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CIG_2024

Campionati Italiani Giovanili 2024

Bisetto Arun(U10!) Costalonga LaBarbera Maglioni Casadio F Garau Tarricone Mrad CaraRomeo Shvedova Campioni

Si disputano dal 29 giugno al 6 Luglio a Salsomaggiore Terme le Finali dei Campionati Italiani Giovanili che hanno raccolto la cifra record di 1356(!!) iscritti nei dodici tornei previsti: Under 18-16-14-12-10-8 Assoluti e Femminili.

MF Neven Hercegovac (U18) e WFM Alexandra Shvedov a (U18F) sono i giocatori con l’Elo più alto rispettivamente negli Assoluti e nei Femminili.

I tornei si disputeranno sulla lunghezza di nove turni con cadenza 90’+30″. L’inizio delle partite è previsto alle ore 15:00 ad eccezione del doppio turno del 1° luglio (3° turno alle ore 09:00, quarto alle 15:30) e del nono ed ultimo turno che prenderà il via alle 09:00.

Prevista la diretta di 79 scacchiere (U18 13 scacchiere, U16 12, U14 11, U12 10, U18F e U16F 6, U14F 5, U10 e U12F 4, U8 e U10F 3, U8F 2).

hercegovac-CIU20_2022

Neven Hercegovac

Shvedova Alexandra

Alexandra Shvedova, passata dalla Federazione russa all’Italia. Foto Mark Livshitz

Iscritti Open≥ 2200, Femminile≥2000 e N°1 di categoria

Titolo Nome Elo Anno Prov. ctg
FM Hercegovac, Neven 2314 2006 CT U18
FM Casadio, Niccolo` 2291 2006 UD U18
FM Pozzari, Simone 2276 2006 MI U18
FM Andreev, Konstantin 2240 2007 PG U18
FM Urbani, Gabriel 2237 2007 BS U18
WFM Shvedova, Alexandra 2235 2008 MI U18F
CN Brozzi, Danilo 2216 2008 RM U16
CM Mammi, Samuele 2211 2006 MO U18
M Massazza, Federico 2205 2008 SP U16
CN Liloni, Francesco Mattia 2203 2007 BS U18
CN La Barbera, Manfredi 2126 2010 PA U14
WFM Sala, Giulia 2017 2007 BG U18F
CN Zito, Enrica 2001 2007 PA U18F
CN Costalonga, Riccardo 2001 2012 MI U12
1N Corvi, Maddalena 1895 2011 RM U14F
1N Serban, Sara Annamaria 1852 2008 PV U16F
1N Santoro, Marco Antonio 1846 2015 FG U10
2N Alessi, Clio 1691 2013 PA U12F
2N Posocco De Grandi, Marc 1647 2016 U8
Pambieri, Nicole 1472 2014 MI U10F
Poletti, Stella Sofia* 1399 2016 FE U8F
*Giocatrice meglio piazzata nel U8F del 2023. Nessuna iscritta ha Elo FIDE

I podi dei tornei

Vincitori_con_Maggi_e_sindaco_di_Salsomaggiore

I dodici vincitori con il Presidente della FSI Maggi. Foto FSI

Categoria
Under 08 Alessandro F. Bisetto Marc Posocco De Grandi Sebastiano Ripani
Under 10 Ria Arun Andrea Orsi Marco Antonio Santoro
Under 12 Riccardo Costalonga Edoardo Fulgentini Michele Di Liberto
Under 14 Manfredi La Barbera Jonas Unterweger Matteo Viti
Under 16 Leonardo Maglioni Simone Carrideo Ottavio Mammi
Under 18 Niccolo` Casadio Claudio Paduano Samuele Mammi
Under 08 F Victoria Garau Giada Pennacchia Benedetta Ruggiero
Under 10 F Rebecca Tarricone Nicole Pambieri Emma Donina
Under 12 F Anahid Mrad Maria Chiara Tabellini Clara Lustro
Under 14 F Lavinia Cara Romeo Summer Giugliano Celina Unterberger
Under 16 F Sara Di Fabio Sarah Adel Sara Annamaria Serban
Under 18 F Aleksandra Shvedova Giulia Sala Alessia Natoli

In caso di arrivo a pari merito si considerano, nell’ordine, i seguenti criteri di spareggio tecnico: 1) scontro diretto o classifica avulsa (solo setutti i giocatori coinvolti avranno giocato tra di loro); 2) Buchholz cut 1; 3) Sonneborn-Berger; 4) APRO.

