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Campionati Italiani Giovanili 2025

Campioni: Urbani La Barbera Chiari Di Liberto Loberti Xanina Sala Manco Arun Alessi Donina Rollo

Si disputano dal 28 giugno al 5 Luglio a Terrasini le Finali dei Campionati Italiani Giovanili che hanno raccolto 1258 (!) iscritti nei dodici tornei previsti: Under 18-16-14-12-10-8 Assoluti e Femminili.

MF Gabriel Urbani (U18) e WFM Enrica Zito (U18F) sono i giocatori con l’Elo più alto rispettivamente negli Assoluti e nei Femminili.

I tornei si disputeranno sulla lunghezza di nove turni con cadenza 90’+30″. L’inizio delle partite è previsto alle ore 15:30 ad eccezione del turno mattutino 30 giugno (3° turno) e del nono ed ultimo turno che prenderanno il via alle ore 09:00. Prevista la diretta delle prime scacchiere.

Iscritti Open≥ 2200, Femminile≥2000 e N°1 di categoria

# TIT NOME ELO ANNO PR TORNEO
1 FM Urbani, Gabriel 2323 2007 CT U18
2 FM Cina`, Vittorio 2302 2007 PA U18
3 FM Fava, Lorenzo 2299 2008 BO U18
4 FM Candian, Lorenzo 2298 2007 TV U18
5 M Baldeschi, Niccolo` 2240 2007 MI U18
6 M Massazza, Federico 2206 2008 SP U18
1 CN Mammi, Ottavio 2199 2009 MO U16
1 CN Costantino, Claudio Emanuele 2150 2011 RM U14
1 CN Di Liberto, Michele 2093 2013 MI U12
1 Posocco, Marc 1849 2016 TV U10
1 2N Leoni, Gabriele 1634 2017 VI U08
1 WFM Zito, Enrica 2066 2007 BO U18F
2 WFM Sala, Giulia 2055 2007 BG U18F
1 1N Peretti, Eva 1941 2009 RM U16F
1 1N Arun, Ria 1919 2014 MI U14F
1 1N Alessi, Clio 1906 2013 PA U12F
1 2N Tomassini, Sofia 1611 2015 TR U10F
8 Garau, Victoria* 2017 OR U8F
*Giocatrice meglio piazzata nel U8F del 2024. Nessuna iscritta ha Elo FIDE

Gabriel Urbani, Campione Italiano U14 nel 2021

Enrica Zito_Wyco2023_photo Lennart Ootes

Enrica Zito

Podi dei Tornei

Categoria
Under 08 Xanina, Filip Parolin, Fabio Ferrari, Edoardo
Under 10 Loberti, Tommaso Santoro, Marco Antonio Bertone, Stefano
Under 12 Di Liberto, Michele Scrimieri, Gabriele Di Fede, Umberto
Under 14 Chiari, Cosimo Pulvirenti, Davide Nardoni, Matteo
Under 16 La Barbera, Manfredi Folin, Giorgio Ganci, Alberto
Under 18 Urbani, Gabriel Cina’, Vittorio Fava, Lorenzo
Under 08 F Rollo, Elisa Beati, Ilaria Martina Arun, Laya
Under 10 F Donina, Emma Coen, Giorgia Gjoka, Cloe
Under 12 F Alessi, Clio Marrone, Miriam Andreoli, Stella
Under 14 F Arun, Ria Fargetta, Chiara Cara Romeo, Lavinia
Under 16 F Manco, Amaliya Peretti, Eva Parisi, Ludovica
Under 18 F Sala, Giulia Zito, Enrica Natoli, Alessia

In caso di arrivo a pari merito si considerano, nell’ordine, i seguenti criteri di spareggio tecnico:: 1) scontro diretto o classifica avulsa (solo se tutti i giocatori coinvolti avranno giocato tra di loro); 2) Buchholz cut1; 3) Sonneborn-Berger; 4)APRO, 5) Armageddon

Sito ufficiale

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43 Commenti a “Campionati Italiani Giovanili 2025”

  1. aleph
    7 luglio 2025 - 00:56

    Quello che dice Scacchio ha senso e questo senza nulla togliere ai vincitori che magari avrebbero vinto comunque. L’U18 è stato oggettivamente il torneo qualitativamente più valido, e infatti dei primi 10 per ELO ne mancava solo 1. I primi tre per ELO erano comunque presenti. In U16 ne mancavano 4, ma i primi tre per ELO, giocatori tutti sopra i 2.200, purtroppo erano tutti assenti. In U14 ne mancavano addirittura 9 dei primi 13 e anche qui i primi tre per ELO, erano assenti. L’U12 è stato oggettivamente un torneo molto valido in cui erano presenti tutti i giocatori più forti. Nel femminile mi limiterei a far notare l’assenza della giocatrice juniores piu forte e a sottolineare la straordinaria vittoria in U14 di Ria Arun, contro avversarie tre anni più grandi di lei.

