardando le partite del padre. campione di Cuba a 12 Anni. Eccezionale a livello rapid e blitz. 8 anni imbattutto.
Alekhine non ha mai voluto dargli la rivincita, perche’ sapeva che un cxapablnca preparato era molto piu’ pericoloso del 1927. Alekhine chiedeva che agli organizzatori che partecipav a meno vche non ci fosse Capablanca
Voto Capablanca
5 giugno 2020 - 12:37
Voto Botvinnik
5 giugno 2020 - 13:18
Con tutto il rispetto per il grande Botvinnik, Capablanca era nato per gli scacchi..: CAPABLANCA
5 giugno 2020 - 13:34
Botvinnik!
5 giugno 2020 - 13:45
Voto Capablanca
5 giugno 2020 - 14:06
La scuola sovietica , con poche esclusioni rappresenta l’inizio della fine della creatività nel mondo degli Scacchi. Una volta le partite per corrispondenza erano ‘ un libro contro un’altro libro’ , oggi siamo quasi a un ‘server contro altro server’ con quasi tutti pareggi nelle noiose sfide mondiali .
Quindi voto Jose Raul Capaplanca
5 giugno 2020 - 14:23
voto Capablanca per stile di gioco, forza, senso posizionale, carisma e risultati, uno dei più grandi di sempre
5 giugno 2020 - 14:51
Capablanca
5 giugno 2020 - 15:01
Botvinnik
5 giugno 2020 - 15:26
Capablanca
5 giugno 2020 - 15:27
Botvinnik
5 giugno 2020 - 15:34
Botvinnik
5 giugno 2020 - 15:43
Botvinnik!!
Ciao Bella
5 giugno 2020 - 16:30
The great J.R Capablanca of course
Botvinnik’s greatness is marred by a few episodes in which he can be accused of lack of sportsmanship: first of all not to allow the postponement of the rematch match to Tal is intolerable: Misha, despite being the world champion was forced to play in physical condition absolutely inadequate and against the advice of doctors.
And then the Boto won only two world matches, two revenge by right without going through the selections of the candidates’ tournament. All matches in which he played as a title defender he lost (three) or drew (two)
Capa’s nobility of spirit and his crystalline class are beyond doubt, and it is probabily Alekhine who must be blamed for not granting revenge to the Cuban gentleman.
——————————————
Il grande J.R Capablanca ovviamente
La grandezza di Botvinnik è guastata da alcuni episodi in cui può essere accusato di mancanza di sportività: prima di tutto non permettere il rinvio del match di rivincita a Tal è intollerabile: Misha, nonostante fosse il campione del mondo, fu costretto a giocare in condizioni fisiche assolutamente inadeguato e contro il parere dei medici.
E poi il Boto ha vinto solo due partite mondiali, due vendette di destra senza passare attraverso le selezioni del torneo dei candidati. Tutte le sfide in cui ha giocato come difensore del titolo le ha perse (tre) o pareggiate (due)
La nobiltà di Capa e la sua classe cristallina sono al di la di ogni dubbio, ed è probabilmente Alekhine che dovrebbe esser biasimato per non aver concesso vendetta al signore cubano.
TheTeacher (translated by Connie)
5 giugno 2020 - 17:44
Capablanca
5 giugno 2020 - 17:58
Secondo me molti quando si sono messi a studiare storia degli scacchi, hanno iniziato da Steinitz, e finito con Alechin, perché poi non avevano più voglia 😀
5 giugno 2020 - 18:44
Per me la storia degli scacchi moderni è iniziata con Philidor (che vedeva la musica negli scacchi e viceversa, cosa per me meravigliosa) e per fortuna non accenna a voler finire!
5 giugno 2020 - 18:29
Capablanca
5 giugno 2020 - 18:37
Buongiorno I am Connie la segretaria beautiful and efficent di TheTeacher. My principale dice che chi sta incerto e non cell’ha il facebook di leggere qui sotto quello che sta pubblicato su gruppo di Settimo Elo che help tantissimo per scegliere a chi se lo merita vostro voto.
E’ in corso un referendum condotto dal gruppo nostro concorrente e volto ad eleggere il più grande scacchista di ogni tempo. Tra i più gettonati per la vittoria finale nientepopodimeno che lui, Michail Moiseevič Botvinnik detto Il Patriarca.
