Karjakin e Carlsen sulla riforma del Mondiale
Rispondendo ad un tweet di Susan Polgar, Sergey Karjakin propone la seguente riforma del Match Mondiale, che a suo avviso porrebbe fine alle patte veloci nelle sfide per la Corona Mondiale.
– Numero dispari di partite (11 o 13)
– Il Campione del Mondo decide se avere un bianco un più od uno di meno
– in caso di pareggio, il giocatore che ha avuto più neri viene dichiarato vincitore del Match e Campione del Mondo
Indipendentemente dal fatto che la domanda di Susan Polgar ci sembra posta in maniera poco convincente*, l’idea di Karjain, simile ad alcune venute fuori nell’articolo di Scacchierando dedicato al Mondiale, ci sembra molto interessante e, vista l’autorevolezza del proponente, potrebbe entrare nell’Agenda di discussione del nuovo Presidente della FIDE, “taggato” nel tweet di Karjakin. La proposta dello Sfidante del Mondiale 2016 si inserisce in un dibattito che ha preso piede anche grazie a Carlsen e Caruana che, durante il Mondiale 2018, si sono detti favorevoli ad un cambio di formato che porti il numero delle partite classiche dalle attuali 12 a 16/18.
* se si sente il bisogno di una riforma è per evitare che un Mondiale venga deciso da delle partite Rapid, la cui sola eventualità può tra l’altro incentivare un approccio prudente nelle ultime “classiche” con conseguente nocumento per lo spettacolo (vedi 12ª del Mondiale 2018), non perché Carlsen sia più forte nel gioco veloce.

Intervista di Carlsen al The Guardian
In un’intervista rilasciata al The Guardian, Magnus Carlsen ha dichiarato che sarebbe bene includere più partite rapid e blitz nel Campionato del Mondo perché in una certa misura sono una forma più pura di scacchi, in quanto la preparazione gioca un ruolo minore. Invece (nelle rapid e nelle blitz) si tratta più di calcolo rapido, intuizione e istinto, tutte cose che il Campione del Mondo pensa siano importanti negli scacchi.

Estratto dell’intervista rilasciata da Carlsen al “The Guardian”
La proposta di Carlsen giunge dopo aver pareggiato due Mondiali “classici”, poi vinti solo negli spareggi Rapid e, se non fosse arrivata dall’indiscusso Numero Uno al Mondo in tutte le specialità, sarebbe per questo motivo sospetta. Dando invece per scontata la buona fede del Campione del Mondo, ci chiediamo che senso abbia introdurre partite di gioco veloce nel Mondiale quando già esistono i Mondiali Rapid e Blitz, a meno che si pensi ad un quarto Mondiale oltre a quello assoluto (che diventerebbe di “combinata”), e cioè quello “classico”. Questa proposta del campione norvegese chiude il cerchio dell’“attacco concentrico” ai formati tradizionali da parte dei tornei privati che, nel tentativo di spettacolarizzare le loro manifestazioni, hanno partorito l’idea di una Armageddon da disputare in caso di patta nelle “classiche” (Norway Chess, presumiamo con il consenso di Carlsen che si è subito dichiarato entusiasta della novità) o di stabilire il vincitore di una competizione con dei mini-match ibridi composti da partite classic, rapid e blitz (Finale del Grand Chess Tour in programma tra pochi giorni a Londra), con il “condimento” dell’Elo URS (media ponderata delle prestazioni fornite nelle cadenze classic, rapid e blitz) che accompagna il progetto messo in pratica dal Grand Chess Tour di unificare le diverse cadenze in un unico circuito di tornei. Vedremo se, in futuro, il nuovo Presidente della FIDE saprà resistere alla tentazione di seguirne l’esempio.