CIGU18salsomaggiore2024-300x300

Sito ufficiale

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22 Commenti a “Campionati Italiani Giovanili 2024”

  1. rmontaruli
    3 luglio 2024 - 11:40

    Quando conoscere bene le regole è più importante di conoscere bene la variante aperta della spagnola.

    Ieri in una partita dell’U8 è successo che un giocatore, in posizione decisamente superiore, ha perso per due mosse irregolari.
    Prima un arrocco eseguito a due mani, e in seguito una cattura eseguita a due mani, prontamente segnalate dall’avversario.
    E l’arbitro, una volta verificata la situazione non ha potuto fare altro che applicare il regolamento e dare partita persa.

    Raccomandazione a tutti gli istruttori: fate presenti queste cose, spiegatele ai bambini, sia a non commetterle, sia ad attenzionare gli arbitri se le commette l’avversario.

    Altra situazione di poca conoscenza di alcune regole oscure si è verificata in una scacchiera live dell’U8F, quella che si è conclusa con una ovvia patta, con re e pedoni di torre.
    Una delle bambine ad un certo punto richiama l’attenzione dell’arbitro per una molto probabile triplice ripetizione (c’era un po’ di gente intorno a quella scacchiera che cercava di tenere il conto delle ripetizioni), ma la bambina non dicendo la magica frase “richiedo la patta”, aveva messo in imbarazzo arbitro e delegati regionali, i quali ben conoscendo il regolamento non potevano suggerire, neanche la formula da pronunciare.

    Alla fine è finita patta, non per triplice ripetizione, ma per accordo, nel senso che entrambe stavano giocando per pattare, ma nessuna delle due sapeva come proporre la patta, e la mediazione dei delegati regionali, in accordo con gli arbitri, ha consentito di concludere nel modo piu’ ovvio.

    In una posizione diversa da quella sarebbe stato piu’ faticoso concludere accontentando tutti, compresi gli arbitri che si sono risparmiati una ricostruzione.

  2. aleph
    7 luglio 2024 - 22:44

    A campionato italiano appena concluso ci sembra anche giusto tirare le somme su una delle decisioni più controverse che siano mai state prese prima di un nazionale giovanile: le convocazioni d’ufficio dei giovani che rappresenteranno ufficialmente l’Italia agli Europei Juniores di Praga.
    “Ecco i nomi: Federico Morotti (Under 8 Open), Gabriele Scrimieri (Under 10 Open), Leonardo Vincenti (Under 12 Open), Clio Alessi (Under 12 Femminile), Alexandro Beliman (Under 14 Open), Maddalena Corvi (Under 14 Femminile), Nicolas Perossa (Under 16 Open), Alexandra Shvedova (Under 16 Femminile), Neven Hercegovac (Under 18 Open), Enrica Zito (Under 18 Femminile).” (Federscacchi.com – sezione notizie 19 Giugno 2024).
    Ebbene, se confrontiamo le convocazioni con i dodici podi dei nazionali appena conclusi, balza subito agli occhi che chi ha effettuato le convocazioni non ne ha indovinata una, fatta eccezione per la sola Alexandra Shvedova che ha effettivamente vinto il nazionale – oltretutto nella fascia U18. Gli altri convocati, o si sono piazzati lontani dal podio oppure non si sono neppure presentati a Salsomaggiore (avranno avuto i loro motivi, magari banalmente economici, ma tant’è).
    Qualcuno nei siti social della FSI avrebbe pure chiesto, perché produrre una decisione simile e non attendere l’esito dei nazionali. Tale perplessità nasce dalla considerazione che fino allo scorso anno il vincitore del nazionale ha sempre avuto modo di esercitare il diritto a scegliere se fare l’europeo o il mondiale.
    La risposta del direttivo FSI è stata che quest’anno la FSI ha voluto rispettare alla lettera la deadline dell’ECU (20 giugno) senza chiedere deroghe come si faceva in passato per i neo campioni nazionali. Questa impostazione, a quanto pare, ha purtroppo inciso profondamente sulla qualità della decisione presa nel senso che nessun campione o vicecampione nazionale è stato convocato dalla FSI come official player.
    Ci è stato anche detto che per gli anni a venire la politica del direttivo FSI sarà sempre più quella – anche a livello cadetti –
    di individuare un gruppo forte di giovanissimi da portare avanti in rappresentanza dell’Italia nelle varie manifestazioni internazionali e questo a prescindere dall’esito dei nazionali giovanili. Ovvio che questa impostazione finirà con lo svuotare di significato tecnico le finali CIG. Cosa ne pensate?