Per fare luce a chi non le conoscesse sulle qualità di quest’uomo ripropongo PER CHI NON LO AVESSE GIA’ LETTO la storia delle sfortune del suo secondo di una vita, il povero gran maestro Vjaceslav Vasilevic Ragozin nell’aniversario della sua morte.
Già sfigato coll’impronunciabile nome di battesimo il povero Vjaceslav, giovanissimo scacchista promettente, ebbe poi la sfortuna di essere prescelto come secondo dell’insopportabile patriarca.
Il lavoro all’inizio non sembrava tanto male ma presto i nodi vennero al pettine e un certo modo di fare tendente all’arroganza da parte di Botvinnik si fece via via più marcato col passare degli anni: con tutti ma con Vjaceslav in particolare che a volte era trattato proprio come una pezza da piedi.
Basterebbe citare quel giorno in cui Ragozin al circolo dei Pionieri mostrava con orgoglio la sua novità in apertura, 4…Ab4 nella partita di Donna, il Ragozin appunto.
Botvinnik giunse alla scacchiera, si fece largo fra gli altri grandi maestri, guardò la posizione un paio di secondi alzò le spalle e disse POX una parola russa di difficile traduzione ma che a grandi linee potrebbe ricordare il fantozziano “merdaccia”.
Ma la cosa peggiore per il poveruomo era quella di essere utilizzato dal suo instancabile principale per interminabili match di allenamento.
Per averne conferma vi basta guardate sul megadatabase della chessbase la lista delle partite tra i due.
Troverete scritto Luogo: MOSCA, Evento: TRAINING MATCH ed un numero immane di partite.
2h.30′ per 40 mosse più 16 mosse l’ora con sospensione alla quinta ora di gioco e ripresa nei giorni successivi, un supplizio che cessò solo con la morte del poveruomo per sfinimento nel 1962.
Vjaceslav andava tutti i giorni al Circolo dei Pionieri di Mosca, subito dopo pranzo, aveva le chiavi del circolo e in attesa degli altri passava il tempo a sistemare orologi pezzi e scacchiere, tutto per bene in attesa che arrivassero gli altri, amava tantissimo il circolo.
Quando poi arrivavano Geller, Bronstein, Petrosian, la mamma di Tal col figliuolo e con Polugaevsky, Tolush col suo allievo Spassky, poi Keres e a volte perfino Smyslov, Vjaceslav organizzava il torneo lampo: un rublo a testa e 80% delle iscrizioni al monte premi, il resto al circolo.
Vjaceslav adorava il gioco lampo, notoriamente invece detestato dal suo ferreo principale, ed era davvero fortissimo: “Presto presto cominciamo, cominciamo prima che arriva Botvinnik” implorava Ragozin rivolgendosi a Romanovskij che faceva l’arbitro, ma che era vecchio e piuttosto lento.
“Rago sta arrivando, eccolo eccolo, Boto sta arrivando!”
“Vjaceslav?! TRAINING MATCH !”
e ridevano come matti, Tal Spassky e Polugaevsky monellacci senza rispetto che lo sfottevano per fargli paura.
Dopo una certa attesa ecco pronto il turno che, non esistendo ancora i pc, Romanovsky faceva a mano e poi lo ricontrollava tre volte.
Il torneo inizia, bianco in moto e di Botvinnik nemmeno l’ombra.
Ma ecco che a turno in corso la porta del circolo si apre cigolando e la voce odiosamente nasale di Michail Moiseevič Botvinnik detto il Patriarca, indiscusso Campione del Mondo risuona stridente.
“Vjaceslav?! TRAINING MATCH !”
“Oh no, no compagno Michail Moiseevič ! Eravamo di riposo oggi no?”
“Si ma abbiamo la sospesa dell’altro ieri non ricordi? Quel finale di cinque pedoni a testa io ho il Cavallo e tu l’Alfiere cattivo, non l’hai analizzato?”
E non restava altro da fare: Vjaceslav doveva ritirarsi dal torneo mentre i tre monelli sghignazzavano ripetendo di continuo mentre giocavano lampo “Vjaceslav?! TRAINING MATCH !”: lascia la sala, si chiude nella stanza privata del Patriarca, gioca il finale e perde come sempre.
—————————–
Nella sua autobiografia Botvinnik narra di non aver mai giocato una partita lampo…salvo una volta in treno…il racconto di Botvinnik si ferma qui ma c’è altro da raccontare, e coinvolge il nostro Vjaceslav.