30 novembre 2018 - 14:11
Ridicola anche se a proporla è un giocatore di prestigio. Colto di sorpresa avrà detto la prima cosa che gli è passata per la mente. Figuriamoci se un campione del mondo non accetta di giocare una partita in più col nero visto che si tornerebbe alla vecchia regola che in caso di parità il campione conserva il titolo come capitò a Botvinnik contro Bronstein ed a Kasparov contro Karpov. Praticamente vuol dire allo sfidante leviamo la chance di vincere al rapid, tanto li il campione è troppo forte, e gli diamo il contentino di un bianco in più. Patte rapide tra Carlsen e Caruana? Proviamo a fare una somma delle mosse giocate nelle partite a cadenza classica, calcolare la media di mosse a partita e confrontarla con i mondiali precedenti, ad esempio col leggendario Spassky-Fischer o con i match di Botvinnik?
30 novembre 2018 - 14:28
TARCHIVE, credo che quando Karjakin parla di patte veloci si riferisca in particolare all’ultima partita del Match 2018. E’ evidente che, se il formato del Mondiale fosse stato quello della sua proposta di riforma, la posizione sarebbe stata “sviscerata” fino alla fine (in quanto uno dei due contendenti non avrebbe avuto alcun interesse a pattarla) e non avremmo avuto un’incompiuta proprio nell’ultima partita.
30 novembre 2018 - 14:17
non capisco.
poniamo che il campione decida di avere più bianchi, il numero di neri resta uguale.
se pattano che succede?
che resta campione del mondo il solito.
solo che non si capisce perché lo sfidante, pure giocando con meno bianchi, dovrebbe perdere la sfida…
non mi quadra.
30 novembre 2018 - 14:25
nono, ho bevuto io.
30 novembre 2018 - 14:24
Nel caso (improbabile) in cui il Campione del Mondo dovesse scegliere di avere più bianchi, per forza di cose lo sfidante avrebbe più neri per cui, in caso si pareggio, lo Sfidante diventerebbe Campione del Mondo
30 novembre 2018 - 14:34
Sostanzialmente si tratta della stessa proposta che discutevamo in chat con Edo e altri (penso che è molto probabile che il campione scelga il N in più, il che significa semplicemente che lo sfidante deve batterlo per diventare campione). Mi sembra molto sensata, ma 11 partite sono un po’ poche secondo me. 13-17 e la proposta secondo me è il miglior formato possibile oggi come oggi.
30 novembre 2018 - 14:39
Si Dico io, in pratica (visto che il Campione credo sceglierebbe di avere più neri) si tratta di un ritorno al passato (il Campione resta Campione pareggiando il Match), ma con un miglioramento, visto che lo Sfidante avrebbe, rispetto alla formula pre-spareggi rapid, almeno un bianco in più.
30 novembre 2018 - 14:46
Il che rappresenta secondo me un naturale aggiornamento, visto che oggi la percentuale del B al vertice è un po’ scesa.
30 novembre 2018 - 14:49
E’ l’unica proposta sensata e possibile quella di Karjakin.
Il primo che la propose tempo fa fu il GM Seirawan se non sbaglio.
Io penso che 15 partite andrebbero bene e che lo sfidante dovrebbe avere obbligatoriamente un bianco in più visto che in caso di patta il campione conserverebbe il titolo.
30 novembre 2018 - 15:14
Si sono incontrati due fortissimi giocatori ed il risultato atteso era di parità. Non ci vedo nulla di strano in questo. In questi casi il metodo per assegnare il titolo alla fine del match può essere deciso in tanti modi, ma vorrei sottolineare che Carlsen ha vinto giocando a scacchi, non a dadi come vorrebbe far intendere qualcuno. Non mi risulta che i tempi supplementari e i rigori non sono calcio. E’ semplicemente un metodo per decidere un vincitore. La proposta di Karjakin non mi piace perchè introduce una disparità di trattamento fra i due sfidanti che non deve essere “sdoganata” in un mondiale. Entrambi devono avere le stesse identiche possibilità teoriche. Io per questo motivo toglierei pure l’armageddon. Si va a oltranza come nel tennis.
30 novembre 2018 - 15:21
CrazyRook, la soluzione del “si va ad oltranza” come nel tennis sarebbe la migliore. Senza alcun dubbio. Quando però parli di supplementari, l’equivalente dei supplementari non sono le rapid (stessa disciplina sportiva, scacchi, ma diversa “specialità” rispetto alle classiche), ma dei mini-match ad esempio di due partite classiche.