  3. aleph
    8 luglio 2024 - 23:36

    Riporto alla lettera un post dell’amico Fulvio – perché non avrei saputo dirlo meglio – in risposta a quello apologetico della federazione sui numeri dell’ultima finale CIG.
    “ Il CIG va ripensato. Così com’è, è inadeguato.
    1. Non è più prestigioso. I giocatori più forti italiani delle proprie fasce d’età non partecipano (il primo u12 non c’è, il primo u14 non c’è, i primi due u16 non ci sono). Non partecipano perché, oltre ai costi, non hanno praticamente nessun beneficio, in termini di elo e premi (sulle ragioni tornerò tra un attimo). E’ perciò un torneo delle seconde linee, il cui vincitore non si potrà seriamente fregiare del titolo del più forte.
    2. Non è più così allettante. In passato chi vinceva il CIG aveva diritto di scegliere se essere convocato al Mondiale o all’Europeo. Il secondo classificato avrebbe potuto partecipare alla competizione non scelta dal vincitore. Ora il secondo classificato non ha più alcun diritto. Addirittura, quest’anno le convocazioni agli Europei andavano fatte prima del CIG, per cui il primo classificato avrà solo l’opportunità di giocare il mondiale. E ancora, le convocazioni dell’europeo hanno visto selezionati proprio coloro che avevano deciso che non avrebbero partecipato al CIG (vince la lotteria chi non ha neanche comprato il biglietto).
    Il criterio per la convocazione agli eventi internazionali (ma anche alla scuola federale) è oramai uno solo, l’elo: non è una critica, è un’osservazione. Meglio quindi pensare all’elo, che a ottenere un titolo.
    Lo stesso CIG, dal punto di vista della possibilità di incremento elo, non è allettante: meglio i tanti, più economici, tornei che ci sono in giro, in quanto è notorio che, per un minorenne, è più fruttuoso dal punto di vista dell’elo giocare con gli adulti (che hanno uno elo generalmente sopravvalutato) che con i coetanei (che hanno uno elo generalmente sottovalutato).
    Come conseguenza, nel momento in cui si può essere convocati agli eventi internazionali anche se non si partecipa al CIG, perché conta solo l’elo, coloro che hanno l’elo più alto non hanno alcun interesse a partecipare al CIG, perché verranno convocati comunque. Anzi, al CIG potrebbero fare anche una brutta figura e rischiare che agli occhi di tutti sia sminuito il valore della convocazione.
    Di fatto, l’effetto combinato di questi fattori è che il valore del titolo di campione crolla: diventa poco più di una spilletta.
    3. Non seleziona adeguatamente i migliori. I tornei più importanti, U12-14-16, quest’anno hanno 210-230 giocatori ognuno, mentre l’anno scorso si era arrivati a 160, quindi con un incremento del 30% dei giocatori. Eppure i turni sono solo 9. Il mondiale, che ha 160 giocatori come media, ha 11 turni. Il torneo europeo 9 turni, ma in quel caso non si arriva a 100 giocatori. I tornei nazionali giovanili hanno sì 9 turni: ma il torneo tedesco ha al massimo 60 giocatori, il torneo francese non arriva a 160 giocatori. Il torneo spagnolo ha numeri comparabili con il nostro, ma inferiori.
    Un elevato risultato nei partecipanti, con un numero di turni che non vada di pari passo, e senza alcun filtro in entrata, non rende il torneo un successo, come appare, anzi.
    Infatti un numero di turni basso rispetto al numero elevato di giocatori rende più difficile identificare serenamente e seriamente il giocatore più forte: la vittoria del torneo diventa un terno al lotto, in cui acquista un peso rilevante la fortuna.