    E ora proviamo a riflettere, senza polemica, sulla struttura attuale del CIG.
    – Con oltre 200 partecipanti in ciascuna fascia d’età e soli 9 turni di gioco, la competizione diventa eccessivamente compressa. Questo significa che non tutti i migliori giocatori possono competere direttamente tra di loro, aumentando il rischio che alcuni di essi non riescano a classificarsi tra i primi, nonostante il loro talento.
    – La mancanza di un chiaro incentivo per i top player, in particolare la modifica delle modalità di selezione per gli europei e i mondiali, è un deterrente significativo. La possibilità di scegliere tra le due principali competizioni internazionali, mondiali ed europei, precedentemente garantita, non è più presente, il che diminuisce l’attrattiva del campionato nazionale.
    – L’assenza di premi significativi, oltre a un semplice trofeo, come borse di studio, opportunità di sponsorizzazione o riconoscimenti formali, può far sembrare il campionato nazionale meno prestigioso. I giocatori di alto livello potrebbero chiedersi cosa otterranno in cambio della loro partecipazione, in particolare se hanno già vinto in precedenza una o più volte, al di là del piacere di stare con gli amici. Di contro mettono a rischio l’ELO che per la FSI sembra essere diventato il criterio fondamentale per le convocazioni alla Scuola Federale e alle grandi competizioni internazionali.
    – È fondamentale dunque considerare una ristrutturazione dei campionati giovanili, con un numero limitato di partecipanti selezionati tramite fasi di qualificazione più selettive, per garantire che i migliori si sfidino tra loro.
    – Potrebbe essere utile aumentare l’importanza del campionato nazionale giovanile attraverso una maggiore visibilità mediatica o la creazione di premi tangibili. Ad esempio, il ritorno alle dirette streaming con commento qualificato e interviste ai protagonisti, borse di studio per il miglioramento del gioco, opportunità di allenamento e sponsorizzazione potrebbero rendere la partecipazione più attraente.
    – È importante rivalutare i criteri di convocazione per i tornei europei e mondiali, in modo da ripristinare un incentivo per i migliori giocatori a partecipare. Un ritorno a un sistema in cui la vittoria garantisse una scelta per la competizione internazionale potrebbe contribuire a un maggiore afflusso di talenti.
    – Più in generale, risolvere la questione del perché i top player dovrebbero partecipare è essenziale.
    Senza incentivi adeguati e una struttura che favorisca incontri significativi tra i migliori, c’è il rischio che questi eventi perdano il loro prestigio. Investire nella revisione delle regole, nella promozione dei tornei e nell’offerta di premi significativi potrebbe contribuire a riportare i migliori giovani scacchisti a partecipare attivamente e a garantire un livello di competizione più elevato.

  2. Scacchio
    7 luglio 2025 - 20:42

    Spareggi, bucholz e vari mi sembrano soluzioni parziali a problemi veri che vanno affrontati ripensando l’evento.

    Mi pare indubitabile che i giocatori siano tanti e che i top player preferiscano disertare.

    Questi ultimi o li punisci o li incentivi, sempre che ti interessi che partecipino. Punirli non mi pare il caso, incentivarli è da vedere: il mondiale e l’europeo possono anche non essere così attraenti, visto che poi perdi un centinaio di punti e magari corri il rischio anche di non essere più convocato per la scuola federale o simili. Se poi la convocazione prescinde dal cig, ancora meno incentivante, comunque.

    Sui numeri, il tema non è lo spareggio o i bucholz: si può finire in tre a pari punti anche in un torneo con 8 giocatori. E guardate che i tornei più affollati quest’anno, con più di 200 giocatori, sono finiti con un giocatore unico, senza spareggio.

    Il problema quindi dell’alto numero di giocatori è un altro: alla fine, con tutta questa gente, il torneo è più bello o meno? Io direi che è meno bello. Su 9 turni, ne passi almeno 6 a giocare con gente con elo basso e di cui non sai niente, e se ti va bene incontri un paio di giocatori forti. Per cui la sifida del torneo è quella di cercare di non fare passi falsi con i giocatori più deboli e di andare bene in quel paio di partite con quelli forti. Una tortura, con un’ansia addosso pazzesca, perché una patta da bianco o una sconfitta da nero ti possono far retrocedere di molto. Questo si è visto bene nell’U12 e nell’U14 (chi è arrivato terzo nell’U12 ha incontrato solo uno dei primi dieci del tabellone). Non per colpa loro, ci mancherebbe: ma perché con grandi numeri il torneo non è fatto da forti che se la giocano tra loro, ma da forti che cercano di non soccombere ai più deboli che provano a mettergli la zeppa tra i piedi.
    Tanto che non è inconsueto che si arrivi in cima, da non favoriti, grazie al fatto che all’inizio magari un piccolo passo falso ti consente poi di scalare giocando fino all’ultimo turno con gente non particolarmente forte.

    Con meno persone più forti il torneo sarebbe agonisticamente e tecnicamente più bello: l’u18 assoluto, l’u16 e l’u18 femminile sono stati piacevoli da seguire, perché i primi del tabellone hanno avuto la possibilità di scontrarsi tra di loro in più di un’occasione, vedere i big match è stato comunque bello, e anche chi ha fatto passi falsi non è sparito di scena e ha avuto comunque modo di recuperare attraverso lo scontro con altri forti.

    Aggiungo ai suggerimenti scritti nel post precedente (dividere per anno, quindi U12, U13, U14 ecc.; rendere cig di circolo, provinciali e regionali selettivi per la fase nazionale) un terzo suggerimento, se si vogliono tenere numeri elevati: almeno portate il numero di turni a 11. Così comunque la gara sarebbe più bella, ci sarebbero più scontri tra giocatori forti e quel punto in più o meno perso per strada lo si può recuperare vincendo uno scontro difficile nel turno successivo. Non ci sarebbe neanche bisogno di aumentare il numero di giorni: visto che sono tanti con elo basso, diventa inutile anche la preparazione alla partita (non si trova niente), e quindi si possono ben fare più volte due turni al giorno.

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