30 novembre 2018 - 15:27
Sono d’accordo per i mini-match mantenendo la cadenza classica. Metodo ancora più “puro” dell’attuale.
30 novembre 2018 - 15:29
Il problema è che, oggi, è difficile riuscire ad “occupare” ad oltranza i due giocatori più forti al mondo. Per esempio, tra 10 giorni Caruana “deve” giocare la Finale del Grand Chess Tour.
In ogni caso. Sia Carlsen che Caruana hanno proposto di passare ad un Match di 16/18 partite. Che sarebbe già un bel passo in avanti.
30 novembre 2018 - 15:59
Si e magari con meno “riposi” ottenendo così un contenimento delle tempistiche totali e delle spese di gestione (alberghi alloggi ecc.)
30 novembre 2018 - 16:01
Meno riposi è stata la prima cosa che ha detto Short su di una possibile riforma.
30 novembre 2018 - 16:13
Si torni alla tradizione senza indugi e inutili espedienti, fidandosi di chi se ne intendeva: 24 partite, quattro settimane, lunedì giorno libero. In caso di pareggio lo sfidante si ritira in buon’ordine.
30 novembre 2018 - 16:25
Invece di sentenziare ciascuno con la propria “formula magica”, direi che è il caso di mettere qualche “paletto”
1) eliminazione degli spareggi rapid/blitz in caso di parità
2) eliminazione del “privilegio” del campione di mantenere il titolo in caso di parità, o quanto meno “riequilibrio” con una forma di vantaggio per lo sfidante
3) aumento del numero di partite (12 sono poche) ma anche
4) contenimento dei tempi (e dei costi)
Mi pare che la proposta Karjakin (magari aumentando le partite, come suggerito dallo stesso Magnus, e diminuendo i riposi come detto da Short) sia sensata e rispetti tutti i criteri. 15 o 17 partite (24 suvvia mi sembra anacronistico!), un bianco in più per lo sfidante, e campione che resta in caso di pareggio
30 novembre 2018 - 17:11
Non credo che serva stravolgere così tanto le regole, in fondo bisogna guardare all’equità della sfida e non alla sua spettacolarità. 12 partite a tempo classico, di cui 6 con il bianco, sono più che sufficienti a dimostrare quel che si sa fare. Di occasioni ne vengono fornite allo sfidante per provare a vincere, tendere tranelli al campione o giocare di psicologia. Se, al meglio delle 12, nessuno dei 2 si dimostra migliore dell’altro, si vede chi dei 2 ha capacità intellettive più rapide. In un mondo in continua evoluzione non basta saper calcolare con una profondità inumana, serve anche saperlo fare in poco tempo. Nel panorama mondiale rapid e blitz prendono sempre più piede, quindi conta anche la bravura nel saper calcolare in maniera rapida. A parer mio l’unica cosa da ritoccare sarebbero le regole sulla patta, in particolare dopo la 12esima partita di questo match allungherei fino alla 50 mossa il numero minimo di mosse da fare prima di chiedere la patta e con restrizioni sul numero di pezzi in gioco. Nella fattispecie non puoi chiedere la patta se dalla scacchiera manca 1 cavallo e 1 pedone, perchè è ancora tutto da giocare indipendentemente dalla posizione che, anche se può sembrar patta non lo è. Questo perchè l’avversario può sbagliare, o puoi sbagliare tu e la situazione si capovolge.
30 novembre 2018 - 17:30
Non ho capito il passaggio dove dici “in un mondo in continua evoluzione….serve calcolare in poco tempo”.
Dove sta il nesso tra la evoluzione del mondo e l’argomento in questione ?
30 novembre 2018 - 17:02
Sul punto 2) il riequilibrio non è possibile:
se mantieni il diritto per il detentore lo sfidante deve vincerne 1 di più.
Se lo concedi allo sfidante il campione deve vincerne una di più.