Botvinnik doveva tenere una conferenza sul pedone di donna isolato ai giovani maestri della Iacuzia e si fece accompagnare da Ragozin: in treno da Mosca per tutta la transiberiana, seconda classe senza cuccette perché il compagno Botvinnik, sebbene straricco era un duro e un taccagno, fu un viaggio interminabile.
Vjaceslav si era quasi assopito tra i sobbalzi del treno e la voce nasale del Boto che gli leggeva i suoi appunti sul pedone d4 (chiamarli appunti è un eufemismo, decine e decine di pagine scritte fitte a matita) quando all’improvviso Botvinnik se ne uscì con “Ci facciamo una partitina lampo?”
Vjaceslav sobbalzò svegliandosi di colpo e per lo stupore restò basito.
“Davvero? Certo compagno Michail Moiseevič!”
E pensava “Io sono una scheggia lui non c’ha mai giocato, stavolta lo batto”.
Ma si emozionò. Perse malamente in apertura. L’unica occasione della sua vita.
Non possiamo dire se sia stato il dispiacere per la partita lampo o la durezza del viaggio siberiano (Botvinnik era piccolo ma tosto come un Terminator, Ragozin era grande grosso e mollaccione) e del seguente soggiorno – il compagno Botvinnik non amava le mollezze dell’ottimo hotel che per rispetto gli venne offerte, pernottarono in una dacia contadina, zuppa di fagioli, letti a castello, un freddo della madonna – ma fu da li che la salute del poveruomo declinò rapidamente.
E al ritorno in pochi mesi morì. A soli 54 anni.
Si spense solo alle prime luci dell’alba in un letto d’ospedale a Mosca.
L’anziana infermiera, di turno quando avvenne il trapasso, narrò che per tutta la notte nella lunga agonia che precedette, Vjaceslav nel delirio borbottò ossessivamente con voce sempre più affannata per centinaia di volte lo stesso straziante ritornello… “Vjaceslav ?! Training match!… Vjaceslav ?! Training match!… Vjaceslav ?! Training match!… Vjaceslav ?! Training match!…”
Connie – TheTeacher’s secretary
5 giugno 2020 - 18:50
Fantastico, Il Maestro!
6 giugno 2020 - 06:37
Grazie per il racconto Mr. Teacher , interessantissimo!!!
Comunque, siccome un utente qui a detto che Botvinnik era nettamente superiore,
vorrei solo dire che nei sette incontri ( da ChessGames) a cadenza classica,
il riscontro finale è : una vittoria per parte con 5 pareggi.
5 giugno 2020 - 20:58
Capablanca
5 giugno 2020 - 21:53
Capablanca
5 giugno 2020 - 23:33
Capablanca
5 giugno 2020 - 23:40
Jose Raul Capablanca
6 giugno 2020 - 09:40
Capablanca
6 giugno 2020 - 12:45
Per me Capablanca e Botvinnik sono molto “vicini” come grandezza, erano due gran belle macchine da scacchi, una più istintiva, l’altra più scientifica. Poi, alla fine, uno fa la difficile scelta in base a quello che “sente” essere il proprio approccio al gioco (e così motivo il mio voto).
Comunque, se dovessi descrivere con una frase cosa ha rappresentato il sovietico per gli scacchi, direi che Botvinnik è il motivo per il quale essere semplicemente “bravi” oggi non basta più.
Capablanca, invece, potremmo definirlo l’ultimo Campione “amatore”.
6 giugno 2020 - 13:49
voto Capablanca il miglior finalista del mondo
6 giugno 2020 - 14:00
J.R.Capablanca per me il miglior scacchista esistito
6 giugno 2020 - 14:31
Capablanca
6 giugno 2020 - 15:16
Voto Botvinik, nonostante Capablanca sia più cool
6 giugno 2020 - 16:54
Voto Capablanca.
Tecnicamente trovo giusto il pareggio, ma io preferisco Capa non solo per la sua carriera, ma anche perché ho letto e riletto Chess Fundamentals e le Ultime lezioni, che raccomando a tutti. Sono testi ancora istruttivi e divertenti, anche se ovviamente datati rispetto all’evoluzione della teoria.