    I giocatori forti (da ranking iniziale), anche performando tutti bene, non riusciranno a giocare tutti tra loro, e comunque saranno costretti a vincere sempre, perché il minimo passo falso potrebbe rendere il podio irraggiungibile. Di fatto, ciò costringerà a giocare in maniera innaturale: si dovrà forzare per provare a vincere anche quando si gioca da nero, così che ogni turno sarà una sorta di armageddon.
    Diventa inoltre probabile che i vincitori vengano decisi dallo spareggio tecnico, e quindi dai risultati di altri giocatori, magari al loro primo torneo a tempo lungo, ed è altrettanto probabile che più di due giocatori arrivino allo stesso punteggio, accrescendo l’aleatorietà del risultato.
    Del resto, con l’innalzamento a 1400 dell’elo minimo, la scelta di non rimodulare le categorie nazionali ha comportato la donazione di una pioggia di categorie, che ha reso sostanzialmente inutili i tornei di qualificazione: di conseguenza oggi praticamente chiunque giochi a scacchi può giocare la finale, il che ha innalzato il numero dei potenziali iscritti e reso il torneo una scheggia impazzita. Inoltre, in Francia e Germania le finali giovanili si fanno durante l’anno scolastico, il che, oltre a non intasare la stagione estiva dei tornei, li rende fisiologicamente più selettivi.
    Il numero dei giocatori era elevato già l’anno scorso e l’ex aequo dell’anno scorso all’u14 avrebbe dovuto accendere una spia di allarme.
    Quantomeno per i tornei con più di 200 giocatori, si sarebbero dovuti fare 11 turni. Del resto, c’è solo un giorno il doppio turno, per cui lo spazio temporale per potere aggiungere dei turni ci sarebbe stato. Ogni controindicazione organizzativa appare del tutto recessiva rispetto all’esigenza che un torneo possa funzionare bene dal punto di vista competitivo.
    4. E’ un ottimo business, visti gli eccellenti numeri (si passa da meno di mille a più di 1300 giocatori, con un incremento del 30%, a cui vanno aggiunti un numero almeno pari di genitori, oltre agli istruttori). Ma, a questo punto, se il CIG deve essere un evento dai grandi numeri, e dal valore sportivo agonistico modesto, lo si potrebbe rendere ancora più un happening: si potrebbero abbattere i costi di iscrizione (fino a pochi anni fa di 15 euro, e ora di 50), pretendere in maniera rigorosa che i prezzi delle sistemazioni siano popolari, ridurre drasticamente il numero dei giorni (vanno bene anche i doppi turni tutti i giorni, se come torneo competitivo vale poco), eliminare i già inutili cig di qualificazione, fare in modo che l’evento sia una sorta di campo estivo, liberando le famiglie e favorendo nella sistemazione e nell’organizzazione che siano direttamente i circoli ad accompagnare i ragazzi, e così via.”
    Ovviamente il post dell’amico Fulvio è volutamente iperbolico nei contenuti e nelle conclusioni, ma sostanzialmente condivisibile.
    Volendo invece provare ad essere propositivi immagino un criterio di convocazione a punti, che per il 50% tenga conto dell’ELO e che per il restante 50% dei risultati della finale CIG sullo stile dei Trial Americani di Atletica Leggera. Non tenerne minimamente mi pare ingiusto tanto più che chi convoca e’ a sua volta istruttore federale e a qualcuno potrebbe sorgere il sospetto che preferisca convocare i “suoi” o gli allievi degli “amici”…

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