Il colore non è più un vantaggio come poteva essere quando la teoria era testata con l’informatore o al massimo con Fritz 2, e oggi chi vuole entrare in varianti di patta quasi certa lo può fare con entrambi i colori.
Il rischio se lo incolla chi deve per forza evitarlo, ed è grosso.
Premesso che non sono contrario a prescindere sulle patte poco combattute,
Io darei mezzo premio sicuro da dividete tra i due contendenti, e l’altra metà suddivisa come premio per ogni ( eventuale ) vittoria, che se non c’è non viene assegnato.
Così ogni patta costa 50.000 euro ad almeno uno dei due
30 novembre 2018 - 17:21
Mario, il riequilibrio non è possibile con il solo colore, ma un parziale riequilibrio si. In questo caso, il bianco in più resta un vantaggio, seppur non di grandi dimensioni (facciamo 5%).
La proposta di Karjakin più che evitare le patte poco combattute, che ci stanno “nel mezzo” in un match, eviterebbe certamente le patte come la 12esima classica.
L’idea del premio in base alle vittorie è interessante, anche se c’è il rischio che questo non modifichi significativamente le strategie dei giocatori, dato che il Titolo Mondiale vale molto indipendentemente dalla borsa del match. Però 50.000 euro sono sempre 50.000 euro!
(Per esempio in Champions League la vittoria di una partita nei gironi della prima fase vale 2,7 milioni di Euro e il pareggio 900.000 euro a squadra. Quindi pareggiando le squadre “lasciano” 900.000 euro sul campo, che finiscono in un fondo che viene poi redistribuito a tutte le squadre partecipanti alla competizione, in proporzione alle vittorie ottenute. Quindi alla fine la vittoria vale anche qualcosa in più di 2,7 milioni)
30 novembre 2018 - 17:52
Non sono convinto, perchè il 5% ( diciamo ) di vantaggio presunto dei bianchi, esce fuori da una statistica di partite che in buona parte vengono giocate da entrambi nel tentativo di vincere.
Se il dato fosse rilevato solo sulle partite dove al nero sta bene pattare in 20 mosse credo sarebbe inferiore.
In ogni caso, questo vantaggio ha rilievo solo se si traduce in una vittoria, e se anche fosse sufficiente, vale per tutti e due, quindi, se il riequilibrio consiste in una partita in più con il bianco, si riduce alla possibilità che proprio quella partita sia vinta dallo sfidante ( nelle altre è reciproca ) e questo accadrebbe solo ( sempre ammesso che sia il 5% ) in 11 casi su 20.
I punti attesi in questo caso ( elo uguale per i due ) ammettendo la polarizzazione dovuta al colore in più, sarebbero 6,55 per lo sfidante e 6,45 per il campione su 13 partite.
Infine, non dare premi per una patta sembra essere il sogno di molti commentatori, io lo gradirei perchè il vil denaro è argomento sempre convincente per un professionista.
30 novembre 2018 - 17:53
OK Mario allora facciamo come dice Giri, scherzando. 12 neri al Campione 😀
(si scherza, meglio ripeterlo due volte 🙂 )
Anish Giri
Account verificato
@anishgiri
1 h1 ora fa
Altro Anish Giri ha ritwittato Sergey Karjakin
I have a better idea. 12 games is ok, 6-6 odds for the birthday boy, but he is black in all 12 games. No short draws now for sure.?
Just in case, maybe ban 1…e5 as a move, but that’s up for a debate.
30 novembre 2018 - 18:32
Ok allora abbiamo due serie di 7 partite dove lo sfidante gioca con
1B 2N 3B 4N 5B 6N 7B.
dopo la quarta e la settima c’è da inserire una giornata di riposo.
In caso di 7 a 7 il titolo resta al detentore, ma per la gioia dei simpaticoni di scacchierando, si disputa ugualmente un inutile spareggio blitz al meglio di 16 partite ?
30 novembre 2018 - 18:33
Ottima proposta !!!!
Io invece oggi stavo pensando a questa.-
Oltre le 16 partite classiche in caso di parità, confermato il Campione in carica. Io proporrei di confermare anche lo sfidante ,cosi da avere due anni per prepararsi e quindi condizioni pari, senza dover mostrare le sue migliori armi di apertura al torneo dei CAndidati.