Vi parrà bizzarro, ma io avrei messo in gara anche Paul Morphy (1837-1884), piombato come una meteora in Europa, dove sgominò tutti i più forti del tempo. Ecco i suoi risultati (fonte: chess.com):
Total Games 377, 77% Win, 12% Draw, 11% Loss
As White 243, 81% Win,10% Draw, 9% Loss
As Black 134, 69% Win, 16% Draw, 15% Loss
6 giugno 2020 - 17:48
Concordo con Lei Aristomario, Morphy avrebbe meritato e merita di
entrare nei più GRANDI di tutti i tempi , e in una classifica dei più grandi
di tutti i tempi FISHER lo colloca al primo posto!!! :
LA TOP TEN DI BOBBY FISCHER
Il campione americano, uno tra i giocatori più forti e più
discussi della storia degli scacchi moderni, nel 1964 (otto anni
priam di diventare campione del mondo) pubblicò su una rivista
la sua lista dei dieci giocatori più forti di sempre.
Curiosamente restarono fuori Emanuel Lasker e Mikhail Botvinnik.
Eccovi la lista dettagliata con brevi commenti (a volte molto
acidi e pungenti) dello stesso Fischer:
1. Paul Morphy. Forse il giocatore
più accurato mai vissuto. Secondo me vincerebbe contro chiunque
anche ai giorni nostri, in un match diretto. Raramente sbagliava
anche se effettuava le sue mosse molto rapidamente. Sono sempre
estasiato dalla bellezza delle sue partite, ogni volta che le
rivedo.
Poi da ChessGames.com Morphy vanta la MIGLIOR percentuale di
tutti i tempi tra partite vinte – patte – perse ( a cadenza classica ) certo le
partite non son molte ; ma un tempo si giocava molto meno!!!
Record complessivo: + 174-24 = 17 (84,9 % )
Onore e rispetto a un grande GENIO.
7 giugno 2020 - 00:03
Grazie Louis, sono lusingato di essere d’accordo con Fisher.Ma della sua TOP TEN qui vedo solo il n 1. Dove si può trovare la lista completa?
7 giugno 2020 - 00:11
La versione completa è leggibile su chesshistory qui
https://www.chesshistory.com/winter/extra/fischer4.html
Per i più pigri riporto qua
1. PAUL MORPHY
2. HOWARD STAUNTON
3. WILHELM STEINITZ
4. SIEGBERT TARRASCH
5. MIKHAIL TCHIGORIN
6. ALEXANDER ALEKHINE
7. JOSE CAPABLANCA
8. BORIS SPASSKY
9. MIKHAIL TAL
10. SAMUEL RESHEVSKY
6 giugno 2020 - 19:03
Voto Capablanca
6 giugno 2020 - 19:24
Botvinik Vote
6 giugno 2020 - 21:25
Capablanca
6 giugno 2020 - 22:56
Voto Botvinnik. Capablanca è un gigante, gli voglio un gran bene e i Chess Fundamentals me li leggo anch’io, ma l’eredità del Patriarca è troppo grande.
6 giugno 2020 - 23:04
Quello di LightKnight è l’ultimo voto
Passa Capablanca con un netto 34 a 16!
Botvinnik si potrà consolare pensando che nei voti della Redazione di Scacchierando ha vinto per 3 a 2 😀
7 giugno 2020 - 01:38
A proposito della lista di Fischer, non penso fosse una cosa molto seria, passi per Morphy, americano quindi quasi obbligato, ma mettere Tarrasch davanti as Alekhine e Capablanca….
7 giugno 2020 - 01:52
@Dan
Ci viene in qualche modo in aiuto la breve prefazione all’articolo della classifica, anch’essa presente su chesshistory:
Nel compilare questa lista dei 10 più grandi Maestri della storia Bobby Fischer (che secondo l’opinione di chi scrive appartiene egli stesso a tale lista), ha basato la sua selezione finale sulle partite (sottolineato nell’originale) dei giocatori che ha nominato, piuttosto che sulle performance e sui meriti guadagnati – il che può spiegare il fatto di giocatori come Lasker, Botvinnik, ecc., non menzionati.
Quando è stato interrogato su questo punto, Bobby ha risposto: “Solo perché un uomo è stato un campione per molti anni non significa necessariamente fosse un grande giocatore – proprio come non definiremmo necessariamente “grande” un sovrano di un paese unicamente perché è stato al potere per molto tempo “.
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