Però solo una volta lo sfidante ha diritto al rematch dopo due anni, dopo di che si ritorna alla formula normale dei Candidati
30 novembre 2018 - 18:36
Se si vuole pensare al diritto di re-match in caso di parità, al massimo si potrebbe pensare ad un match a metà ciclo perché non credo sarebbe giusto per gli altri “aspettare” 4 anni per avere la possibilità di giocarsi un Mondiale.
30 novembre 2018 - 19:27
4 anni ?
Si metterebbero d’accordo per fare uno il campione e uno lo sfidante a vita !
30 novembre 2018 - 19:33
Mario, il re-match a metà ciclo volendo si può fare, visto che comunque solo uno dei due deve fare i Candidati.
Mondiale 2020 se finisce pari il Campione resta Campione ma si gioca il
Mondiale 2021 re-match*
Candidati 2022 con il perdente del re-match
Mondiale 2022
In questo modo, in pratica, lo “spareggio” (da giocarsi l’anno dopo) del Mondiale 2020 sarebbero le 12 partite del re-match 2021 (e ovviamente nel frattempo il Campione resta Campione). E magari la borsa del rematch la “metti su” con i soldi risparmiati con le patte del match del 2020 😀
* se finisce pari anche il rematch a quel punto le Rapid sono “sopportabili”, dopo 24 classiche!
30 novembre 2018 - 18:51
Scusate. Magari sarà una caratteristica peculiare dei match Carlsen – Caruana, ma io rivedendo le partite ho notato che le maggiori chances di vincere le hanno avute i pezzi neri.
Non sono così convinto che il bianco in più sia un compenso sufficiente per controbilanciare lo “ius possidendi” del detentore. E’ una regola vecchia che secondo me non deve tornare in voga a costo di usare una monetina.
30 novembre 2018 - 19:11
Non 4 Megalovic solo 2 anni bloccati e solo per una volta.
30 novembre 2018 - 19:13
In fondo Carlsen sta mettendo in palio il suo titolo ogni due anni, e 4 volte negli ultimi 5 anni deve essere davvero stressante per lui
30 novembre 2018 - 19:44
Questa è la mia proposta scritta qualche giorno fa su Facebook:
a)18 partite
b)si premia ogni vittoria con tot € tolti dal montepremi (esempio : 1 Ml di € totali diviso 18 = 55 mila € a vittoria)
c)in caso di parità il titolo rimane al campione dando però il 60% di montepremi a quest’ultimo.
d)in caso di vittoria finale di uno dei due contendenti verrà suddiviso il montepremi 60/40,tolti gl € delle vittorie singole.
Che ne dite?
30 novembre 2018 - 20:42
Buonasera,
Proviamo a fare alla rovescia di come si faceva hai tempi di Botvinnik.
In caso di parità lo sfidante conquista il titolo!!!!
30 novembre 2018 - 21:27
Ma poi un sunto di queste discussioni lo manderemo al presidente della Fide o no?
30 novembre 2018 - 21:36
Se un bianco in più per lo sfidante è poco, diamone due… Numero di partite pari e ultime due classiche col bianco
16 dicembre 2018 - 17:58
Ripensandoci a distanza di tempo, faccio una mia proposta. Partendo da alcuni presupposti, ovvero il mantenere il numero delle partite entro le 3 settimane, l’eliminazione delle rapid, il tentativo di ottenere più risultati decisivi e la necessità di aumentare le partite io proporrei:
– Cadenza 90′ + 30″, con partite della durata quindi di circa 4 ore
– Mantenimento della formula attuale di giorni di gara, ma con 2 partite al giorno per un totale di 24
– Bianco allo sfidante nei turni dispari, quindi sempre con un bianco “di vantaggio”, ma con la necessità di vincere, altrimenti il titolo rimane al campione in carica.
Sicuramente la qualità di gioco ne risentirà, soprattutto nei finali, ma penso possa essere un buon compromesso tra i vari aspetti da tenere in considerazione.
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